Che la piazza finanziaria più importante d’Italia sia Milano è certo. Ma la presenza a Roma di Authority fondamentali come la Banca d’Italia, la Consob e il ministero dell’Economia e delle Finanze garantisce alla Capitale un ruolo di rilievo anche nel campo bancario e finanziario.
Ne è convinto Fabrizio Carbonetti socio fondatore dello studio Carbonetti che a Roma ha la sede principale e da trent’anni opera in questo settore fornendo servizi che vanno dall’assistenza societaria al diritto bancario, al mercato dei capitali e ai servizi di investimento. «Abbiamo anche una sede di rilievo a Milano - dice Carbonetti - ma la presenza delle Authority rende Roma importante perché si tratta di interlocutori con cui bisogna necessariamente confrontarsi». «È vero che ormai si lavora per telefono, mail, videoconferenze, ecc. ma - aggiunge - gli incontri diretti sono imprescindibili e la contiguità territoriale conta».
Il mercato romano offre inoltre molte chance sul fronte della dismissione del patrimonio immobiliare di enti pubblici e istituti previdenziali e su quello della cartolarizzazione dei crediti bancari deteriorati. «Noi diamo assistenza in tutte le fasi di queste operazioni - sottolinea Carbonetti - specialmente ai fondi che vogliono investire in questi settori: dalla presentazione di opportunità di investimento, all’acquisto alla gestione. Per quanto riguarda la cartolarizzazione lo studio si occupa poi anche del loro recupero sia giudiziale (esecuzioni forzate, fallimenti ecc.) che stragiudiziale (transazioni)».
Ci sono poi da affrontare le sfide poste dall’evoluzione tecnologica che sta avendo un forte impatto sull’intero settore finanziario. Anche perché la normativa fa fatica a tenere il passo con la velocità dell’innovazione. «Ormai non basta più essere bravi ma bisogna essere “studiosi” - conclude Carbonetti -. Per questo abbiamo costituito diversi gruppi di lavoro e di approfondimento fra cui uno specializzato proprio nel legame fra tecnologia e finanza e nei suoi risvolti legali».
Il diritto amministrativo
Ma Roma è di sicuro centro vitale per quel che riguarda il contenzioso amministrativo, vista la concentrazione di ministeri
e istituzioni pubbliche. Iniziare, però, a fare gli avvocati a Roma e in un campo importante ma anche molto pattugliato come
come quello del diritto amministrativo, come dimostra l’elenco degli studi cittadini segnalati con l’iniziativa Statista-Sole24ore
non è certo facile.
È l’avventura iniziata da Legal team, studio fondato nel 2017 da quattro professionisti a cui ora si sono aggiunti due partner. Età media sotto i 40 anni. «Mi rendo conto che sia atipico - commenta Andrea Di Leo, uno dei fondatori - metter su in giovane età uno studio che si occupa principalmente di amministrativo». Tanto più a Roma, dove la quantità di contenzioso è significativa, ma la concorrenza non manca.
L’anagrafe, però, può aiutare. Per esempio, grazie alla maggiore familiarità dei giovani avvocati con le nuove tecnologie. Perché il mercato della committenza pubblica è difficile da penetrare, ingessato spesso da rapporti privilegiati creati e consolidati nel tempo con determinati professionisti.
L’aiuto dei social
«L’uso del digitale e la presenza sui social - spiega Di Leo - ci aiuta ad aggirare quelle barriere e ci dà visibilità. Per
esempio, ci sono alcune amministrazioni, si tratta per il momento di eccellenze, che per la scelta del legale si affidano
a piattaforme di beauty contest. Noi siamo su 4cLegal. Si tratta di procedure su cui anche l’Anac sta spingendo e che garantiscono
la trasparenza degli incarichi».
Stare sui social ha anche un altro vantaggio: «Facebook - aggiunge Di Leo - consente di raggiungere altri professionisti e imprese che attraverso la Rete cercano consulenti. Per esempio, nel settore del turismo e del real estate a Roma c’è un certo fermento e la domanda di consulenza è in aumento».
Roma e Milano
«Il profilo professionale dell’avvocato romano è assimilabile a quello del collega milanese. Gli studi legali che assistono
le grandi imprese si muovono principalmente fra queste due realtà».
A spiegarlo è Giulio Angeloni, uno degli associati dello studio Andrea Zoppini. Zoppini ha fondato lo studio a Roma nel 2006 e lo studio nel 2011 si è trasformato in associato, con quattro associati, oltre al fondatore, e circa dieci tra avvocati e collaboratori. L’ambito di attività è quello del diritto societario e commerciale, con riguardo anche al fallimentare. «Da ormai diversi anni - sottolinea Angeloni - ci stiamo occupando pure del diritto amministrativo».
Anche nel settore “storico” di competenza dello studio, però, le novità non mancano. Ora ci si sta confrontando con il nuovo Codice delle crisi d’impresa, il Dlgs 14/2019: «Prima - spiega Angeloni - il corpus presentava alcuni aspetti che necessitavano di una revisione. È, dunque, positivo aver realizzato un intervento di sistematizzazione, per quanto continuino a restar fuori dal Codice alcuni ambiti del diritto fallimentare come la legge Prodi-bis e la legge Marzano».
La ricerca interattiva sugli studi legali dell'anno 2019, per settori e aree geografiche, è disponibile all'indirizzohttp://lab24.ilsole24ore.com/studi-legali-2019/
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