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14/21 Contrapposizioni tra clandestini e patriottici

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    IL CARDINALE PAROLIN: «IL DIALOGO PROSEGUIRÀ»

    Due secoli di rapporti fra Cina e Santa Sede

    Le relazioni tra Santa Sede e Cina hanno conosciuto alterne vicende dall'800 ad oggi: dal protettorato francese alla rivoluzione dei Boxer, dalla salita al potere di Mao Zedong alle riforme di Deng Xiaoping, fino alla firma dell'accordo sulla nomina dei vescovi. Il dialogo con la Cina «continuerà in vista soprattutto di un impegno evangelizzatore della Chiesa, perché questa unità della Chiesa non è fine a se stessa ma ha come finalità l'annuncio del Vangelo, in una realtà così grande e così complessa come quella cinese». Lo ha detto il segretario di Stato Vaticano, Pietro Parolin, parlando a margine del convegno che si è tenuto il 13 maggio alla Cattolica di Milano, dal titolo “1919-2019. Speranze di pace tra Oriente e Occidente”. Ecco una cronistoria dei rapporti tra Santa Sede e l'ex Impero di mezzo, ricostruita sulla base anche di una testimonianza del gesuita padre Federico Lombardi per Vatican News, organo ufficiale della Santa Sede.

    14/21 Contrapposizioni tra clandestini e patriottici

    Il 18 febbraio 1981 da Manila Giovanni Paolo II rivolge un saluto a tutti i cattolici della Cina. Ma in giugno si hanno accuse di interferenza al Vaticano per il riconoscimento di monsignor Deng Yiming come arcivescovo di Canton. Il vescovo di Baoding ordina tre vescovi senza consultare la Santa Sede. Si autorizzano nel 1981 i vescovi cinesi “legittimi e fedeli alla Santa Sede” a ordinare altri vescovi, se necessario senza previa intesa con Roma.

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