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12/21 Il divieto di pratica religiosa

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    IL CARDINALE PAROLIN: «IL DIALOGO PROSEGUIRÀ»

    Due secoli di rapporti fra Cina e Santa Sede

    Le relazioni tra Santa Sede e Cina hanno conosciuto alterne vicende dall'800 ad oggi: dal protettorato francese alla rivoluzione dei Boxer, dalla salita al potere di Mao Zedong alle riforme di Deng Xiaoping, fino alla firma dell'accordo sulla nomina dei vescovi. Il dialogo con la Cina «continuerà in vista soprattutto di un impegno evangelizzatore della Chiesa, perché questa unità della Chiesa non è fine a se stessa ma ha come finalità l'annuncio del Vangelo, in una realtà così grande e così complessa come quella cinese». Lo ha detto il segretario di Stato Vaticano, Pietro Parolin, parlando a margine del convegno che si è tenuto il 13 maggio alla Cattolica di Milano, dal titolo “1919-2019. Speranze di pace tra Oriente e Occidente”. Ecco una cronistoria dei rapporti tra Santa Sede e l'ex Impero di mezzo, ricostruita sulla base anche di una testimonianza del gesuita padre Federico Lombardi per Vatican News, organo ufficiale della Santa Sede.

    12/21 Il divieto di pratica religiosa

    Nel 1966 Mao Zedong avvia la Rivoluzione culturale. Ciò significherà la proibizione di ogni attività religiosa, la chiusura di tutti i luoghi di culto, il divieto di pratica religiosa. Ne saranno duramente colpiti anche gli aderenti alle Associazioni patriottiche. Il 9 settembre 1976 muore Mao, a cui seguono l'arresto e il processo della cosiddetta “banda dei quattro”, e quindi la fine della Rivoluzione culturale.

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