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16/21 La mano tesa di Giovanni Paolo II

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    IL CARDINALE PAROLIN: «IL DIALOGO PROSEGUIRÀ»

    Due secoli di rapporti fra Cina e Santa Sede

    Le relazioni tra Santa Sede e Cina hanno conosciuto alterne vicende dall'800 ad oggi: dal protettorato francese alla rivoluzione dei Boxer, dalla salita al potere di Mao Zedong alle riforme di Deng Xiaoping, fino alla firma dell'accordo sulla nomina dei vescovi. Il dialogo con la Cina «continuerà in vista soprattutto di un impegno evangelizzatore della Chiesa, perché questa unità della Chiesa non è fine a se stessa ma ha come finalità l'annuncio del Vangelo, in una realtà così grande e così complessa come quella cinese». Lo ha detto il segretario di Stato Vaticano, Pietro Parolin, parlando a margine del convegno che si è tenuto il 13 maggio alla Cattolica di Milano, dal titolo “1919-2019. Speranze di pace tra Oriente e Occidente”. Ecco una cronistoria dei rapporti tra Santa Sede e l'ex Impero di mezzo, ricostruita sulla base anche di una testimonianza del gesuita padre Federico Lombardi per Vatican News, organo ufficiale della Santa Sede.

    16/21 La mano tesa di Giovanni Paolo II

    Nell'anno 2000 si verificano nuove difficoltà nei rapporti fra Repubblica popolare cinese e Santa Sede, soprattutto per le ordinazioni di nuovi vescovi illegittimi in Cina e per la canonizzazione a Roma di 120 martiri cinesi della rivoluzione dei Boxer proprio il 1° ottobre, festa nazionale della Repubblica popolare. Giovanni Paolo II si impegna molto per superare queste difficoltà, in particolare con un messaggio di grande risonanza in occasione di un convegno su Matteo Ricci (24 ottobre 2001).

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