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11/21 Paolo VI e gli anni della Rivoluzione culturale

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    IL CARDINALE PAROLIN: «IL DIALOGO PROSEGUIRÀ»

    Due secoli di rapporti fra Cina e Santa Sede

    Le relazioni tra Santa Sede e Cina hanno conosciuto alterne vicende dall'800 ad oggi: dal protettorato francese alla rivoluzione dei Boxer, dalla salita al potere di Mao Zedong alle riforme di Deng Xiaoping, fino alla firma dell'accordo sulla nomina dei vescovi. Il dialogo con la Cina «continuerà in vista soprattutto di un impegno evangelizzatore della Chiesa, perché questa unità della Chiesa non è fine a se stessa ma ha come finalità l'annuncio del Vangelo, in una realtà così grande e così complessa come quella cinese». Lo ha detto il segretario di Stato Vaticano, Pietro Parolin, parlando a margine del convegno che si è tenuto il 13 maggio alla Cattolica di Milano, dal titolo “1919-2019. Speranze di pace tra Oriente e Occidente”. Ecco una cronistoria dei rapporti tra Santa Sede e l'ex Impero di mezzo, ricostruita sulla base anche di una testimonianza del gesuita padre Federico Lombardi per Vatican News, organo ufficiale della Santa Sede.

    11/21 Paolo VI e gli anni della Rivoluzione culturale

    Il pontificato di Paolo VI coincide in gran parte con gli anni drammatici della Rivoluzione culturale e con il tempo in cui i paesi occidentali e l'Onu riconosce la Repubblica popolare cinese e non più Taiwan (Repubblica di Cina), che invece la Santa Sede continua a riconoscere. Nel 1970, durante il grande viaggio in Asia e in Oceania, Paolo VI visita Hong Kong, primo e unico Papa arrivato sul territorio cinese continentale.

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