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5/21 Papa Ratti invia il primo delegato apostolico in Cina

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    IL CARDINALE PAROLIN: «IL DIALOGO PROSEGUIRÀ»

    Due secoli di rapporti fra Cina e Santa Sede

    Le relazioni tra Santa Sede e Cina hanno conosciuto alterne vicende dall'800 ad oggi: dal protettorato francese alla rivoluzione dei Boxer, dalla salita al potere di Mao Zedong alle riforme di Deng Xiaoping, fino alla firma dell'accordo sulla nomina dei vescovi. Il dialogo con la Cina «continuerà in vista soprattutto di un impegno evangelizzatore della Chiesa, perché questa unità della Chiesa non è fine a se stessa ma ha come finalità l'annuncio del Vangelo, in una realtà così grande e così complessa come quella cinese». Lo ha detto il segretario di Stato Vaticano, Pietro Parolin, parlando a margine del convegno che si è tenuto il 13 maggio alla Cattolica di Milano, dal titolo “1919-2019. Speranze di pace tra Oriente e Occidente”. Ecco una cronistoria dei rapporti tra Santa Sede e l'ex Impero di mezzo, ricostruita sulla base anche di una testimonianza del gesuita padre Federico Lombardi per Vatican News, organo ufficiale della Santa Sede.

    5/21 Papa Ratti invia il primo delegato apostolico in Cina

    Pio XI procede con grande decisione sulla linea tracciata dal suo predecessore. Nel 1922 invia monsignor Celso Costantini come primo delegato apostolico in Cina. Questi si svincola da ogni protezione europea, celebra nel 1924 il concilio di Shanghai e prepara le prime ordinazioni di sei vescovi cinesi, che saranno compiute a Roma personalmente da Pio XI il 28 ottobre 1926, come chiara dimostrazione di volere creare una Chiesa locale in Cina. Costantini realizza anche diversi tentativi per stabilire relazioni diplomatiche, che non vanno però in porto, e nel 1933 rientra a Roma

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