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13/21 Papa Wojtyla e le riforme di Deng Xiaoping

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    IL CARDINALE PAROLIN: «IL DIALOGO PROSEGUIRÀ»

    Due secoli di rapporti fra Cina e Santa Sede

    Le relazioni tra Santa Sede e Cina hanno conosciuto alterne vicende dall'800 ad oggi: dal protettorato francese alla rivoluzione dei Boxer, dalla salita al potere di Mao Zedong alle riforme di Deng Xiaoping, fino alla firma dell'accordo sulla nomina dei vescovi. Il dialogo con la Cina «continuerà in vista soprattutto di un impegno evangelizzatore della Chiesa, perché questa unità della Chiesa non è fine a se stessa ma ha come finalità l'annuncio del Vangelo, in una realtà così grande e così complessa come quella cinese». Lo ha detto il segretario di Stato Vaticano, Pietro Parolin, parlando a margine del convegno che si è tenuto il 13 maggio alla Cattolica di Milano, dal titolo “1919-2019. Speranze di pace tra Oriente e Occidente”. Ecco una cronistoria dei rapporti tra Santa Sede e l'ex Impero di mezzo, ricostruita sulla base anche di una testimonianza del gesuita padre Federico Lombardi per Vatican News, organo ufficiale della Santa Sede.

    13/21 Papa Wojtyla e le riforme di Deng Xiaoping

    L'inizio del pontificato di Giovanni Paolo II nel 1978 coincide praticamente con l'ascesa e le riforme di Deng Xiaoping. Nel 1979 si hanno primi segni di apertura in campo religioso. Nel 1980 riaprono alcune chiese in diverse città. Viene ricostituito l'Ufficio affari religiosi, come pure le cinque Associazioni patriottiche religiose, che tengono i loro congressi nazionali. Quello dell'Associazione patriottica cattolica è il terzo, a cui segue una conferenza dei rappresentanti.

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