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6/21 Relazione diplomatiche Santa Sede-Cina sotto Pio XII

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    IL CARDINALE PAROLIN: «IL DIALOGO PROSEGUIRÀ»

    Due secoli di rapporti fra Cina e Santa Sede

    Le relazioni tra Santa Sede e Cina hanno conosciuto alterne vicende dall'800 ad oggi: dal protettorato francese alla rivoluzione dei Boxer, dalla salita al potere di Mao Zedong alle riforme di Deng Xiaoping, fino alla firma dell'accordo sulla nomina dei vescovi. Il dialogo con la Cina «continuerà in vista soprattutto di un impegno evangelizzatore della Chiesa, perché questa unità della Chiesa non è fine a se stessa ma ha come finalità l'annuncio del Vangelo, in una realtà così grande e così complessa come quella cinese». Lo ha detto il segretario di Stato Vaticano, Pietro Parolin, parlando a margine del convegno che si è tenuto il 13 maggio alla Cattolica di Milano, dal titolo “1919-2019. Speranze di pace tra Oriente e Occidente”. Ecco una cronistoria dei rapporti tra Santa Sede e l'ex Impero di mezzo, ricostruita sulla base anche di una testimonianza del gesuita padre Federico Lombardi per Vatican News, organo ufficiale della Santa Sede.

    6/21 Relazione diplomatiche Santa Sede-Cina sotto Pio XII

    La situazione politica in Cina è estremamente turbolenta (invasione giapponese, ascesa del partito comunista, conflitto interno) e infine scoppia la seconda guerra mondiale. Ma il pontificato di Pio XII continua nella stessa linea per quanto riguarda la Chiesa in Cina e i rapporti diplomatici con la Repubblica cinese. Nel 1942 vi è la definitiva abolizione dei trattati “ineguali” e quindi del protettorato francese. Nello stesso anno sono annunciate le relazioni diplomatiche tra Cina e Santa Sede. Dopo la fine del conflitto mondiale, all'inizio del 1946 viene creato il primo cardinale cinese, il verbita Thomas Tien Ken-sin.

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