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Dl crescita, M5S chiede lo stop alle catene di maxi-farmacie

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gli emendamenti della maggioranza

Dl crescita, M5S chiede lo stop alle catene di maxi-farmacie

(Imagoeconomica)
(Imagoeconomica)

Dal super sconto fiscale esteso anche agli acquisti di taxi allo stop per catene di farmacie. Si arricchisce di ora in ora il panorama delle proposte di modifica da apportare al decreto crescita presentate dai due partiti di maggioranza alla Camera e su cui la discussione inizierà comunque solo dopo la pausa elettorale del 26 maggio prossimo. In attesa che i due alleati di Governo scoprano le carte su temi caldi come il “salva-Roma” o il pacchetto energia, dallo sfoglio dei circa 1.300 emendamenti presentati spiccano interventi sul super ammortamento, o ancora sulla costituzione in Spa delle farmacie, o ancora il ritorno dello “stellone” per tutelare i prodotti made in Italy che si vanno ad aggiungere a quelli già anticipati sul Sole 24 Ore, come i nuovi limiti per l'obbligo dei sindaci e dei revisori nelle Srl anticipato sul quotidiano di venerdì 17 maggio, o ancora come il correttivo della Lega che aumenta il limite da 2.100 a 4.000 del tetto alla detrazione per le badanti.

Super sconto fiscale anche sui taxi
Un super ammortamento ad ampio raggio che parta dal 1° gennaio 2029 e non dal 1° aprile scorso e che sia spendibile anche per i nuovi acquisti di auto, aerei turistici, navi, imbarcazioni, bus e taxi. A chiederlo è la Lega con un emendamento al decreto crescita depositato alla Camera e che stima oneri aggiuntivi - coperti con tre Fondi differenti – pari a circa 70 milioni di euro per quest’anno.

Stop alle catene di maxi-farmacie
Dopo i ripetuti tentativi portati avanti nel dibattito sull'ultima legge bilancio e subito dopo sul decreto semplificazioni, i Cinque Stelle rilanciano lo stop alle maxi-catene di farmacie. Con un emendamento al nuovo decreto crescita in discussione alla Camera, il pentastellato Trizzino propone che le società di capitali possano controllare «non più del 5% delle farmacie esistenti nel territorio di un medesimo comune e comunque non più del 10% delle stesse su base nazionale». L’intervento, sempre secondo il correttivo depositato nelle commissioni Bilancio e Finanze di Montecitorio avrà effetto retroattivo: «la disposizione - si legge nell’emendamento - trova applicazione anche nei confronti delle società di capitali e delle società cooperative a responsabilità limitata, costituite anteriormente alla data di entrata in vigore della presente disposizione». Non è tutto. I soggetti interessati avranno trentasei per adeguarsi alle nuove regole, qualora alla data della loro entrata in vigore «essi controllino un numero di farmacie eccedente il limite di cui al primo periodo».


Abilitazione scientifica
La Lega guarda ai giovani ricercatori e propone di elevare la durata dell’abilitazione scientifica nazionale dagli attuali 6 anni a una durata complessiva di 9 anni. La proposta di modifica al Dl crescita a prima firma di Rossano Sasso (Lega) punta a «evitare il trasferimento dei giovani ricercatori nelle università estere». Anche in questo caso come per le Farmacie l'emendamento punta anche ad agire retroattivamente, portando a 9 anni la durata delle abilitazioni già conseguite nelle tornate 2012, 2013 e 2016-2018.

Uno “stellone” per il made in italy
I cinque Stelle tornano alla carica con lo “stellone”. Un logo che permetta di riconoscere immediatamente la filiera interamente nazionale di merci e prodotti. Un marchio collettivo «100% Made in Italy» che il Movimento 5 Stelle propone come emendamento al decreto crescita. Per essere 100% Made in Italy bisognerà garantire l'italianità delle materie prime, la produzione e lavorazione svolti interamente nel territorio nazionale e il rispetto dei diritti fondamentali dei lavoratori, con l'esclusione assoluta del lavoro minorile.

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