«Tutte le soluzioni nuove sono contestate, non dico che siano la Bibbia, ma sono una proposta per accelerare i pagamenti, una delle possibilità, una delle soluzioni: ma la strada maestra è quella della crescita». Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti, a proposito della proposta di istituire i minibot. L’idea (della Lega) di emettere titoli di Stato di piccolo taglio - con cui la Pa può far fronte ai suoi debiti commerciali con le aziende - è contenuta in una mozione approvata nelle scorse settimane con un voto bipartisan alla Camera.
Dopo la bocciatura del presidente Bce Draghi e dell’agenzia di rating Moody’s - che la considera un primo passo verso l’uscita dall’euro - la proposta dei minibot incassa anche il “no” di Confindustria, con il presidente Vincenzo Boccia che precisa: «Sui minibot siamo in linea con Draghi, perché significa debito pubblico». Non tarda ad arrivare la risposta di Matteo Salvini: «Boccia dice no ai minibot? A me piace quello che piace agli italiani», ha detto il vicepremier leghista.
Dal loro 49esimo convegno a Rapallo anche i Giovani di Confindustria bocciano l’idea, con il presidente Alessio Rossi che commenta: «Pensare che il problema del debito pubblico sia risolvibile con i minibot è come provarci con i soldi del Monopoli». Ma Salvini nega che si tratti di una moneta alternativa, «le monete alternative le usiamo al Monopoli», dice. Ma aggiunge: ««Però qua c’è emergenza di pagare i debiti della pubblica amministrazione nei confronti di famiglie e imprenditori. Sono decine di miliardi di euro che già sono debito dello Stato, quindi in che forma restituirli è tutto da valutare e ci stiamo ragionando».
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