«Servono aggiustamenti considerevoli», e «discuterò con Tria elementi aggiuntivi» per correggere in modo «sostanziale» la traiettoria dei conti pubblici italiani: lo ha detto Valdis Dombrovskis, vicepresidente della Commissione Ue e Commissario europeo per la stabilità finanziaria, entrando alla riunione dell'Eurogruppo in corso in Lussemburgo. Più diplomatico l'approccio del Commissario agli affari economici, Pierre Moscovici che ha ribadito che la procedura di infrazione che rischia l'Italia «è tuttora evitabile, ma abbiamo bisogno di nuovi fatti, nuove cifre per il 2019 e il 2020, non bastano le intenzioni», e per questo «la sua porta è sempre aperta».
Centeno: chiarire decisioni necessarie perché Italia rispetti le regole
«È importante chiarificare tutte le decisioni politiche che sono necessarie affinchè l'Italia rispetti il Patto di stabilità:
ciò è della massima importanza certamente per la crescita, per la stabilità della zona euro che è in ultima analisi la cosa
più importante per i ministri dell'Eurogruppo», è invece l'auspicio del presidente portoghese dell'organismo di coordinamento
dei ministri delle finanze dell'Eurozona, Mario Centeno. Al governo di Roma si chiede «chiarezza» e che « gli obiettivi sui
quali l'Italia si era impegnata alla fine dell'anno scorso siano raggiunti». «Se questo è il caso - ha concluso Centeno -
la solidarietà da parte dell'Europa sulla base del fatto che usiamo la stessa moneta e abbiamo gli stessi obiettivi, può essere
confermata sicuramente da parte dell'Eurogruppo".
Tria: Italia cercherà accordo fino al 9 luglio
Apparentemente non preoccupato per l'evolversi della situazione il ministro dell'Economia Giovanni Tria che entrando al vertice
si è invece soffermato sul confronto con Bruxelles, confermando che da qui al 9 luglio (quando si riunirà l'Ecofin) l'Italia «cercherà un accordo con la Ue» per evitare la procedure di infrazione per mancata osservenza dei vincoli di bilancio
imposti dai Trattati europei ai paesi membri. «Stiamo facendo un negoziato sugli obiettivi di deficit che noi abbiamo, dimostreremo
che li raggiungeremo perché ci mettono in posizione di sicurezza», ha spiegato ai giornalisti.
«Non abbiamo bisogno di misure correttive»
Rispondendo alla Commissione europea e al Comitato economico e finanziario Ue (sherpa dei ministri finanziari che hanno chiesto
esplicitamente all'Italia «misure» per rispettare il Patto di stabilità) il ministro ha poi ribadito la linea dell'esecutivo,
che esclude il ricorso a misure correttive: «Non abbiamo bisogno, altrimenti le faremmo», ma «già sappiamo che arriviamo naturalmente
a quel livello» di deficit. Quanto alla flat tax, bandiera politica della Lega «ero favorevole anche in passato, bisogna
vedere come si fa», ma «in questo momento gli obiettivi di deficit sono quelli». Quella di un dissidio con il vicepremier
Salvini sulla "tassa piatta" è una «notizia chiaramente falsa, di colore»: «C'è qualcuno che diffonde queste notizie false
o sono inventate».
© Riproduzione riservata