Impresa & Territori IndustriaI fuoriclasse della squadra italiana
I fuoriclasse della squadra italiana
18 febbraio 2014
L'azienda ha certificazioni europee Emas, usa materiali cartacei provenienti da foreste controllate, utilizza l'energia fotovoltaica grazie ad un impianto da 12mila metri quadrati installato sul tetto. Non a caso nel 2012 ha ottenuto il premio "La Vedovella" come top green printer. Poi, ha optato per lo sviluppo di tecniche innovative, visto che sta portando avanti la produzione in stampa digitale e con l'uso di dati variabili. Infine, ha dato vita a Mediagraf Lab, un incubatore di start up, uno spazio in cui giovani creativi si possano esprimere nei loro progetti di web comunication. «Avevamo un'area inutilizzata – racconta l'ad di Mediagraf, Giuseppe Donegà –, ho pensato che metterla a disposizione di una decina di giovani creativi e designer potesse essere non solo una opportunità per loro, ma anche per noi, perché abbiamo la possibilità di offrire ai nostri clienti una scelta più vasta di proposte grafiche». Mediagraf lavora anche con l'estero, per quasi il 10% del fatturato. «Stampiamo per clienti in Olanda, Svezia, Francia e Danimarca – aggiunge Donegà –. Gli stranieri apprezzano la qualità del servizio e la capacità di personalizzare il prodotto».
Katy Mandurino
Grafica Metelliana, la svolta è arrivata con gli ingegneri
Alla Grafica Metelliana il premio La Vedovella 2013 (per la formazione e la valorizzazione delle risorse umane) ha ravvivato l'entusiasmo. L'ad Gerardo di Agostino, spiega: «Un riconoscimento inatteso, che ha colto realmente le risorse su cui negli anni abbiamo investito di più». L'azienda grafica viene inaugurata quasi 23 anni fa da due cugini - Gerardo e Vincenzo Di Agostino – e un amico di vecchia data, Filippo Marcellino, tutti e tre ex dipendenti di una tipografia. Produce stampati commerciali, ma deve competere con altre otto imprese locali, non poche in un paese di 50mila abitanti. A Cava 'de Tirreni (Salerno), infatti, esiste un polo dell'artigianato di settore.
Ed è proprio per migliorare la produzione e acquistare vantaggio tra i competitor che alla fine degli anni 90 la Metelliana investe un milione di euro in più moderni macchinari. «La nostra azienda cresceva - racconta l'ad Gerardo di Agostino - ma mi accorsi che avevamo bisogno di qualcosa di più. Decisi di assumere cinque giovani ingegneri, appena laureati. Facemmo anche un significativo investimento in formazione, e infine ciascuno di loro divenne il responsabile di un settore. Quella fu la vera leva per lo sviluppo». L'azienda vende in tutta Italia, e, con i suoi 61 dipendenti, ha raggiunto nel 2013 un fatturato di 8,2 milioni. Intanto, agli iniziali prodotti, ne ha aggiunti molti altri: biglietti da visita, locandine, manifesti, ma anche libri, riviste, giornali. E ancora, packaging, astucci, scatole, per alimentari, per cosmetici, farmaci. E infine etichette. Nel 2008, quando si sentono i primi colpi della crisi, l'azienda rafforza la rete di vendita in tutta Italia.