Impresa & Territori IndustriaI fuoriclasse della squadra italiana
I fuoriclasse della squadra italiana
18 febbraio 2014
Oggi l'impresa cavese, nonostante il protrarsi della crisi in Italia, ha avviato la costruzione di un nuovo stabilimento industriale, a Mercato San Severino, in un'area industriale in provincia di Salerno, dove conta di investire circa 5 milioni. E per sostenere il confronto di idee e tendenze ha istituito a sua volta, OneMorePack, premio di creative packaging design, patrocinato da Aiap e Unicom.
Vera Viola
Per Fiorini buste e shopper sono le carte vincenti
In principio la grande idea di produrre, «per primi in Italia, le shopper di carta, in concomitanza con l'introduzione, nel 1987, della "tassa delle 100 lire" sui sacchetti in plastica». Poi, la scelta, strategica, di orientare la produzione delle buste di carta «verso le griffe del lusso, che vedono nelle shopper un importante veicolo pubblicitario». E ora, uno sviluppo internazionale ancora più marcato, su nuove aree di business nel mondo, molto promettenti, «come il Nord Africa, tra Tunisia, Marocco e Algeria, o in Sud Africa». Accanto a questi, «il potenziamento dello stabilimento di Praga e l'apertura entro quest'anno di un ufficio commerciale a Shanghai per seguire più direttamente clienti e fornitori». Tre momenti-chiave, tra passato e presente, fissati da Luigi Fiorini, ceo di Fiorini International, azienda di Ripe (Ancona) premiata l'anno scorso al concorso "La Vedovella" come best converter per gli imballaggi flessibili.
L'impresa è attiva da 18 anni nelle shopping bag e nei contenitori di carta per alimentari (dalla farina allo zucchero) e altri prodotti. A Ripe è stata concentrata l'attività industriale di serie oltre che la creazione, la progettazione e parte della lavorazione delle shopper delle griffe che vengono ultimate con l'allestimento manuale da partner in Albania. In Repubblica Ceca sono realizzati gli imballaggi per prodotti alimentari destinati ai Paesi nordeuropei. A Milano e Parigi sono attivi uffici commerciali per il settore del lusso e della moda. Il 2013 per Fiorini International si è chiuso con un fatturato in crescita del 13% sul 2012, sfiorando i 90 milioni (ebitda, 10% circa). Il 60% del business viene dalle shopping bag (il 75% è destinato all'estero), il 40% deriva dal mondo del lusso (di cui il 60% oltre confine). In Europa i mercati esteri principali. Nel '96 l'azienda (ramo dell'impresa nata nel '46 per iniziativa di Giovanbattista Fiorini) fatturava 18 milioni di euro. Fiorini International conta su 420 dipendenti, 370 in Italia e il resto a Praga. I risultati e la capacità di crescere e stare sul mercato «sono anche il frutto di importanti investimenti negli anni– conclude il ceo – circa 50 milioni tra strutture e macchinari».
A.Mor.