Da marchi storici dell’industria americana come General Electric e Goodyeara compagnie locali che puntano a una maggiore visibilità su scala nazionale, da un colosso dei media come Disney alle piattaforme di e-commerce, al momento le più generose nell’aprire il portafoglio, senza dimenticare le start up hi-tech. Il panorama delle aziende che hanno deciso di sponsorizzare le divise Nba si è completato proprio in questi giorni: gli Oklahoma City Thunder, unica squadra rimasta fino a ieri senza marchi commerciali sulla canotta, hanno infatti firmato un accordo con la catena di negozi e aree di servizio Love’s.
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– NBA TV(NBATV)
Il basket rompe il tabù dei marchi sulle divise
La National basketball association (Nba, appunto) è la prima grande lega professionistica americana ad aver avviato in via sperimentale nella stagione 2017-2018, con un orizzonte temporale di 3 anni, la vendita di spazi pubblicitari sulle divise dei giocatori, pratica comune in Europa ma in precedenza assolutamente off limits nello sport Usa. I “patch deals” (letteralmente “accordi per la toppa”) consentono allo sponsor di piazzare il proprio marchio su piccole toppe quadrate di al massimo circa 6,3 centimetri di lato nella parte superiore sinistra delle divise, nell’ambito di accordi commerciali che ogni team è libero di personalizzare come crede.
L’obiettivo dell’Nba è naturalmente quello di garantirsi un nuovo flusso di ricavi, sfruttando la crescente popolarità della lega, e di stringere rapporti commerciali con nuove aziende prima estranee al business sportivo. Le aziende, d'altra parte, puntano a massimizzare il ritorno sull'investimento rendendo i propri marchi più riconoscibili e sfruttando l'associazione positiva con squadre amate da larghe fette del proprio pubblico di riferimento. Secondo stime di mercato, i "patch deals" siglati dalle 30 squadre Nba valgono circa 160 milioni di dollari l’anno: una piccola porzione degli 1,12 miliardi fatti confluire dagli sponsor sulla Lega nella stagione 2017-2018 (+31% rispetto all’anno precedente), ma si tratta d’altra parte di un filone totalmente nuovo e con ampie prospettive. La cifra ricavata da ogni accordo va per il 50% ai giocatori, per il 25% alla squadra e per il restante 25% viene distribuita tra gli altri 29 team.
La giapponese Rakuten punta sui Warriors, Goodyear sui Cavaliers
Il deal più generoso è al momento quello siglato dai campioni in carica dei Golden State Warriors, a cui il gruppo giapponese
Rakuten (che nel calcio europeo è noto per sponsorizzare il Barcellona) paga circa 20 milioni di dollari l’anno. Un’altra piattaforma
di commercio online, Wish, ha siglato un accordo da 12-14 milioni di dollari l’anno con i Los Angeles Lakers, mentre per quanto riguarda la “old economy”
Goodyear sponsorizza le divise dei Cleveland Cavaliers (le stime di mercato puntano su circa 10 milioni l’anno), il logo General
Electric compare sulle storiche canotte verdi dei Boston Celtics (8 milioni) e la Harley-Davidson, che ha sede a Milwaukee, punta sulla squadra di casa, i Bucks. Disney ha firmato un accordo con gli Orlando Magic, puntando
anche sulle sinergie con la città sede del Walt Disney World Resort (in origine Disney World), il più grande parco tematico
al mondo, mentre PayPal si è legata ai Phoenix Suns. Quanto ai Thunder, secondo quanto riportato dai media Usa, l’accordo con Love's, società fondata
proprio a Oklahoma City ma che vanta ormai una rete di 480 centri di assistenza, ristoranti e negozi in 41 Stati americani,
è tra i primi dieci nella Lega in termini di valore e quindi si dovrebbe aggirare attorno ai 10 milioni di dollari l’anno.
Lista completa delle società che hanno firmato un “patch deal” con le squadre Nba:
Atlanta Hawks: Sharecare
Boston Celtics: General Electric
Brooklyn Nets: Infor
Charlotte Hornets: Lending Tree
Chicago Bulls: Zenni Optical
Cleveland Cavaliers: Goodyear
Dallas Mavericks: 5Miles
Denver Nuggets: Western Union
Pistons: Flagstar Bank
Golden State Warriors: Rakuten
Houston Rockets: ROKiT
Indiana Pacers: Motorola
Los Angeles Clippers: Bumble
Los Angeles Lakers: Wish
Memphis Grizzles: FedEx
Miami Heat: Ultimate Software
Milwaukee Bucks: Harley-Davidson
Minnesota Timberwolves: Fitbit
New Orleans Pelicans: Zatarain's
New York Knicks: Squarespace
Oklahoma City Thunder: Love's
Orlando Magic: Disney
Philadelphia 76ers: Stubhub
Phoenix Suns: PayPal
Portland Trail Blazers: Biofreeze
Sacramento Kings: Blue Diamond Almonds
San Antonio Spurs: Frost Bank
Toronto Raptors: Sun Life
Utah Jazz: Qualtrics (5 for the Fight charity)
Washington Wizards: Geico
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