Piccoli investimenti, grandi risultati. E così mentre la Palermo del calcio maschile sprofonda in Serie C, quella del basket femminile porta lo sport e la città in A1. Una storia di piccoli numeri ma di grandi passi quella della AndrosBasket, squadra femminile che il 18 maggio, dopo quasi 30 anni, ha conquistato la promozione in A1 al culmine di un progetto avviato un paio di anni fa e che aveva proprio come obiettivo la promozione (mancata per un soffio l’anno scorso).
«Il fatto che AndrosBasket abbia raggiunto questo traguardo può esser motivo di soddisfazione per la città di Palermo - dice il presidente del club Adolfo Allegra -: la quinta città d’Italia non può non avere una squadra nella massima serie. Lo sport è segno di come la città attraverso lo sport riesca a esprimere valori: la felicità non è quindi soltanto mia o della società, ma può esser condivisa un po’ da tutti». Una promozione conquistata anche grazie all’esperienza del coach Santino Coppa che ha portato a Palermo la sua grande esperienza: 2 scudetti e una Champions con il Priolo.
I dirigenti dell’AndrosBasket in cerca di risorse
Finiti i festeggiamenti per la squadra è tempo di pianificazione per affrontare adeguatamente il prossimo campionato: «Fin qui - spiegano i dirigenti - abbiamo speso circa 200mila euro a campionato per la competizione in A1 stimiamo che siano necessari tra i 300mila e i 500mila euro». Cifre irrisorie se paragonate, per esempio, al calcio ma che vanno trovate in un contesto difficile come quello palermitano: «Per quanto concerne il futuro - spiega il presidente - abbiamo 2 obiettivi immediati. Il primo è quello di provare a organizzarci sul piano economico, indispensabile per una squadra di A1 e a questo proposito dovremo rapidamente capire come muoverci in termini di sponsor. Stiamo cercando di creare un network di partner che entrino a far parte del nostro gruppo. Il secondo obiettivo, definiti i pilastri del progetto economico, sarà quello di costruire una squadra competitiva per evitare i play-out».
Il modello: la collaborazione tra sport e promozione sociale
Ma c’è un terzo obiettivo, implicito se vogliamo, che è quello di rafforzare un modello che questa squadra ha perseguito in questi anni: il legame tra sport e promozione sociale. Un modello che coniuga l’impegno a sostegno di campagne di promozione e che può portare risorse nelle casse della squadra. Una squadra che, per il momento, non può contare su numeri da grande pubblico e dunque sugli incassi dalla vendita di biglietti: il grande e capiente Palasport di Palermo è chiuso da anni e la riconsegna alla città è prevista nel settembre del 2020. Nell’attesa la squadra ha giocato nel più piccolo Palamangano che può ospitare al massimo 3mila spettatori e fin qui gli ingressi sono stati gratuiti. «L’AndrosBasket è diventata in questi anni testimonial di campagne ed iniziative sociali di grande importanza - spiega Simona Chines, oggi vicepresidente della squadra con un passato da campionessa di basket - : dalla campagna Sicilia Sea Food per la promozione del nostro grande patrimonio del mare, soltanto per fare qualche esempio, alla campagna #stavoltavoto promossa dalla Commissione Europea, alla più recente “Guido Green” con la quale è riuscita a coinvolgere nel progetto sportivo un altro imprenditore come Tommaso Dragotto della Sicily by Car».
© Riproduzione riservata