Tanto è stato fatto ma ancora molto rimane da fare. Il movimento del calcio femminile italiano ha bisogno di cavalcare l'onda
di entusiasmo derivante dalla qualificazione della nazionale italiana alla Coppa del Mondo di Francia 2019, appuntamento al
quale le azzurre mancavano da vent'anni. È quanto emerso dalla presentazione di “Donne di calcio” l'ebook di Alley Oop - L'altra
metà del Sole presentato nella sede dell'Istituto per il Credito Sportivo. “Sostenendo la realizzazione di “Donne di Calcio”
- ha dichiarato Andrea Abodi, Presidente dell'Istituto per il Credito Sportivo, partner dell'iniziativa - abbiamo voluto ribadire
il nostro impegno per lo sviluppo, anche culturale, del calcio, tanto più al femminile; coltivando l'ambizione di diventare
una banca capace di proporre e favorire riflessioni, ragionamenti e racconti. Le tredici donne che nell'eBook parlano della
propria storia e della propria visione del calcio, rappresentano testimonianze di passione, pazienza e perseveranza in una
disciplina, peraltro olimpica che, fino a qualche anno fa, è rimasta patrimonio di pochi nel nostro Paese. Il Credito Sportivo,
partendo da questa iniziativa, s'impegna a contribuire allo sviluppo del calcio femminile italiano, con misure finanziarie
e progetti di comunicazione dedicati, che accompagnino e velocizzino la crescita di questo settore, che ha un enorme valore
sportivo e una straordinaria valenza culturale-educativa”.
Ad aprire la tavola rotonda è stata Evelina Christillin, membro europeo del consiglio Fifa. “Nell'agenda Fifa uno dei punti
all'ordine del giorno è il calcio femminile. Sono stati aumentati i contributi, sia la Fifa che l'Uefa stanno portando avanti
un sostegno sportivo, di comunicazione e finanziario al calcio femminile”, ha detto Evelina Christillin. “Rispetto ai miei
tempi, il calcio femminile sta facendo passi avanti anche se c'è ancora molto da lavorare soprattutto nelle scuole. Io? Sicuramente
mi sarebbe piaciuto giocare in questi anni”, ha ammesso Betty Vignotto, presidente del Sassuolo calcio femminile.
“Occorre una sinergia tra calcio maschile e femminile, avere punti di vista diversi è molto importante per la crescita del
movimento”, ha proseguito Patrizia Panico, tecnico federale della Nazionale under 15 maschile e prima donna in Italia a guidare
una Nazionale maschile.
“È necessario un cambio di paradigma educativo che permetta ai ragazzi e alle ragazze di affrontare il mondo del calcio senza
il timore di non raggiungere il successo”, ha spiegato Josefa Idem, da luglio scorso a lavoro nell'area psicologica del settore
giovanile della Figc.
Un ulteriore problema culturale è stato sottolineato anche da Francesca Sanzone, responsabile Divisione calcio femminile:
“C'è ancora una forte resistenza da parte dei genitori a mandare le figlie a giocare a calcio in impianti fatiscenti”.
Per Milena Bertolini, ct della nazionale italiana, la svolta per aumentare il numero di tesserate arriva dalla scuola e dai
club. “Iniziare dal vertice è stato importantissimo – ha sottolineato la ct - la scuola è fondamentale perché è un ambiente
in cui le bambine possono praticare calcio in assoluta tranquillità. Il passo successivo è incentivare le squadre di quartiere
ad accoglierle e far giocare insieme bambine e bambini porterà grandi benefici a livello sociale e culturale. Noi come Nazionale
cercheremo di far vedere bel calcio e vincere perché attraverso le vittorie aumenta anche il seguito mediatico”.
“Lo sport fa parte della nostra cultura e la spinta propulsiva di una squadra che lotta per vincere fa venire i brividi”,
le ha fatto eco Manuela Di Centa, capo delegazione della nazionale under 17 femminile riferendosi alla prossima avventura
mondiale delle azzurre.
Numerosa anche la partecipazione delle società, a testimonianza dell'impegno dei dirigenti nel movimento. Presenti in sala
infatti Mauro Baldissoni vicepresidente dell'AS Roma, Stefano Braghin responsabile del progetto Juventus Women, Sandro Mencucci
presidente Fiorentina Women's, Alessandra Signorile presidente Pink Bari con Isabella Cardone, General Manager, Elisabet Spina
responsabile del settore femminile del Milan e Alessandro Terzi direttore sviluppo area calcio femminile del Sassuolo.
“Lo sviluppo del calcio femminile è un percorso di cultura sportiva e manageriale che apporterà una forte crescita sociale”.
Ne è convinto Michele Uva, vice presidente Uefa, autore della prefazione dell'ebook, in questi giorni impegnato al Congresso
Uefa a Roma.
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