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mobilità urbana

Le piste ciclabili rendono le strade più sicure, anche per le automobili

Reuters
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Il ciclista, soprattutto se urbano, è uno dei “mestieri” più pericolosi del mondo e in tutto il mondo si discute su come ridurre i rischi. Ma forse la risposta non sta tanto - o solo - nell’aumentare l’utilizzo della bicicletta nelle città, quanto nell’infrastruttura costruita per quelle biciclette, che aumentano la sicurezza delle strade in maniera generalizzata, compresi i pedoni e gli automobilisti. A rilevarlo sono i ricercatori dell’Università del Colorado Denver e dell’Università del New Mexico.

«Andare in bicicletta sembra essere decisamente pericoloso già di per sè», afferma Wesley Marshall, docente di Denver e co-autore della ricerca , che prosegue: «Potrebbe sembrare che una città con molte biciclette potrebbe risultare molto più pericolosa, ma è vero il contrario. Costruire infrastrutture per i ciclisti si è verificato essere uno dei fattori principali per la sicurezza di tutti».

In effetti la ricerca arriva a concludere che le piste ciclabili, sempre che siano protette, abbiano un effetto “calmante” sul traffico, rallentando le automobili e riducendo gli incidenti gravi. All’inizio del lavoro i ricercatori erano partiti dall’assunto che l’aumento dei ciclisti e delle piste ciclabili avrebbe portato a un effetto di “sicurezza da numeri”: più ciclisti in strada avrebbero indotto gli automobilisti a una guida più prudente.

Invece è stato verificato che l’incremento del numero di biciclette da solo non è sufficiente e che invece determinante risulta l’infrastruttura ciclabile, fatta di piste protette e separate dal traffico automobilistico. A poco o niente servono invece le piste delimitate da linee sull’asfalto: «La vernice non protegge nessuno», conclude Marshall.

I risultati sono evidenti. Tra il 1990 e il 2010 a Portland il traffico a due ruote è aumentato dall’1,2 al 6%, ma la mortalità in strada è crollata del 75%. Così è stato a Seattle (-60,6%), San Francisco (-49,3%) o Denver (-40,3%) tra le altre.

Difficile comprendere per quale motivo l’infrastruttura riduca l’incidentalità. Marshall ha una sua spiegazione: di solito la costruzione di una pista ciclabile ha l’effetto di ridurre la larghezza della carreggiata per le automobili e quindi di rallentarne il traffico. Ma inutile cercare di capirne i motivi: «L’importante è che funzioni e che riduca il rischio».

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