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Tecnologie Computing

Il boom dei tablet attende prezzi pù bassi

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Questo articolo è stato pubblicato il 06 gennaio 2011 alle ore 06:50.

Non è ancora tablet mania. Certo l'iPad di Apple ha aperto le danze, gettato la prima pietra nella costruzione di un mercato nuovo, che dovrebbe in teoria fondere quello dei player audio video portatili, dei mai decollati Mid, mobile internet device, dei netbook, intesi come dispositivi di accesso e fruizione di contenuti online, e dei reader di giornali e libri digitali.

Tuttavia la rivoluzione non può passare da un'unica azienda e da un solo dispositivo integrato con un solo negozio virtuale di applicazioni e di contenuti. Non a caso nel confronto con Apple, Google sta preparando qualcosa di più del suo market per dispositivi basati Android: una vera edicola digitale per "alimentare" di contenuti tablet, smartphone e device di ogni tipo.

La creazione di una o più edicole multimediali è cruciale per gli editori, i produttori e soprattutto per i consumatori che possono cosi una risposta al dilemma tablet: «Cosa ci faccio con la tavoletta? Cosa posso fare di diverso rispetto a pc portatile o a un multiruolo netbook, economico, pratico ma adesso poco cool?». Una risposta a questa domanda in effetti non è stata data compiutamente. E l'iPad stesso per molte aspetti replica le funzioni di iPhone e iPod Touch amplificandone, grazie al più grande schermo, l'esperienza d'uso che è – bene ricordarlo – straordinaria.

Del resto i competitor (quasi tutti su base Android) sono molto indietro. Ci sono tablet dalle performance più che discutibili (Toshiba) e prodotti che sembrano validi (Creative e Archos) ma distribuiti in modo "carbonaro". Si trovano solo in vendita online. Si tratta di tablet aperti, con tanto di slot per schede di memoria, Usb Otg e porta Hdmi che rispondono alla domanda «cosa ci faccio?» con la risposta «guardo film, leggo libri e riviste e li collego pure al televisore».

Sono, tuttavia, oggetti quasi fantasma: sembra quasi che i produttori vogliano tenere appositamente un profilo basso, magari per aspettare che i tempi siano più maturi e che la mela di Cupertino, magari con l'ipotizzato iPad da 7 pollici (formato forse più pratico, Samsung docet) possa contribuire a far decollare un mercato di massa che ancora esiste anche perché i prezzi sono ancora troppo alti, come è testimoniato da oggetti che costano quasi quanto un tv da 50 pollici E non stiamo parlando del più raffinato e esclusivo iPad ma del Samsung Galaxy Tab. Le rivoluzioni hi-tech sono tali quando i listini si abbassano e si democratizza l'accesso così come è avvenuto il secolo scorso con i pc e adesso con gli smartphone.

Nel cuore del tablet

Perché i dispositivi a tavoletta sono una delle principali attrattive dell'edizione 2011 del

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