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Ecco il G5, lo smartphone modulare di LG

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MOBILE WORLD CONGRESS

Ecco il G5, lo smartphone modulare di LG

BARCELLONA - Sorpresa: la prima conferenza stampa del Mobile World Congress di Barcellona inizia con un Ceo che si chiede «L'era degli smartphone è finita?». La risposta è scontata: «Ovviamente no», ma il modo in cui Juno Cho, numero uno di Lg, introduce la visione legata alla nuova gamma di prodotti del gigante coreano porta una ventata di innovazione in un mercato che si è fatto prevedibile. Il G5 introduce una serie di migliorie rispetto al predecessore, a partire dal design con corpo metallico, come fanno ormai in molti, ma la prima novità è una modalità di estrazione della batteria che permette di aumentare l'esperienza dello smartphone. È la prima volta per un telefono monoscocca in materiale metallico.

Lg parla di smartphone modulare. In pratica si tratta della possibilità di agganciare al telefono una serie di altri oggetti consentendo nuove funzioni. La batteria si stacca con un bottone, poi la si attacca al modulo e si riaggancia al telefono. L'idea ricorda alla lontana Google Project Ara. L'attacco diretto dalla batteria funziona per la LG Cam Plus: aggiunge tasti fisici alla funzione fotografica per fare zoom, grandangolo e altro, anche tenendo il telefono con una sola mano. Ha una batteria da 1200mAh. La fotocamera è la stessa del telefono, anzi le fotocamere visto che il G5 ha due fotocamere posteriori da 16 e 8 megapixel e una anteriore da 8. La prima è la stessa del G4, che era stata nominata migliore tra gli smartphone del 2015 da molti siti specializzati. La novità è la seconda, dedicata alle foto panoramiche grazie a un angolo di visione di 135 gradi, 15 gradi in più dell'occhio umano, dice Lg. La funzione si attiva in maniera agile all'interno della fotocamera e consente di avere panorami più ampi.

La parte fotografica è un asset distintivo del G5. Restando sul telefono, c'è la novità largamente annunciata dello schermo always on per l'orario e le notifiche. C'era già sul V10, sempre LG, ma sullo schermo superiore: in questo caso è in quello centrale. Ricorda lo yotaphone che però sfruttava la tecnologia dello schermo e-ink, quella degli ereader. In questo caso LG garantisce che viene utilizzata dalla funzione solo lo 0,8% della capacità totale della batteria per ogni ora. Serve per compulsare il telefono un po' meno (oggi lo facciamo circa 150 volte al giorno anche solo per vedere se ci sono novità). Il telefono ha processore Qualcomm 820, display da 5,3 pollici, batteria lievemente inferiore al G4 (siamo a 2.800mAh) ma secondo l'azienda non cambia la durata nell'esperienza quotidiana. Non si sa il prezzo ma non dovrebbe essere in linea con i 699 euro del G4, anche se in questo caso di parte dai 32 giga e non 16. In vendita da aprile.

L'azienda coreana ha insistito poco sui dettagli del G5 proprio secondo la visione che non è quello che oggi può catturare il consumatore. Ampio spazio invece per i “friends”, ovvero gli oggetti collegabili, che arriveranno sul mercato nei prossimi mesi e probabilmente non tutti insieme. In termini di business la volontà di LG è trovare nuove fette di mercato per gli smartphone, che hanno sofferto nel 2015, e nuovi mercati per singoli prodotti. Oltre alla LG camera l'attacco diretto dalla batteria funziona con un Hi-Fi Dac sviluppato in collaborazione con B&O Play per chi vuole un'esperienza del suono di qualità. Gli altri oggetti si collegano invece al telefono con i cavi o in modalità wireless. C'è una fotocamera capace di fare foto e video panoramici. Le foto possono essere caricate su Google Street View grazie a una partnership con Mountain View e sono pensati anche per la realtà virtuale. Non poteva mancare anche il visore collegato, uno dei trend principali di questa edizione della fiera catalana: funziona con i video fatti con la Cam 360 e con i contenuti di Google Cardboard. C'è infine anche la LG Rolling bot: una palla domestica con fotocamera da 8 megapixel capace di giocare con gli animali domestici con una luce laser riproducendo, anche, la voce del padrone. È un oggetto ludico che ricorda Sphero, ma grazie alla fotocamera via wifi può tenerci aggiornati via smartphone su cosa succede in casa anche a distanza. Infine l'annuncio, senza dettagli né date, di una telecamera sullo stile GoPro capace di mandare video in tempo reale sullo smartphone. Che resta al centro della nostra vita digitale, ma in un mondo sempre più popolato.

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