Zuckerberg parte seconda. Dopo la comparsa a sorpresa ieri sera sul palco di Samsung per lanciare la realtà virtuale, oggi il numero uno di Facebook era atteso con l'ormai tradizionale keynote dedicato al progetto Internet.org per portare la connettività nei Paesi in via di sviluppo. Durante la serata ha parlato anche della vicenda Apple-Fbi, prendendo le parti dell'azienda di Tim Cook: «Siamo con loro, crediamo nella crittografia e non crediamo che inserire una backdoor sia sinonimo di sicurezza».
Il cuore del suo intervento è stato però la diffusione di internet. «E' pazzesco che mentre noi siamo qui, 4 miliardi di persone oggi ancora non hanno la possibilità di accedere a internet», ha esordito. Free Basic, uno dei suoi cardini, di recente ha subito il pesante altolà dell'India, secondo cui mette a rischio la net neutrality. Il fondatore di Facebook aveva annunciato il progetto proprio qui a Barcellona tre anni fa. Le critiche non sono mancate: da un lato gli operatori che non vogliono regalare la connettività, dall'altro i puristi di internet che leggono dietro la presunta missione umanitaria di Zuckerberg la volontà di aumentare il numero di utenti dei servizi di Facebook, rafforzando l'idea ingannevole che internet sia Facebook.
«Con lo stop in India abbiamo capito che ogni Paese è diverso – ha sottolineato Zuckerberg -. Andremo avanti con altri sviluppi con gli operatori locali». Ad esempio il drone a energia solare Aquila e i satelliti per portare connettività tramite trasmissioni laser.
Facebook ha annunciato un progetto con trenta partner tra cui Intel, Nokia e Deutsche Telekom per sviluppare tecnologie che riducano i costi di realizzazione delle reti mobili nel mondo e velocizzare lo sviluppo del 5G. Si chiama Telecom Infra Project (Tip) e nella nota di Facebook vengono citati anche i vantaggi che i miglioramenti tecnici delle reti potranno dare allo sviluppo di video e realtà virtuale.
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