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Chi è Evan Spiegel, ceo di Snapchat e miliardario più giovane al…

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Chi è Evan Spiegel, ceo di Snapchat e miliardario più giovane al mondo

  • –di Biagio Simonetta
Evan Spiegel, ceo di Snapchat (Afp)
Evan Spiegel, ceo di Snapchat (Afp)

Se a 23 anni rifiuti 3 miliardi da Facebook e 4 da Google per la tua applicazione, non puoi essere uno qualunque. Ed Evan Spiegel, in effetti, uno qualunque non lo è mai stato. Il Ceo e fondatore di Snapchat - social network che giusto ieri ha sorpassato Twitter per numero di utenti giornalieri – da qualche mese è in pianta stabile nella classifica dei miliardari di Forbes. Posizione numero 854. Patrimonio personale pari a 2,1 miliardi di dollari. Segni particolari: giovane. Anzi, il più giovane miliardario al mondo. Il 25enne californiano è nato e cresciuto nell'area metropolitana di Los Angeles, più precisamente nel distretto di Pacific Palisades, un posto di villette a schiera, condomini e appartamenti.

Spiegel, per come ha raccontato Forbes qualche settimana fa, appartiene a una famiglia benestante. I genitori, entrambi avvocati di prestigio a Los Angeles, annoverano tra i loro clienti personaggi del calibro di Sergey Brin, co-fondatore di Google, e aziende come Warner Bros. E forse è per questo che quando Mark Zuckerberg si è presentato negli uffici di Snapchat con un assegno da 3 miliardi di dollari (o quanto Google ha fatto pervenire un'offerta ufficiale da 4 miliardi), Steve ha risposto «no, grazie» con una certa disinvoltura.

Del resto, la storia di Evan è quella di un leader predestinato, un tipo poco abituato alle rinunce. In un articolo pubblicato da Recode, si racconta che il biondo californiano ha vissuto con una certa irrequietezza la separazione dei genitori. E che un giorno, dopo che il padre gli aveva negato l'acquisto di una BMW, Evan se n'era andato a vivere dalla madre. Oggi la storia è diversa. Spiegel è uno dei Ceo più quotati d'America. Si sposta per le strade di Los Angeles a bordo di una Ferrari e adora pilotare gli elicotteri. Anche la cronaca rosa lo vede protagonista, insieme alla sua fidanzata Miranda Kerr, modella australiana che dal 2007 al 2013 è stata uno degli Angeli di Victoria's Secret. Un personaggio, insomma, del tutto diverso rispetto a Mark Zuckerberg, Ceo di Facebook al quale le cronache cercano di accomunarlo. Spiegel è più mondano ed ha un carattere che spesso porta gli altri dirigenti della sua società alle dimissioni.

La storia di Snapchat

Nonostante un carattere difficile, Spiegel è sempre stato un secchione. A 14 anni costruisce un computer. All'Università va a Stanford, dove si sono laureati i fondatori di Yahoo!, Google, PayPal, YouTube, WhatsApp e Instagram. Ed è qui che incontra Bobby Murphy (oggi co-fondatore di Snapchat e, guarda caso, secondo più giovane miliardario al mondo). L'idea di un nuovo social network li accomuna. Ma i primi tentativi sono un disastro. Poche idee e mal strutturate. Si narra, però, che una sera Reggie Brown, collega dei due, li invita a casa. È disperato. Ha inviato una foto a un'amica ma se ne è pentito amaramente. Spiegel la butta lì: serve un'app che manda foto che poi scompaiono. È il concepimento intellettuale di Snapchat.

I venture capitalist californiani non ci credono. Spiegel e Murphy si dannano, ma la prima app (diffusa su iOS nel 2011) fa poche centinaia di download. Si chiama Picaboo, ma dopo una controversia legale (nella società era presente anche Brown, poi estromesso), il nome diventa Snapchat. Le cose non funzionano comunque. Evan torna a Stanford, dove ha ancora una laurea d conseguire. Il successo, però, è dietro l'angolo. Ed è frutto di una casualità. Snapchat viene utilizzata dagli studenti per passarsi i compiti in classe. La diffusione esplode in pochi mesi, e da lì arrivano i primi finanziamenti. Il resto è storia recente. E il futuro sembra già segnato.

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