
Mentre Google è alle prese con un’accusa di posizione dominante che rischia di sfibrare i suoi piani in fatto di eCommerce, e mentre Amazon acquista Whole Foods per ampliare il suo dominio e mostrare i suoi muscoli, il commercio elettronico si trova alle prese con un terzo incomodo che, un po’ in sordina, sta compiendo passi da gigante. Si tratta di Facebook, che anche in Italia ha reso disponibile la sezione Marketplace, un’area in cui i privati possono vendere e acquistare oggetti. Un progetto che all’apparenza ha il solo valore della community, ma che alla lunga proietterà Facebook nell’olimpo dell’eCommerce. Perché i numeri sono dalla parte del social network di Zuckerberg e perché i progetti paralleli che gli ingegneri di Menlo Park stanno realizzando spingono verso questa direzione.
Cos’è Marketplace
La sezione Marketplace è un risultato al quale Facebook è arrivato in punta di piedi. Tutto è iniziato coi gruppi privati fra utenti, all’interno dei quali da tempo si fanno compravendite di ogni genere. Nel corso degli anni i gruppi sono cambiati, le inserzioni sono diventate graficamente diverse dai post comuni, facendo spazio alle foto, al prezzo, al titolo dell’annuncio. Facebook ha creato la sua galassia eCommerce passo dopo passo, e adesso ha inaugurato Marketplace, un’area dentro la quale si può scegliere il settore merceologico (dalle auto all’elettronica, all’abbigliamento ecc.), la fascia di prezzo e l’area geografica. Uno strumento semplice ma estremamente efficace grazie ai numeri di Facebook (2 miliardi di utenti attivi al mese).
Acquistare e vendere
Acquistare o vendere un oggetto è abbastanza semplice. Cliccando su un annuncio, Facebook dà la possibilità di inviare un messaggio privato al venditore. Una volta che la trattativa si chiude positivamente, l’utente potrà tenere traccia degli affari fatti nell’area “Acquisto”. Nella sezione “In vendita” invece compariranno tutti gli annunci messi online attraverso il pulsante “vendi qualcosa”.
Il business che non c’è (per ora)
Per adesso Marketplace è una sezione di annunci. Le transazioni finanziarie avvengono al di fuori di Facebook (che di fatto è esente da responsabilità). Il colosso di Zuckerberg non ha alcuna percentuale sulle vendite. Mette semplicemente in contatto gli utenti, offrendo loro la la possibilità di mettersi d’accordo sul social o attraverso Messenger. Qualcosa di molto simile a Subito.it, per capirci. Ma è difficile immaginare che Marketplace rimarrà così per sempre. Il progetto di Facebook sembra abbastanza chiaro. Zuckerberg sta lavorando al portafoglio digitale, con transazioni finanziarie realizzabili via Messenger (funziona già negli USA). Ed è molto probabile che questa funzione diventi piattaforma di pagamento per le compravendite sul Marketplace, con percentuali a favore di Facebook. Da lì, la strada sarà spianata. E Amazon avrà un concorrente in più.
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