Gli iPhone 8 e 8 Plus sono partiti azzoppati rispetto ai predecessori per una ragione piuttosto banale: sono stati annunciati insieme all’iPhone X, lo smartphone che celebra il decennale di Apple nel settore e introduce diverse novità di design, tecnologia e usabilità. Ad esempio non ha il display Oled ma il retina (Ips), anche se con tecnologia true tone, con un sensore che regola luminosità e colori sulla base dell’illuminazione. Facile immaginare che le attenzioni siano andate ad iPhone X, in preordine da poche ore, specie perché iPhone 8 ripercorre il solco scavato da iPhone 6 e iPhone 7 in termini di design. Eppure ha delle ragioni dalla sua parte. Vediamole nel dettaglio.
Design
È il punto dolente di iPhone 8. Intendiamoci: non è del tutto uguale all’iPhone 7, specie perché il retro è in vetro per permettere la ricarica wireless con standard QI. L’estetica ne esce migliorata, per quanto sia un dettaglio. Per il resto distinguerlo dall’iPhone 7 è praticamente impossibile. A prenderlo in mano ci si potrebbe accorgere che pesa qualcosa in più, ma è irrilevante. Per chi si è ormai abituato al trend dei telefoni tutto schermo, l’iPhone 8 è datato perché ancora lascia molto spazio ai margini, anche nella parte bassa per conservare il tasto home.
Caro vecchio touch ID
“Per l’utente iPhone più tradizionalista questo potrebbe però essere un vantaggio. Con iPhone 8 si trova nello stesso campo di gioco cui è abituato.”
Tasto home, touch ID che funziona benissimo e con un tempo di reazione istantaneo. Riconosce il possessore per lo sblocco, i pagamenti con Apple Pay, il dowload delle app, il riconoscimento all’interno di alcune app. Anche perché iPhone X non avrà il riconoscimento dell’impronta digitale, ma quello del volto. È difficile pensare che Apple arrivi sul mercato con una tecnologia che funziona male, ma ad oggi è un’incognita.
A11 Bionic, il processore più potente sul mercato. La batteria ringrazia
Apple lo definisce il processore più potente sul mercato e i principali benchmark riconoscono all’A11 una netta supremazia rispetto ai concorrenti. Ha una architettura a sei core, con due ad alte prestazioni, il 25% più veloci rispetto ad A10, e due ad alta efficienza (+70%). È ottimizzato per il 3D e per la realtà aumentata, che con iOS11 trova spazio con l’arrivo di ARKit. È lo stesso SoC che troveremo su iPhone X, ancora non è chiaro se sarà identico o se il motore neurale che può fare 600 miliardi di operazioni al secondo sarà solo su iPhone X per Face ID e machine learning per elaborazione immagini. Cosa abbiamo notato nella prova? Che l’autonomia della batteria è migliorata, si arriva a tarda sera con ancora un po’ di serbatoio.
La fotocamera: fiore all’occhiello
iPhone 8 ha sempre una fotocamera da 12 megapixel ma con sensore più largo e più veloce e un nuovo stabilizzatore ottico, che per la prima volta arriva anche sul modello “base” da 4,7 pollici, non soltanto sul Plus. Grazie anche al nuovo processore migliorano contrasti, colori e dettagli. L’autofocus sembra più rapido. La novità che salta più all’occhio riguarda la modalità ritratto, che crea un effetto grazie alle doppia fotocamera, con il volto della persona in primo piano e il fondo sfocato. Con i nuovi effetti ritratto, in modalità beta, si può scegliere luce naturale, luce da studio fotografico, luce di contorno, luce scenografica e scenografica singola (quest’ultima in bianco e nero). Si ottengono dei primi piani davvero impressionanti per qualità. Migliora anche la parte video: si può registrare in 4k come sul 7 Plus ma fino a 60 fps (contro 30). Lo slow motion passa da 120fps a 240 fps.
iPhone 8 Plus contro iPhone X, chi ha lo schermo più grande?
La prima risposta è che iPhone X è più grande perché la diagonale è di 5,8 pollici contro 5,5. Ma non dice tutto, perché X è più lungo ma più stretto: dunque l’esperienza d’uso non è la stessa. Ad esempio la dimensione dei tasti digitali, quando si compone un testo, è maggiore su iPhone 8 Plus.
Conclusione
L’8 è lo smartphone per l’utente Apple più conservatore, quello che non vuole perdere Touch ID e non ha fretta di avere un display tutto schermo. Ha un ottimo processore che dovrebbe garantire qualche anno senza problemi di obsolescenza, una fotocamera migliorata. È consigliabile dall’iPhone 6S in giù, perché il cambio di passo è evidente; per chi ha invece il 7 o ancora di più il 7 Plus i vantaggi ci sono ma non sono enormi, a questo punto può essere interessante aspettare di vedere come si comporta iPhone X. Rispetto ad iPhone X certamente costa meno, ma non molto: si va da 839 a 1139 euro contro 1189-1359.
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