BARCELLONA - Il “notch”, ovvero il lunotto, la tacca, è stato denominato in molti modi. È quella banda nera in cima all'iPhone scavata nello schermo, messa dagli ingegneri di Apple per la fotocamera anteriore, quella responsabile del Face ID. Sin dalle prime indiscrezioni questo dettaglio di design non era stato accolto con un'ovazione. Sono persino nate delle app che puoi scaricare per farla “sparire” dal telefono. Anche se poi si è rivelato un tratto distintivo.
Al Mobile World Congress di Barcellona il notch si palesa su alcuni Android. Il più simile ad iPhone X è il Leagoo S9, marchio cinese che vende online. Costa solo 150 dollari contro gli oltre 1000 dell'iPhone X. Non nasconde affatto la sua ispirazione, anzi lo slogan pubblicitario è “S9/S9 Pro, Android One Notch Display”. Tra l'altro S9 è l'identificativo del nuovo Galaxy S9 di Samsung, per non farsi mancare nulla.
La dotazione del Leagoo per il suo prezzo è di tutto rispetto: schermo da 5.85 pollici, 4 giga di ram, 32 per lo storage, doppia fotocamera da 13 megapixel.
Poi c'è Noa. Azienda croata che vende molto nel Paese e in Russia. A mesi, ci raccontano i manager, vorrebbe arrivare in Italia. Il Noa N10 costerà meno di 400 euro. Schermo da 6,2 pollici, rapporto 18:9, processore Mediatek MT 6763 a 8 core da 2,3 GHz, 4 giga di ram e 48 di storage, espandibile. Evidentemente c'è una domanda di chi vuole un iPhone X, almeno come design, spendendo molto meno.
Ci sono anche brand affermati che fanno una scelta simile. L'Asus Zenphone 5 avrà una sorta di notch e, stando alle indiscrezioni, anche l'attesissimo Huawei P20. Mentre Wiko ha scelto una soluzione che ricorda di più Essential Phone. La fotocamera frontale è sì ricavata nello schermo ma circolare, di fatto si vede quali solo il sensore.
Abbiamo parlato qui dei nuovi Wiko, il Wiko View2 da aprile in Italia per 199,99 euro, il Wiko View2 Pro da maggio a 299,99 euro.
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