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Ecco Abbie, l’assistente virtuale pensata apposta per il trading di…

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Ecco Abbie, l’assistente virtuale pensata apposta per il trading di Wall Street

Gli assistenti virtuali iniziano a entrare nelle case comuni per aiutare a svolgere i compiti quotidiani. Ma c’è anche chi ha pensato di adottare la stessa strategia per mettere a punto un bot costruito appositamente per le attività più standardizzate di Wall Street. Abbie è l’assistente virtuale modellato attorno ad Alexa di Amazon che sfrutta l’intelligenza artificiale per svolgere l’attività legate al reddito fisso di AB, money manager da 500 miliardi di dollari.

Oggi Abbie - come quasi tutti i suoi parenti è stata battezzata con un nome femminile - è utilizzato per svolgere compiti ripetitivi e banali che finora sono stati a carico dei dipendenti più giovani. Ma l’obiettivo finale è la negoziazione delle operazioni con le altre società finanziarie.

Una volta che viene presa una decisione di investimento, la trasposizione delle istruzioni in un ordine effettivo per il sistema di trading può prendere anche mezz’ora. Creata tre mesi fa, Abbie viene quindi utilizzata da trader e portfolio manager proprio per completare l’operatività dell’operazione e lo fa in pochi secondi, non essendo necessaria l’azione umana che inserisca manualmente le istruzioni.

«Il portfolio manager risparmia il tempo per l’effettiva realizzazione del trade, concentrando invece la sua attenzione sull’eventuale revisione e sul controllo chel’operazione rispecchi le esigenze del cliente sulla base del nostro sistema di compliance pre-trade. Gestore e trader chiudono l’operazione in tempi molto più rapidi», ha commentato a Business Insider Gavin Romm, portfolio manager di AB.

È stato lo stesso Romm insieme al collega Tim Morbelli a guidare un team di cinque sviluppatori per mettere a punto il sistema operativo di Abbie. Quattro mesi dopo l’avvio del progetto l’assistente virtuale-trader gestisce tra il 30 e il 45% di tutti i trade in fixed income di AB e in tre mesi il suo contributo operativo ha interessato più di 9mila operazioni per un totale di 18,5 miliardi di dollari.

Romm e Morbelli non si vogliono però fermare qui e stanno ipotizzando uno sviluppo per le responsabilità di Abbie, sulla base di dati e modelli proprietari messi a punto partendo dall’analisi dell’attività della banca attuata dalla stessa Abbie. In futuro l’assistente potrà automatizzare il processo di condivisione di dati e idee operativa da parte dei diversi team - dai quantitativi ai fondamentali - della società finanziaria sintetizzando le idee fondamentali ed elaborando una serie di proposte operative.

Un recente report di Autonomous Next ha indicato in 1.000 miliardi di dollari il potenziale di risparmi di cui l’industria dei servizi finanziari potrebbe beneficiare dall’adozione generalizzata dell’intelligenza artificiale. Allo stesso tempo il report stima in 2,5 milioni i dipendenti di Wall Street che sono esposti alla tecnologia dell’Ia sia nel front che nel back office.

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