Huawei sta lavorando a un sistema operativo per smartphone. Potrebbe chiamarsi Kirin OS, ovvero lo stesso nome del processore. C’erano state indicazioni in tal senso già qualche anno fa, anche il ceo aveva confermato l’interesse nel 2016, ora è il responsabile del prodotto dell’azienda Bruce Lee, in un post su Weibo, a parlarne nuovamente. Potrebbe arrivare la prossima estate.Non è scontato che Huawei, numero 2 al mondo nella vendita di smartphone dopo Samsung, sia pronta a mollare Android di Google per seguire il modello di Apple, che oltre all’hardware è proprietaria del software iOS. Il progetto di indipendenza da Google, magari parziale, potrebbe tuttavia avere senso. Per diverse ragioni.
La paura di Trump
La prima ha a che fare con il rapporto con l’amministrazione Trump. Da mesi gli attacchi da parte del presidente americano
a Huawei non si fermano. Secondo Wall Street Journal e Financial Times una delegazione americana avrebbe persino fatto un
tour europeo chiedendo agli alleati di mettere al bando Huawei nella costruzione di reti 5G. In ambito più propriamente smartphone, a preoccupare l’azienda di Shenzen potrebbe essere il precedente Zte. Alle aziende
americane era stato vietato vendere componenti a Zte, poi Trump ha fatto un passo indietro.
Rischio Google Play Store
E se succedesse qualcosa di simile al sistema operativo? Android è open source quindi un bando non è plausibile, ma se fosse
reso più difficile implementare Google Play Store? Una agenzia Reuters dello scorso aprile parlava di questo rischio nel caso
Zte. Ed è per questo che dal 2012 Huawei si starebbe preparando a uno scenario emergenziale di questo tipo. In effetti è già
in parte abituata, perché nel suo primo mercato, la Cina, non esiste una versione locale del Google Play Store. Huawei ha
il suo negozio di applicazioni e ne esistono altri, come Tencent e Baidu. Kirin OS potrebbe essere dedicato al mercato cinese?
Il business di servizi e app
C’è anche una ragione di business. Il mercato degli smartphone è diventato molto competitivo. E rallenta. Richiede grossi
investimenti per i modelli di fascia alta e i margini sono molto sottili, al punto che lo stesso ceo di Huawei un anno fa ha previsto che rimarranno sul mercato solo 3-4 produttori. Chi ha capacità finanziaria. E come si fanno i soldi? Con l’hardware e il software, ma nel mondo Android i soldi per le
applicazioni e i servizi vanno quasi tutti a Google, a differenza di Apple che dai servizi porta a casa 10 miliardi di dollari
a trimestre.
Il precedente di Samsung con Tizen
Il sogno di un terzo sistema operativo non è nuovo: Samsung ci ha provato anni fa con Tizen, poi rimasto su smartwatch, internet
of things e qualche smartphone in India. Il mercato degli smartphone non Android vale lo 0,1% del mercato globale (Gartner).
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