Il periodo delle vacche grasse per i vendor di consumer electronics è ormai uno sbiadito ricordo ma i dati che GfK ha presentato in occasione di Ces che scatterà ufficialmente domani a Las Vegas lasciano intravedere interessanti opportunità. Il 2018, questo il dato da cui partire, si è chiuso infatti con un giro d'affari in crescita su scala globale del 6% per l'equivalente di circa 138 miliardi di euro. Il trend è stato positivo in tutte le regioni del pianeta, confermano gli analisti in una nota e anche il 2019 dovrebbe portare a un incremento di questo mercato, quantificato nella misura del 4% a valore, grazie soprattutto alla dinamicità di domanda per i dispositivi intelligenti e connessi e con assistenti vocali integrati.
Allargando l'analisi a tutto il comparto delle cosiddette “technical consumer good”, di cui fanno parte anche gli smarphone, i computer e altri prodotti per l'ufficio e gli elettrodomestici, il dato da cerchiare in rosso è quello del fatturato totale di questo macro-mercato, che cresce anno su anno del 4% e per la prima volta in assoluto supera quota un trilione di euro (1.010 miliardi, di cui il 40% generati in Asia), con la prospettiva di continuare a correre anche nel corso del 2019 per arrivare a circa 1.030 miliardi.
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Vendite flat ma fatturato in salita grazie ai prodotti top di gamma
Fra i macro-trend che hanno segnato l'anno appena concluso, dicono da Gfk, spicca la preferenza sempre più spiccata da parte
dell'utenza per i prodotti premium, tendenza che riflette la maggiore predisposizione nel possedere meno gadget tecnologici
ma di qualità superiore e che rappresenta un potenziale vantaggio per i vendor in una fase di crescente saturazione del mercato.
Gli smartphone, che hanno contribuito al fatturato 2018 per circa 440 miliardi di euro, sono l'emblema di questo nuovo orientamento
dei consumatori verso i modelli di fascia alta: tutt'altro che trascurabile infatti l'incremento a valore del 7% al cospetto di un andamento sostanzialmente piatto della
domanda a volumi.
Televisori su, fotografia ancora giù
La lieve contrazione dei grandi elettrodomestici (in discesa dell'1% rispetto al 2017, per un totale di 177 miliardi di euro) e la staticità del business legato alle apparecchiature informatiche e per l'ufficio (per cui sono stati spesi 157 miliardi)
è stato quindi compensato dai più che discreti risultati registrati nel settori audio e video e della fotografia (con vendite aumentate di quasi il 6% a 153 miliardi di euro), trainate in particolare dai televisori con schermi oltre i
50 pollici e dai modelli Oled e nonostante il comparto fotografico sia calato ancora del 5%, e dai piccoli elettrodomestici,
per cui il balzo in avanti è stato del 7% a 86 miliardi di euro, grazie soprattutto all'impulso garantito dal mercato cinese.
Nelle Tv corrono i modelli di fascia alta.Prezzi medi in discesa per gli Oled
Con vendite superiori ai 100 miliardi di euro nel 2018, il mercato dei televisori ha rappresentato circa tre quarti del fatturato
globale dell'elettronica di consumo. Le vendite sono cresciute del 5% su base annua, grazie soprattutto all'incremento della
domanda di dispositivi di fascia alta, con oltre la metà dei ricavi generato da questo segmento premium. Gli schermi a tecnologia
Oled, a conferma di una tendenza in atto da un paio di anni almeno stanno diventando sempre più popolari e crescono a velocità
superiore al 100%, catturando una quota compresa tra il 5% e il 10% del mercato totale. In Europa occidentale, il primo bacino
di vendita per questa categoria di prodotto, il prezzo medio è sceso nell'ultimo anno di quasi 300 euro, arrivando a poco
meno di 2.100 euro, mentre i modelli più venduti sono in commercio a costi nell'ordine dei 1.500 euro. I modelli 4K, in generale, sono naturalmente il segmento a maggior crescita in attesa degli apparecchi 8K (quelli di Samsung, Lg e Hisense stanno facendo capolino a Las Vegas).
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