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Fuga da New York, destinazione Hudson Valley

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Fuga da New York, destinazione Hudson Valley

Una veduta del Mohonk Mountain House di New Paltz
Una veduta del Mohonk Mountain House di New Paltz


Prendete nota di questi numeri: 16, 17, 18, 19. Sono le uscite giuste sulla New York State Thruway. Le coordinate per la fuga dalla metropoli sull'autostrada 87, lungo il fiume Hudson. Addio Coney Island, Hamptons e spiagge di Long Island. Meglio evitare.
Quando la primavera archivia l'inverno, quei pacifici lidi atlantici diventano una specie di Riccione formato kingsize. Sembrano Ostia, la domenica, a luglio: un carnaio.I newyorkesi in fuga da Manhattan scelgono oggi altre strade. Puntano a nordovest, imboccano la Hudson Valley. Si lasciano alle spalle il mare e i grattacieli, la subway e i yellow cab. Tornano alla natura. Anche se non dimenticano – e ci mancherebbe! – lo shopping, la buona tavola e l'arte contemporanea.
Perché qualunque "manhattanite" che si rispetti – sia residente o di passaggio – non rinuncia mai alle abitudini, ai tic e ai piccoli snobismi quotidiani: ovvero, acquisti oculati ma chic, cucina di qualità, sport con stile. E mondanità. Ecco dove andare e cosa fare per godersi la giusta "escape" dalla città.

Artisti
In principio fu Robert De Niro. Nei pressi di New Paltz, cittadina a un'ora e mezzo da New York, l'attore si è fatto costruire una mansion di campagna che è ormai quasi la sua residenza fissa e dove anni fa ha invitato Martin Scorsese, Meryl Streep e Ben Stiller per le nozze con Grace Hightower. Uma Thurman e Ethan Hawke, prima del divorzio, si erano sistemati un po' più a nord, vicino alla mitica (e nostalgica) Woodstock.
L'intera valle dell'Hudson è ricca di attrattive. Chi è in cerca di arte contemporanea, può imboccare l'uscita 17 dell'autostrada 87. Superato il ponte nei pressi di Newburgh, si arriva al Dia: Beacon, il museo ricavato nella ex fabbrica di scatole della Nabisco. Negli spazi industriali trasformati in sale minimaliste sono custodite opere dagli Anni 60 a oggi, da Joseph Beuys a Louise Bourgeois, da Richard Serra a Dan Flavin.

Dal festival alla buona tavola
Gli appassionati di architettura (e magari di musica e balletto) possono puntare dritti al Fisher Center for the Performing Arts, all'interno del Bard College di Annandale-on-Hudson, enclave radical chic in una contea elettorale dove i democratici non hanno mai vinto (nemmeno, ai suoi tempi, il presidente del New Deal degli Anni 30, Franklin D. Roosevelt che sulle sponde del fiume aveva la sua residenza, a poche miglia dalla faraonica mansion del milionario Frederick W. Vanderbilt, entrambe visitabili). Il Bard College attira l'attenzione non solo per il suo Bard Summer Scape, festival internazionale dedicato a concerti, opera lirica, cinema e danza che quest'anno inaugura la stagione l'8 luglio, ma anche per l'inconfondibile struttura del Fisher Center, disegnata dall'architetto Frank O. Gehry, che si staglia nel prato del campus con le sue vele argentate.
Sempre nel college, vale la pena soffermarsi anche all'Hessel Museum, realizzato dagli architetti Jim Goettsch e Nada Andric. Uno spazio espositivo pensato per "tentare approcci sperimentali alla presentazione delle opere visuali contemporanee". E scusate se è poco.
Dato che non si vive di sola arte, meglio mettere in agenda una sosta al Cia, l'Istituto americano di arti culinarie di Hyde Park, che è in zona e non va confuso con gli omonimi servizi segreti. La visita nelle classi-cucine dove giovani chef equamente distribuiti tra ragazzi e ragazze apprendono l'arte del taglio delle verdure, della sfilettatura del pesce o della panificazione, è ammessa (e anzi incoraggiata) e può precedere la scelta del ristorante dove gli insegnamenti vengono messi in pratica: cucina italiana al Caterina de' Medici, tradizione locale all'American Bounty, charme francese all'Escoffier e nuova cucina americana al St. Andrew's Café.

Sport
Soddisfatti gli appetiti, la tappa successiva è lo sport. Dal rock climbing al trekking, dal golf al relax, il campo-base è sicuramente la cittadina di New Paltz, situata ai piedi delle Shawangunk Cliffs, familiarmente note come The Ridge: una cresta di basse montagne (o alte colline), meta frequentatissima di appassionati dell'arrampicata di tutto lo stato di New York. «C'è gente che si è trasferita a vivere qui da Manhattan per allontanarsi dal caos e stare più vicino alla natura e alle rocce», conferma Barbara Chatr-Aryamontri, ricercatrice italiana a dispetto del cognome e "cervello" doppiamente in fuga: prima dall'Italia, poi da New York City. Per la notte (o un weekend di relax) si può puntare sul Mohonk Mountain House, "Victorian Castel" (nella foto) dal singolare stile alpino-americano, fondato nel 1869 sull'omonimo laghetto, nelle cui suite ha soggiornato anche Hillary Clinton. Senza stravolgerne l'architettura sono state aggiunte oggi un piscina, una spa, una pista coperta di pattinaggio su ghiaccio e, tutt'intorno, un campo di golf da nove buche. E se d'inverno è consigliabile lo sci di fondo, d'estate si può andare in giro a cavallo e fare trekking nella natura. O attendere l'autunno e immergersi nei magici colori del foliage.

Shopping
Prima che il tempo della fuga si compia, manca ancora una declinazione tipica della zona: l'antiquariato. I migliori affari si fanno a Cold Spring e a Rhinebeck, dove ci si può fermare per bere un drink al Beekman Arms, la più antica locanda americana, fondata nel 1766: i tavoli e l'ultrasecolare bancone di legno della Colonial Tap Room conservano ancora un certo fascino da Padri Pellegrini.

Per saperne di più e organizzare il vostro viaggio consultate la pagina degli indirizzi.

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