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Engadina, la Svizzera formato famiglia

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Weekend

Engadina, la Svizzera formato famiglia

Soggiornare in un vero igloo. I bambini possono farlo sopra Scuol, nella bassa Engadina
Soggiornare in un vero igloo. I bambini possono farlo sopra Scuol, nella bassa Engadina

I monti sorridenti, le caprette che fanno ciao. Tutto l'immaginario di Heidi, il cartone animato che ha incantato più di una generazione di bambini, ha una patria. È l'Engadina, nel cantone svizzero dei Grigioni. Due parti, "Alta" e "Bassa", separate dalla Punt'Ota. Il ponte alto. St. Moritz è la località più conosciuta. Ma l'intera valle merita un weekend con la famiglia. Due giorni tra sci e fattorie in cui i bambini saranno i primi a divertirsi.

I cento anni del trenino rosso
Quest'anno la linea del Bernina spegne 100 candeline. Non c'è occasione migliore per raggiungere l'Engadina. Basta salire a bordo del trenino rosso a Tirano (con il primo regionale da Milano) per sorvolare subito paesaggi mozzafiato. Da Poschiavo, capoluogo dell'omonima valle con le sue dimore patrizie ad Alp Grùm, punto panoramico dove la nudità della montagna si mescola agli esemplari di flora alpina del giardino botanico. Il tutto toccando picchi di altezza di 2253 metri e pendenze del 70%. Fino a St. Moritz, stazione di arrivo.

Sulle orme di Heidi
Quello che a voi, probabilmente, non è stato concesso, oggi è a portata dei vostri eredi in Engadina. Intanto perché dai Grigioni passa l'unico autentico Heidi Tour dell'Ufficio turismo dei Grigioni, il quale dopo Mainfield (casa natale della scrittrice Johanna Spyri) tocca Chur, Davos, l'engadinese Scuol (che sostiene di essere il vero unico modello del villaggio montano del romanzo) e la stessa St. Moritz (con l'ennesima succursale della capanna di Heidi, presso Salastrains, e il "Sentiero dei fiori di Heidi" vicino Chantarella). Poi perché oggi, nella valle, nessun luogo è più alla moda della fattoria, meglio se di lunga data, con diverse generazioni di storia alle spalle. Qui, durante le vacanze invernali o estive in fattoria (Ferien auf dem Bauernhof) presso una famiglia di contadini, si impara a mungere il latte, a scorrazzare dietro a conigli e galline e montare a cavallo, con o senza genitori. C'è infatti anche la possibilità, per chi ha tra 6 e 14 anni, di vivere un soggiorno anche d'inverno senza la supervisione di mamma e papà, per un'esperienza "Heidi Style" nella natura che farà diventare più grandi.

Nella vecchia fattoria
Ma l'offerta del turismo rurale svizzero non si ferma al Bauernhof e apre per i suoi ospiti persino la stalla: una delle esperienze più amate dai bambini è quella di dormire sulla paglia, per poi svegliarsi al mattino al raglio dell'asinello o con il belato di un agnellino. Una volta in piedi, i piccoli impareranno a fare il fieno, a bere il latte appena munto e a prendere le uova delle galline. Per piccoli cavalieri e amazzoni extrasmall il soggiorno in fattoria si può inoltre abbinare, d'estate e d'inverno, a un corso di equitazione, qualche lezione western in mezzo ai boschi, a una gita in slitta trainata dai cavalli o a una giornata di trekking: succede al Saloon San Jon, sopra Scuol, dove sono possibili anche vitto e pernottamento. Slitte per tutta la famiglia sono disponibili anche in Alta Engadina, alla stazione di Pontresina, per gite in Val Roseg.

Piccoli campioni crescono in Alta Engadina…
Nell'habitat naturale dello sci, i bambini mettono gli scarponi ai piedi da piccolissimi. Sotto i tre anni qui si può assaggiare la neve kindergarten dove si mischiano gioco e sport, ma dai 36 mesi in poi si fa sul "serio": al Kids Village della scuola Snow and Fun di Celerina, per esempio, i piccoli prendono lezioni, partecipano alle gare e trascorrono sulla neve tutta la giornata, compreso il momento del pranzo. Per i più esperti c'è anche la seggiovia su misura, realizzata dalla scuola con protezioni adeguate, che si bloccano all'inizio della corsa e si aprono automaticamente solo all'arrivo alla stazione a monte, impedendo ai piccoli passeggeri di scivolare. Offre un programma simile anche la Schweizer Skischule di St. Moritz, che si occupa dei bambini già a partire dalla stazione di Chantarella, a St. Moritz-Dorf, dove si sale con il trenino per raggiungere la stazione di Salastrains.

…e in "Bassa"
In Bassa Engadina, è rinomato il comprensorio sciistico Motta Naluns, che si trova sopra Scuol, Sent e Ftan (da 1250 a 2785 metri d'altezza): qui c'è la scuola di sport invernali di Willy Aellen, maestro di lunga esperienza, dove generazioni di grandi e piccini hanno imparato l'arte dello sci e dello snowboard. Sempre a Motta, c'è un nido per bambini, il Nalunsin, dove i futuri sciatori possono aspettare, giocando, il ritorno di mamma e papà dalle piste. Chi a sci e bastoncini preferisce lo slittino deve andare invece a Muottas Muragl o a Preda-Bergün, dove lungo sei chilometri mozzafiato si dipana la più famosa pista per slitte d'Europa, illuminata anche di notte e aperta da metà dicembre a metà marzo. La discesa si addice anche ai piccoli amanti dei volteggi sulla neve, che arrivano a valle comodi e contenti acciambellati su grossi gommoni rotondi (snow-tubing).

Airboard e Snowkiting, le alternative allo sci
Tra le nuove discipline che meglio si declinano anche per bambini e ragazzini c'è l'airboard (si chiama così un cuscino d'aria hi-tech, una sorta di slitta moderna in materia plastica riempita d'aria che si guida con lo spostamento del peso del corpo), sport alla portata di tutti, praticabile a monte della seggiovia Ftan-Prui. Sul Corvatsch, per i cuori coraggiosi e i ragazzini con un peso (preferibilmente) superiore a 40 chili, va di scena il Flying Fox, con cui si raggiunge la grotta di ghiaccio. Per lo snowkiting niente di meglio del lago ghiacciato di Silvaplana, che d'estate si trasforma nel paradiso del kitesurf. E se vostro figlio avesse una passione per gli eschimesi? Nessun problema: giusto per rimanere in tema di neve e ghiaccio, sempre in quel di Motta Naluns, sopra Scuol, c'è il Villaggio degli Igloo. Le famiglie possono dormire all'interno e seguire un corso per imparare a costruire una vera casa di ghiaccio, proprio come al Polo Nord! E in più ogni giorno sono previste gite con le racchette.

Dove dormire
Camere rustiche o moderne? All'hotel Schweizerhaus, uno chalet in legno nel paesino di Maloja, si sceglie. I bambini sono i benvenuti: per loro giochi, anche all'aperto, animazione e corsi di cucina con il pizzaiolo. Fa parte della catena Kidshotel. Le piste più vicine sono quelle di Sils, che si raggiungono in 10 minuti con il bus. All'Hotel Schloss, ottocentesco castello-fortezza che sovrasta Pontresina, a 5 chilometri da St. Moritz, si cela un eden per i piccoli. Corsi di sci, di pattinaggio, laboratori ed escursioni nel bosco formato baby. Non solo. C'è anche la sartoria delle bambole e una mini-falegnameria. A tavola per i piccoli anche mini-porzioni.

Dove mangiare: fra tradizione e alta cucinaSotto la coltre della neve, i camini dei ristoranti più tradizionali si accendono e le malghe aprono i loro pesanti portali di legno per far assaggiare una cucina del territorio, che recupera ingredienti e ricette di una volta. La parola d'ordine è: ritrovare i sapori più antichi, rilassandosi in locali di charme, immersi nella natura. Capostipite di questa tradizione è Malga Morteratsch, a 5 chilometri dal centro di Pontresina. In estate è un caseificio che propone tutti i giorni un brunch a base di formaggi. In inverno, invece, apre solo su prenotazione. Vale la pena quindi di telefonare alla famiglia Wüthrich per ordinare una raclette preparata a regola d'arte o la famosa Gletscher-Fondue, la fonduta del ghiacciaio, preparata con Gruyère, Emmental, fecola di patate e vino bianco secco.

Nel borgo contadino di Ftan, tra boschi, case con balconi in legno e una chiesa dal campanile aguzzo, si trova una sorpresa "gastronomica": il Paradies. Questo hotel ospita infatti tre ristoranti, diversi per menu e atmosfera. Una cucina elaborata, dove tecnica e virtuosismo sono al servizio dei prodotti, si assaggia al ristorante stellato La Bellezza. Prerogativa della Stüva Paradis è invece una carta più stagionale. Da non perdere, i funghi d'ogni specie e cotti in ogni modo, i gnocchetti di patate con formaggio fuso, e il capriolo preparato con le classiche bacche di ginepro. I formaggi sono eccellenti, così come i dolci, prevalentemente a base di mele, noci e nocciole. Il giorno dopo, per smaltire le calorie, gli sciatori possono affrontare la leggendaria discesa del Piz Nair, la più ripida della Svizzera. I meno sportivi possono rimediare agli stravizi con i piatti leggeri del Vitalino, la terza proposta culinaria del Paradies.

Per saperne di più e organizzare il vostro viaggio consultate la pagina degli indirizzi.

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