Lo dice anche un celebre proverbio: Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi. Quindi, per le prossime vacanze di inizio aprile, non resta che partire, andare lontano. Da soli, con la dolce metà, o con gli amici. Il primo pensiero? Fuggire da questo lungo inverno, dal freddo e dalla neve. E anticipare l'estate, andando verso il sole eterno dei Tropici.
1. Isola di Silhouette - Seychelles
Meta d'elezione: l'Oceano Indiano. Dove? In quella che un tempo era un rifugio di pirati: l'isola di Silhouette alle Seychelles, interamente parco naturale, rimasta intatta perché priva di approdi, tanto che anche oggi le barche, a un certo punto, si fermano, e si scende a terra con gommoni che arrivano al molo di La Passe. Un isolamento che ne ha preservato la fauna e la flora. Qui non ci sono automobili, ci vivono protette le tartarughe giganti e le sterne bianche, ed esiste un unico hotel: il Labriz. Il resto, praticamente il 95 per cento dell'isola, è vegetazione, lussureggiante e tropicale. Proposto da più operatori italiani come Alke Viaggi, Carreblu, I Viaggi dell'Elefante,Idee per Viaggiare, il Labriz si può definire eco, design e wellness hotel. Ed è il posto giusto per sentirsi Adamo ed Eva nel paradiso perduto, ovviamente senza dimenticare charme e comfort. Composto da ville che raggiungono i 185 metri quadrati, ognuna con giardino e piscina privata, si allunga su una spiaggia lunga due chilometri. Alle spalle, una delle più belle foreste vergini dell'Oceano Indiano, fatta di alberi del pane, palme e mangrovie, che si perde sino alla sabbia. Ed è proprio tra le palme e i grandi massi di granito levigati, diventati il simbolo delle Seychelles, che si trova la Aquum Spa. Nel suo menu, rituali di benessere unici creati con ingredienti che vanno dall'orchidea bianca alla papaia, dal gelsomino al cinnamomo, massaggi in riva all'oceano e impacchi di frutta esotica. Da provare, una cena a La Grand Case, ricavato da un'antica residenza coloniale e specializzato in cucina creola, immersioni, tennis, battute di pesca d'altura, camminate in montagna e al santuario delle tartarughe giganti. E, se tutto ciò non bastasse, si può andare a caccia del tesoro. Si, perchè secondo la
leggenda, il corsaro Hodoul qui seppellì il suo bottino. Che, pare, sia ancora nascosto da qualche parte sull'isola.
2. Chale Island - Mare del Kenya
Basta spingersi un po' più a sud, nel mare del Kenya, per trovare un'altro eden da Robinson Crusoe: Chale Island. Questo piccolo angolo d'Africa, ideale per una vacanza di assoluto relax, si trova a soli
600 metri dalla costa, dieci chilometri a sud di Diani, e vanta tutte le qualità di un paradiso tropicale: una flora intatta e rigogliosa, mare cristallino, sabbia fine e dorata, una piccola foresta con tanto di laghetto. E un unico resort: The Sands at Chale, una delle creature dell'operatore Hotelplan. Qui, a disposizione degli ospiti, un biologo/naturalista che accompagna alla scoperta dell'isola, una sala fitness, un centro di sport acquatici e diving per cimentarsi con immersioni,kayak, windsurf.
3. Velavaru - Maldive
E poi non potevano mancare loro, il classico del mare assoluto: le Maldive. Per la precisione, Velavaru. Il suo nome significa Isola delle Tartarughe, ed è uno dei mille e più minuscoli atolli persi
nella corrente dell'Oceano Indiano, raggiungibile con 40 minuti di idrovolante dalla capitale Malè. Qui si trova l'Angsana Resort, della prestigiosa catena Banyan Tree, che viene proposto da Viaggidea. Come ormai la maggior parte delle isole maldiviane, mescola natura con lusso, offrendo una vacanza sofisticata e rilassante. Il corredo è completo: 79 cottage, 33 water-villas, palme, bianca sabbia finissima, acque cristalline, pesci multicolori, diving center, e la celebre Spa Angsana, considerata una delle migliori di questa parte di mondo.
4. Cuba
Il mare c'è sempre. Ed è bellissimo, azzurro e tiepido. Ma fa solo da sfondo a palazzi seicenteschi, chiese barocche, mercati e piazze, che sono il cuore dell'itinerario Que linda es Cuba! proposto da Margò, un programma per chi desidera conoscere Cuba in maniera diversa dai classici soggiorni mare, esplorandola fin nel profondo. E ascoltare così i racconti delle persone, curiosare nelle stradine delle città sconosciute ai turisti, vivere le sue notti, assaporare i suoi gusti e perdersi al ritmo della sua musica. Un paese che è rimasto a suo modo isolato in una dimensione lontana e affascinante, dove la gente è maestra nell'arte dell'arrangiarsi, sempre con il sorriso, sempre "con cariño". Questo viaggio su misura di sette giorni è pensato per chi vuole scoprire l'isola caraibica in totale libertà. Unica tappa fissa, gli hotel prenotati; il resto è tutto nelle mani del viaggiatore che così può scegliere il suo personale percorso quotidiano, grazie alla flessibilità che solo un programma self drive può garantire. Margò propone anche una formula conveniente: un'auto a disposizione e un carnet di voucher alberghieri spendibili in 120 hotel distribuiti capillarmente su tutta l'isola. Basta presentarsi alla reception dell'hotel che si preferisce e consegnare il proprio voucher. Chi lo desidera, può continuare la propria vacanza con un soggiorno di mare.
5. Sudafrica
Dai palazzi coloniali dell'Isla Bonita alle scogliere del Capo di Buona Speranza, in Sudafrica. Con un altro viaggio da costruire sempre in totale autonomia. Lo organizza Naar che, ad aprile, propone 6 notti a a Cape Town alla raffinata Abbey Manor Luxury Guest House, una notte a Franschoek (Regione dei Vigneti) presso Holden Manz Estate, e 7 giorni auto a noleggio. Da non perdere, l'escursione in funivia a Table Mountain, cima ventosa da cui si gode la migliore vista sulla città, incastonata nel paesaggio, tra le baie sabbiose che orlano l'oceano e le montagne che le fanno da corona – la Testa di Leone, il Picco del Diavolo, i Dodici Apostoli, la Collina del Segnale, e quella al drammatico e impressionante Capo di Buona Speranza.
6. Stati Uniti - Grande Ovest
Per chi invece preferisce il "tutto organizzato", ci sono alcuni grandi viaggi già pronti, come quello di 12 giorni che propone Press Tours nel Grande Ovest americano. Le tappe sono quelle classiche, ma assolutamente imperdibili per chi arriva per la prima volta in questa parte di Stati Uniti: Los Angeles, il deserto della California, l'Arizona, il Castello di Montezuma, antica dimora indiana costruita nella roccia, Sedona, il Gran Canyon, i parchi di Bryce Canyon e di Zion, Las Vegas, la Monument Valley, la Death Valley, le montagne della Sierra Nevada, Mammoth Lakes, il Passo del Tioga, il parco nazionale di Yosemite, San Francisco, Sausalito, il sud della California con Monterey, la città di Zorro, Carmel, Santa Barbara. Da qui, su richiesta, si può continuare con un soggiorno mare ai Caraibi..
7. Uzbekistan
Stessa formula, ma altra parte di mondo: l'Uzbekistan. Lo propone Azonzo Travel con partenza il 22 aprile. Un viaggio chiavi in mano di sette giorni alla scoperta del paese più ricco di storia fra tutte le repubbliche dell'Asia Centrale. Nato nella culla formata dai fiumi Amu-Darya e Syr-Darya, annovera alcune antichissime città, molti dei principali centri di scambio lungo la leggendaria Via della Seta e la maggior parte delle bellezze architettoniche di quest'area geografica. Si visitano così Khiva, risalente al VIII secolo, fortezza minore e stazione commerciale lungo la diramazione della Via della Seta, in direzione del Mar Caspio e del Volga, Bukhara, che vanta oltre 140 edifici storici protetti, situata in un'oasi del deserto Kizil-Kum a est dell'Amu Darya, sul corso inferiore del fiume Zeravsan, le rovine di Shakhrisabz, piccola città con più di duemila anni di storia, e Samarcanda, uno dei centri più antichi del mondo, un tempo il più ricco dell'Asia Centrale, perla dell'Impero Persiano per la maggior parte della sua storia. Infine la capitale Tashkent, adagiata in un'oasi sulle rive del fiume Circik.
8. Tour Israele-Giordania
Il Sacro e il Bello a volte s'incontrano. È quello che succede in Israele e Giordania, dove spiritualità e materialità si sono concretizzate in un connubio che non ha eguali nel resto del mondo. Qui le tre grandi religioni monoteiste -islam, cristianesimo, ebraismo - pregano da millenni pietre sacre e artistiche. Ed è per andare alla scoperta di questi elementi straordinari che Kel 12 ha organizzato un viaggio nei due paesi mediorientali. Si parte da Amman, capitale della Giordania, si prosegue per Jerash, Madaba, Umm Rasas e il Monte Nebo con i suoi mosaici e il ricordo di Mosè, per arrivare poi nel Wadi Rum, tra sabbie e tè al tramonto, preparato dai beduini. Si trascorrono quindi alcune ore a bordo di jeep, alla ricerca dei luoghi più amati dal leggendario Lawrence d'Arabia. I colori e le forme della scarnificata arenaria accolgono nella Piccola Petra, ma soprattutto nella celebre Petra, dove si rimane due notti per avere il tempo di percorrerne ogni sentiero. Si continua al castello più famoso della Giordania, Kerak, ma anche a quello più originale di Shobak. E poi, oltre un confine che solo la storia recente insiste a segnare sulle mappe, Gerusalemme, un mondo conteso dall'amore dei tre monoteismi, Betlemme, col ricordo del Dio che qui si fa uomo, Gerico, che parla del più antico passato, Qumran, che ha svelato verità bibliche, Masada, che emoziona ancora per l'eroismo dei suoi abitanti… Solo un contorno alla Città Sacra, dove architetture e fisicità delle pietre scompaiono, sommerse dalle emozioni dei viaggiatori anche non credenti. Il viaggio si conclude in Giordania per assaporare le stranezze del Mar Morto, e fare il bagno in questo grande mare salato, trascorrendo così l'ultima notte in uno scenario aspro e coinvolgente.
9. India himalayana
Dopo i grandi monoteismi, la spiritualità induista indiana. Da vivere in modo diverso con questo viaggio di 12 giorni nell'India himalayana, firmato da Viaggi In Avventura e pensato come un percorso di Shakti che, per gli induisti, indica potenza ed energia. Il termine esprime appieno il senso di un tour che propone i Village Walks, splendide uscite di hiking lungo i paesaggi collinari ai piedi della catena himalayana dell'Uttaranchal, attraversando canyon, foreste di pini, torrenti e campi di riso terrazzati. Ogni tappa si conclude in un villaggio, allargando l'esperienza della camminata attiva agli scorci sulla vita rurale della regione. Guide e portatori accompagnano durante le escursioni e insegnano a conoscere il terreno, mentre ogni notte si dorme nel lusso spartano delle Village House, piccole strutture, uniche nel loro genere, molto semplici ma curate, gestite dagli abitanti dei singoli villaggi. Il tour termina nello scenario mozzafiato delle falde dell'Himalaya, dove è incastonato il 360° Leti, raffinato lodge risultato della perfetta integrazione tra cura dei dettagli e ambiente naturale, che combina le tecniche di costruzione tradizionali con il design e le tecnologie contemporanee. Qui si trascorrono tre giorni da dedicare alle uscite di hiking con le guide locali e, per chi lo desiderasse, alle sessioni di yoga e di meditazione. Ultima informazione per gli appassionati di
animali: il tour prevede una sosta al Corbett National Park, terreno perfetto per i safari di osservazione, celebre per la grande comunità di tigri (circa 130 esemplari) protette dal 1973.
10. Namibia-Deserto
E dalle energie della spiritualità orientale a quelle del deserto della Namibia. Un viaggio tutto natura di 13 giorni proposto da Viaggi Giovani per vivere l'Africa accompagnati da guide esperte. Si dorme in campi organizzati, situati nei luoghi più belli. Le tappe: il parco Etosha, le dune del Namib, le otarie sulle rive dell'Atlantico.
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