Soddisfare la propria voglia di lusso e di comfort. Ma essere al tempo stesso sensibili alle politiche di conservazione dei luoghi. Soddisfare l'ego senza trascurare l'ambiente. Oggi, la tendenza del viaggio è in punta di piedi, per lasciare un'impronta ecologica leggera e partecipare concretamente, con la propria quota di soggiorno, a progetti di tutela del territorio e della popolazione locale. Un modello di sviluppo economico diverso che può anche rilanciare l'economia turistica premiando le imprese che gestiscono con intelligenza e lungimiranza le risorse della natura. Negli ultimi anni ne sono nate diverse, in tutto il mondo. In Giordania, per esempio, c'è la Royal Society for the Conservation of Nature, che gestisce lodge all'interno delle riserve naturali e utilizza i proventi del turismo per supportare le economie locali. Sul sito www.responsibletravel.com sono raccolte più di mille idee per vacanze ecologiche, mentre www.venere.com ha selezionato una serie di alberghi che garantiscono il rispetto dell'ambiente, da Santo Domingo alla Svizzera. Il gruppo Six Senses sta puntando sulle Eco-ville, destinate a diventare il nuovo marchio a emissioni zero. La prima si può prenotare sull'isola di Koh Kood, lungo il litorale orientale della Thailandia, all'interno del nuovo Soneva Kiri Resort. È stata realizzata da un team di esperti in costruzioni a basso consumo energetico, con pannelli solari, turbina ibrida del vento e applicazioni certificate LEED. Anche a Frégate Island Private, nell'arcipelago di Seychelles, i progetti dedicati all'ambiente si susseguono da diversi anni. Ognuna delle sedici ville, che sono perfettamente inserite nell'ambiente, mette a disposizione degli ospiti una buggy a energia solare per gli spostamenti. Nella cucina del ristorante vengono utilizzati ingredienti coltivati direttamente nelle serre locali. In più, per sostituire progressivamente il gasolio si usano le noci di cocco, mentre da poco è in funzione un sistema di reimpiego dell'acqua piovana che copre circa il 60% del fabbisogno del resort.
Dall'Egitto alla Basilicata
Ecoluxury ha da poco presentato la nuova directory con 147 lodge in tutto il mondo uniti dal filo rosso dell'eco-sostenibilità. Chi ama l'esplorazione del deserto, per esempio, può prenotare l'Al Tarfa Desert Sanctuary nell'oasi egiziana di Daklha. È stato costruito da persone del luogo e sostiene il Dakhla Dune Park, un sistema di dune, paludi salate e laghi preistorici, che sarà utilizzato come base di studio sui cambiamenti climatici negli aridi territori egiziani. In Perù, sul lago Titicaca, c'è l'Eco Luxury Titilaca, solo 18 suites con vista lago, pavimenti riscaldati e centro benessere. Chi soggiorna qui, oltre a praticare trekking in quota e birdwatching, sostiene i progetti per la riforestazione e le comunità locali, promuovendone l'artigianato. In Sudafrica, a due ore da Città del Capo, spicca il Grootbos Private Nature Reserve che promuove il rimboschimento della millenaria foresta di Milkwood, in parte distrutta da un incendio. Ogni anno s'impegna a piantare mille alberi e anche gli ospiti possono piantare la propria pianta, seguirne la crescita grazie alle coordinate GPS e monitorarla su Google Earth.
Vacanze ecologiche anche in Italia al Sextantio Le Grotte della Civita, 18 suite realizzate all'interno di un'antica chiesa rupestre ai Sassi di Matera. È stata restaurata e arredata con la tecnica del recupero conservativo ricercando un dialogo tra storia, natura e vita moderna. Stessa filosofia all'Hotelito Lupaia, in Val di Chiana, che reimpiega l'acqua piovana per l'uso domestico e l'irrigazione dei campi, ed è stato arredato solo con oggetti recuperati da rigattieri e mercatini.
Sopra e sotto il mare
L'Albergo della Regina Isabella di Ischia, storico buen retiro di vip, attori e teste coronate, ha deciso di sostenere la Delphis Mediterranean Dolphin Conservation, associazione impegnata dal 1991 nello studio dei cetacei e per la conservazione della biodiversità. Gli ospiti dell'hotel da aprile a ottobre possono partecipare alle giornate di ricerca e lavorare insieme ai volontari a bordo di grandi velieri che solcano il mare dall'alba al tramonto. Barche ecologiche anche quelle di Linssen Yacht, realizzate in acciaio al posto dell'inquinante vetroresina, con motori silenziosi, che evitano gli sprechi grazie a un ridotto consumo energetico, e hanno un basso indice di inquinamento. Le imbarcazioni si possono noleggiare in Olanda, Francia, Croazia, con e senza equipaggio. Ma l'autentica espressione dell'eco-lusso crocieristico è quella degli Ocean Emerald e Ocean Pearl, yacht firmati da Norman Foster che hanno ottenuto la Green Plus, certificazione rilasciata solo su requisiti di performance ambientali previsti da convenzioni internazionali.
Il turismo ambientale si sposta anche sott'acqua. Alle Maldive, al Four Seasons Landaa Giraavaru, nell'atollo di Baa, è in corso un programma di propagazione dei coralli per ristabilire l'equilibrio del reef, messo a rischio dal surriscaldamento delle acque. Dal 2006 sono state impiantate oltre 450 griglie ricoperte di frammenti vivi di corallo. L'esperimento, seguito dai biologi marini, ha avuto un grande successo, con un aumento del 20% della crescita delle piante. Oggi gli ospiti del resort possono partecipare in prima persona a questo progetto, preparando, insieme ai ricercatori, una grande griglia da deporre in mare, con la possibilità di "adottarne" un pezzo e di dargli un nome o una dedica. La crescita della propria barriera corallina si può poi seguire tornando nel resort, ma anche online, grazie alle sofisticate tecnologie del Landaa Giravaruu Marine Discovery Centre. Aperto da qualche settimana, è un museo interattivo, il primo dell'arcipelago maldiviano, che si propone di educare al rispetto dell'ambiente marino (www.fourseasons.com). E poi c'è il Coco Palm Bodhu Hithi che, in linea con la filosofia del nuovo presidente delle Maldive Mohamed Nasheed, è molto attento all'ambiente attraverso il risparmio di acqua ed energia, il riciclo dei rifiuti, l'assenza di bottiglie di plastica, l'uso di prodotti non inquinanti. Per gli ospiti c'è anche la possibilità, prima di partire, di piantare una piccola palma, un rito ben augurale per rendere l'isola sempre più verde e accogliente.
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