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Teresa De Sio: «Il Salento è il ritmo, Napoli la melodia»

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Teresa De Sio: «Il Salento è il ritmo, Napoli la melodia»

La cantante Teresa De Sio durante un concerto
La cantante Teresa De Sio durante un concerto

Diventa romanzo la passione di Teresa De Sio, star del sound partenopeo, per il Salento: Metti il diavolo a ballare (Einaudi) è la cupa vicenda di Archina, una bambina di un paesino nel cuore del Salento. «La storia va da metà Anni 40 ai primi Anni 70», spiega l'artista, «anni difficili, a metà tra una cultura arcaica e una "modernità" che stenta ad arrivare. Anni in cui le tarante mordevano nelle campagne, e bisognava mettere i "pizzicati a ballare" per liberarli dal male».

Per Teresa la musica napoletana e quella pugliese non hanno contatti, ma si completano: «Napoli è la grande melodia; il Salento, il ritmo. Insieme, sono il suono perfetto». Cittadina onoraria di Galatina (Lecce) – città della cappella San Paolo, protettore dei tarantati –, consiglia le belle suite dell'hotel Palazzo Baldi (Corte Baldi 2, tel. 0836568345, doppia da 120 euro), e di provare almeno una volta le orecchiette con le cime di rapa e la carne di cavallo (il più celebre ristorante del paese è il Borgo Antico, via P. Siciliani 80, tel. 0836566521, da 20 euro). «E per la mente consiglio un classico, La terra del rimorso (Il Saggiatore), dell'etnologo Ernesto De Martino, padre degli studi sul tarantismo…».

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