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Varsavia, la night life entra in galleria (d'arte)

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City Break

Varsavia, la night life entra in galleria (d'arte)

Lo skyline di Varsavia
Lo skyline di Varsavia

Varsavia rinasce da Praga. È proprio lì, nel quartiere che porta lo stesso nome della capitale ceca, che la città sta sperimentando il suo rinnovamento. E non a caso il distretto più amato dai giovani è proprio questo: chi ci vive, racconta che il quartiere di Praga rappresenta oggi per la Polonia quello che è stata Berlino Est per la Germania negli Anni 90.

Cuore antico della città –sopravvissuto ai bombardamenti che durante la guerra hanno raso al suolo il centro storico dall'altra parte della Vistola – Praga ha mantenuto i palazzi, le fabbriche e i magazzini della prima metà del Novecento. Ex area malfamata, oggi è una zona vivace e il trampolino da cui Varsavia si lancia verso il futuro. Il cambiamento è iniziato una decina di anni fa, quando diversi artisti hanno deciso di trasferirsi nel quartiere, incoraggiati dal Comune – che voleva recuperare il distretto – e dai prezzi convenienti delle case. Così, nelle ex fabbriche, artisti e fotografi hanno aperto gallerie e studi e collaborano per dare identità al quartiere recuperandone l'architettura industriale.

E così Varsavia, finalmente libera da quell'immagine grigia e post sovietica, ha cominciato ad attirare anche i turisti. Soprattutto i più giovani, che oggi stanno iniziando a conoscerla e a smentire i cliché. Grazie ai voli low cost, al cambio favorevole con lo Zloty e ai prezzi competitivi di alberghi e ristoranti. Chi ci arriva scopre una città ricca di esperimenti artistici.

NELLE EX FABBRICHE, GALLERIE E CENTRI CULTURALI
Camminando per le strade tutte uguali non è facile intuire dietro le facciate anonime, centri culturali e luoghi dove espongono i nuovi creativi. Per questo le indicazioni sono preziose. Tra le realtà più interessanti c'è la Fabryka Trzciny Art Center: galleria d'arte, teatro, spazio per concerti e ristorante aperto nel 2003 dal compositore Wojciech Trzcinski. Oggi questo spazio di 2.500 metri quadri, ricavato da una vecchia fabbrica di marmellate, è uno dei centri più attivi della scena culturale della città. E questo è anche il posto ideale dove passare una serata. Nella Fabryka, concepita come un luogo vivo e di incontro, si passa da una mostra a un concerto jazz, da una cena con piatti internazionali ai cocktail del bar.

Un altro progetto simile è la Nizio Gallery, elegante galleria d'arte contemporanea, aperta dall'interior designer e scultore Mirosław Nizio e ospitata in un palazzo d'epoca. 150 metri quadri di pavimenti in parquet e pareti di mattoni a vista, dedicati alle esposizioni e alle serate jazz. Ma non è tutto: in collaborazione con associazioni e pedagogisti i bambini del quartiere vengono invitati in galleria e scelgono un film da vedere tutti insieme. Finita la proiezione discutono e si confrontano liberamente. Questo a testimoniare come i creativi siano coinvolti nella vita del quartiere.

GLI ABITANTI DEL DISTRETTO

Il quartiere di Praga – che in origine era una città distinta da Varsavia, accorpata alla fine del diciottesimo secolo – è ancora per certi versi abbastanza estraneo al centro storico della capitale polacca, che gli si contrappone dall'altra parte della Vistola. Qui non si vedono i grandi alberghi delle catene internazionali, né le discoteche dove si fa selezione all'ingresso. A Praga è tutto più underground, i ragazzi per uscire la sera vanno nei club ricavati da fabbriche in disuso, come il Saturator dove ogni sera si cambia genere musicale: dal rock al reggae, fino alla musica elettronica e alle serate anni 80. I bambini giocano nei cortili e nelle strade da soli, non si trovano bar e pasticcerie ma solo vecchie latterie che servono zuppe calde a prezzi popolari. Gli abitanti fanno la spesa nei mercati di strada o nei negozietti gestiti da vecchi polacchi dove nessuno, naturalmente, parla inglese. Ma è questa, secondo i giovani artisti che vivono nel quartire, la vera Varsavia.

VARSAVIA CITTÀ DELLA CULTURA, I PROSSIMI APPUNTAMENTI INTERNAZIONALI

Per chi ha deciso di passare un weekend nella capitale polacca, quest'autunno Varsavia ospita anche alcuni eventi culturali internazionali. Oltre alle celebrazioni del bicentenario dalla nascita di Fryderyk Chopin, che continueranno fino alla fine dell'anno, domenica 17 ottobre sarà la volta del JVC Jazz festival, rassegna internazionale di jazzisti provenienti dall'Europa e dagli Stati Uniti. Festival storico e prestigioso, nelle passate edizioni ha visto esibirsi vere e proprie icone del genere, come Miles Davies e Kieth Jarrett.

Ma Varsavia è anche città del cinema. Venerdì 8 ottobre
inizia la ventiseiesima edizione del Varsavia Film Festival, una rassegna cinematografica che dallo scorso anno fa parte del circuito dei festival internazionali riconosciuto dalla FIAPF (International Federation of Film Producers Associations) al pari del festival di Venezia, di Berlino e di Cannes. Quest'anno grande spazio sarà dedicato al cinema argentino, per celebrare i 200 anni dall'indipendenza del paese. Tra gli italiani in concorso c'è anche Draquila di Sabina Guzzanti.

Il festival è anche un modo per conoscere un altro quartiere della città. Sede di parte delle proiezioni è il Palazzo della cultura e delle scienze. L'edificio commissionato da Stalin negli anni 50 con i suoi 231 metri di altezza è un punto di riferimento della città. Amato e allo stesso tempo odiato dai polacchi è un simbolo di come sia cambiata Varsavia, trasformando i simboli del passato sovietico in centri di cultura, divertimento e modernità.

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