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Tutti in Riga, si parte per il Baltico

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City Break

Tutti in Riga, si parte per il Baltico

La Casa delle Teste Nere (foto missyjessie da Flickr.com)
La Casa delle Teste Nere (foto missyjessie da Flickr.com)

Alberghi moderni e confortevoli, alcuni decisamente lussuosi, offerti a prezzi competitivi rispetto a molte capitali mitteleuropee. E centri benessere all'avanguardia, per ritemprarsi in ogni stagione. Sono solo alcune delle molteplici attrattive di Riga, la più grande (con circa 900mila abitanti), inquieta e internazionale città delle repubbliche baltiche, negli ultimi anni più vicina all'Italia grazie ai voli diretti di Air Baltic, la compagnia di bandiera lettone, con partenze giornaliere da Milano e Roma, e di RyanAir, da Bergamo.

Una capitale bifronte, dove, in un'atmosfera ovattata, si incontrano tradizione e innovazione e dove la diversità di culture si traduce in un vasto scenario di intrattenimento. Dalla ritrovata indipendenza, con il crollo nel 1991 dell'impero sovietico, Riga non ha smesso mai di rifarsi il maquillage. Le ristrutturazioni di antichi edifici hanno aperto nuovi spazi, trasformati in piccole gallerie d'arte e ristoranti di tendenza. Alcuni dei quali puntano a valorizzare i piatti semplici della gastronomia lettone, a base di carne di maiale, come gli speķa pīrādziņi (tortini a base di pancetta), e le specialità marinare della costa baltica: dalle aringhe al salmone, dalle sardine alle anguille.

MUSICA CLASSICA E DIVERTIMENTO BY NIGHT
L'appeal di Riga ruota soprattutto intorno al suo patrimonio artistico. La musica, in particolare, con un invidiabile numero di festival canori e di balletto. Come il Bildes Music & Art Festival, dal 12 al 16 ottobre, dedicato alla musica contemporanea, o la serie di concerti di musica classica e new wave che per tutto l'autunno si susseguiranno fino a ridosso dell'inverno, quando, il 18 novembre, il paese celebrerà il 92° anniversario dalla nascita della Repubblica lettone.

Poi ci sono i ritmi scatenati della notte, che vibrano nei tanti, rutilanti ritrovi notturni, dove perdere sonno e testa. Dalle discoteche ai pub, dai casinò fino ai disco-bar più trasgressivi, Riga si trova ai vertici delle classifiche europee per numero di locali specializzati in spettacoli sexy. Indubbio è anche il fascino delle sue donne, ma sono ben altre le suggestioni che la rendono un luogo interessante, dove, malgrado la maggior distanza rispetto a altri centri d'Europa, vale la pena recarsi per un long week-end.

LA CITTÀ VISTA DALL'ALTO
Per avere un'idea sintetica di questa capitale, che vanta oltre otto secoli di storia (la città fu fondata nel 1201), una soluzione è iniziare a osservarla dall'alto. Il punto più panoramico è il campanile della chiesa luterana intitolata all'apostolo Pietro. Già nelle prime settimane d'autunno, i suoi 75 metri di altezza garantiscono un "assaggio" delle gelide sferzate di vento invernale, ma anche una piacevole vista d'insieme della capitale, nella quale sono facilmente riconoscibili il letto della Daugava (Dvina, in russo), il fiume che divide in due l'area urbana, e il parco dell'Esplanade, polmone cittadino con alberi secolari solcato da un canale.

Il centro della città è attraversato da numerosi boulevard. Sul più lungo, il Brivibas, spicca la sagoma dell'Hotel Latvija, l'edificio più alto di Riga. Durante il regime sovietico, questo albergo era uno delle basi dello spionaggio antioccidentale nell'area baltica. Oggi, oltre a essere molto gettonato dalla clientela internazionale (da qualche mese lo gestisce il gruppo svedese Radisson), è anche un luogo di riferimento per la night life baltica. Dallo Skyline Bar, al 26esimo dell'hotel, raggiungibile con un rapido ascensore panoramico, si gode la migliore vista notturna su Riga, accompagnati da cocktail e buona musica.

Poco più a lato, nel caotico quartiere della stazione ferroviaria, la scena è dominata dalle curvilinee tettoie dei 5 enormi hangar in cui negli Anni '30 i tedeschi fabbricavano i mitici dirigibili Zeppelin, oggi sede del mercato generale.

PASSEGGIANDO LUNGO I BOULEVARD
Il polso della città si avverte però camminando lungo le sue strade pulitissime, punteggiate da ristoranti e vetrine. L'attuale recessione, che ha determinato la svalutazione della moneta locale, il Lat, e costretto (solo dall'inizio del 2010) 200mila persone a espatriare per cercare lavoro in Europa occidentale, ha portato alla chiusura di diversI negozi eleganti. Una tendenza che riguarda meno i locali notturni, per la maggior parte di proprietà di impresari russi, come l'Essential, il Push e il Club 69, pietre miliari delle notti di Riga.

A poca distanza dal Monumento alla Libertà, un simbolico obelisco bianco alto oltre 40 metri, si apre l'ingresso principale nella cosiddetta VecRiga, la Città Vecchia: un dedalo di vie e vicoli lastricati, con negozi di souvenir, gallerie d'arte e bar, dove assaggiare il Balsamo Nero (lo sciropposo liquore tradizionale a base di erbe) all'ombra di severe chiese medievali. Su tutte il duecentesco Duomo gotico-barocco, il più grande dei paesi Baltici, famoso per il suo organo con 6.850 canne.

Fuori dall'antica cinta muraria, nel cosiddetto Quiet Center (centro tranquillo), la parte del leone spetta ai palazzi con le facciate in Jugendstyl (o Art Nouveau) fuse con le chiare tonalità cromatiche locali, oggi tutelati dall'Unesco nel Patrimonio dell'Umanità. Riga ne conta oltre 800. I più prestigiosi, si trovano lungo i viali più belli, ossia le vie Alberta, Elizabetes, Azpasijas e Antonijas, e sono stati progettati da Michail O. Ejzenstein, l'architetto d'origine ebraica, padre dell'ancor più noto Sergej, autore del film culto "La corazzata Potemkin".

Degne di nota sono poi le tante e silenziose piazze. Su tutte, la Ratslaukums su cui si affaccia l'eccentrica Casa delle Teste Nere, il palazzo art-nouveau dell'omonima Congregazione, ristrutturato nel 1999. Senza dimenticare il Castello, sulle rive della Daugava, attuale residenza del Presidente della Repubblica, e la Porta degli Svedesi.

Riga conta inoltre diversi teatri e musei. Insieme al Teatro dell'Opera funzionano anche nuove strutture, come lo Jaunais Teatris, aperto di recente sulla via Lashplesha. La maggior parte di spazi espositivi è ricavato all'interno di antichi edifici. Tra questi, il Museo della Navigazione, la Pulvaris Torvis, ossia la Torre della Polvere da sparo, oggi sede del Museo della Guerra. Da non perdere il Museo dell'Occupazione, dove diverse testimonianze sul periodo delle deportazioni in Siberia, tra cui la ricostruzione di una baracca in cui venivano ammassati decine di prigionieri.

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