Bastano 7 minuti per raggiungere la nuova pista DoloMitica a Pinzolo e lanciarsi su una delle discese dello Skirama Dolomiti Adamello Brenta che, con i suoi 380 km, è il più grande carosello sciistico del Trentino. E ha percorsi adatti a tutti: i temerari che si lanciano giù per le nere di Madonna di Campiglio o raggiungono sci ai piedi, tra canaloni, salti e pareti, la Tosa, il tetto del Brenta; gli amanti della tavola che hanno a disposizione lo snowpark Ursus di Grostè; per i nottambuli che sciano alla luce della luna a Marilleva e Folgarida; e quelli che prolungano la stagione bianca fino a tarda primavera sui tracciati della Presena e di Pejo.
Ed è proprio quest'ultima stazione sciistica nel Parco Nazionale dello Stelvio, in Val di Sole, a riservare una delle novità più interessanti dell'inverno: l'apertura di Pejo 3000, funivia con due cabine da 100 posti che si arrampica da Tarlenta (a quota 2000) fino ai tremila metri di altitudine di Valle della Mite, nel cuore del massiccio dell'Ortles-Cevedale. Da qui si scende fino a Ponti, lungo i tornanti di una ripida pista che precipita a valle, senza soste, per otto chilometri. Senza dimenticare che si scia in alta quota anche al vicino Passo del Tonale seguendo una delle discese cult del comprensorio, la Paradiso, con un dislivello di 600 metri.
Lasciati i ghiacciai e tornati a valle, a Pejo, le piste si fanno più agevoli, tanto da essere tra le più frequentate dai piccoli sciatori che hanno a disposizione un campo scuola dotato di tapis roulant e giochi. Numerosi i percorsi da fare con le ciaspole ai piedi, in compagnia delle guide del Parco dello Stelvio, a caccia di camosci e cervi. Passeggiate nella neve anche nella vicina Val di Rabbi, amata dai fondisti, che qui trovano un bel percorso di cinque chilometri con diversi livelli di difficoltà.
Più impegnativo invece il tracciato scialpinistico di Monte Sole, sempre in Val di Rabbi, anche se, dopo aver superato i 1110 metri di dislivello, si viene ripagati dalla splendida vista sul gruppo dell'Ortles-Cevedale. Tutto lo splendore della volta stellata accoglie gli sportivi a Marilleva e Folgarida, stazioni sciistiche della Val di Sole che vantano piste aperte anche dopo il tramonto. Sulla Biancaneve si scia a ritmo di musica, mentre le scuole di sci danno spettacolo con le loro fiaccolate; a Folgarida si percorre la nera sui 400 metri finali illuminati. La più spettacolare discesa by night però è quella lungo il Canalone Miramonti a Madonna di Campiglio in Val Rendena, la prima stazione sciistica dove si sono disputate gare notturne di slalom di Coppa del Mondo di sci sulla 3-Tre, un pezzo di storia dello sci alpino.
E non è da meno il Canalone Schumacher, un tracciato di 250 metri che dallo Spinale piomba giù a valle superando un dislivello di 140 metri con una pendenza che raggiunge il 70%. Qui la notte non finisce sulle piste: prosegue nei bar a fondo pista come l'Ober 1 (tel. 0465.441136) e nei cocktail bar e nelle birrerie con musica dal vivo come la Stube di Franz Josef (tel. 0465.44087 5) e la Cantina del Suisse (tel. 0465.442632), tra aperitivi ed energy drink per gli sportivi. Gli amanti della tavola in Val Rendena si danno appuntamento all'Ursus Snowpark al Passo del Grostè, a 2500 metri di quota, frequentato dai patiti di evoluzioni lungo i rail (le ringhiere) e negli half pipe: da quest'anno offre un nuovo accesso, che collega la parte alta del parco a quella bassa, e molti nuovi box, le strutture a rombo di piramide che servono per i salti.
Nella vicina Pinzolo, a dicembre, si inaugura una nuova telecabina che da quota 850 metri salirà fino ai 1600 della Malga Cioca in sette minuti. Le cabine raggiungeranno la nuova pista Tulot, che unita alle piste già esistenti formerà la DoloMitica, con due varianti: una più veloce, lunga 3,5 km (pendenza del 35%), e una più lenta di 5,5 km (pendenza del 22%).
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Adamello Brenta, informazioni utili
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