
Tracciati adatti ai principianti, anelli per gare internazionali di gran fondo, corsi di ski orienteering. Così, ai patiti di sci nordico, non resta che l'imbarazzo della scelta. Il comprensorio di Folgaria, Lavarone e Luserna vanta ben cento chilometri di tracciati per il fondo, distribuiti in tre aree: Passo Coe e Millegrobbe, rispettivamente a 1660 e 1400 metri di quota aderenti al circuito SuperNordicSkipass (oltre 1200 chilometri di piste per il fondo tra Trentino, Veneto e Appennino modenese, dove si può sciare con un'unica card), e Forte Cherle, a 1400 metri.
A Passo Coe, che conta 45 chilometri di piste, si danno appuntamento tutti gli appassionati degli anelli: qui ci sono percorsi molto semplici, altri impegnativi e qualcuno persino arduo, e alla Casa del Fondista si può far valutare, sul campo, la propria capacità cardio-respiratoria oppure iscriversi a un corso d'orientamento sugli sci. Millegrobbe, invece, con i suoi 35 chilometri di piste (agonistiche, medie, facili e persino un anello scuola) è la versione italiana del grande Nord, e vanta una pista tanto impegnativa da diventare il teatro di una delle gran fondo più importanti d'Europa: la 1000grobbe. Tra prati e abetaie, nei pressi dell'omonima fortezza austroungarica, Forte Cherle conta tre anelli di lunghezza variabile – si va da un chilometro e mezzo a otto chilometri – perfetti per chi sale per la prima volta su un paio di sci da fondo.
Chi preferisce lo sci alpino, per imparare o per perfezionare la propria tecnica può puntare invece sulla skiarea più importante del comprensorio, lo Skitour dei Forti, tra piste rosse e nere adatte per l'agonismo, percorsi facili e attrezzati campi scuola dove apprendere i rudimenti della discesa classica e dello snowboarding. Si tratta di 80 chilometri di discese servite da trentadue impianti di risalita, che collegano le fortezze della Grande Guerra sugli altipiani di Lavarone e Folgaria. Per gli sciatori più allenati è d'obbligo la discesa giù per la pista Salizzona, un tracciato molto tecnico che parte da quota 1655 metri e arriva a 1343 coprendo un dislivello di trecento metri con improvvisi cambi di pendenza.
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