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Egitto, in crociera nel letto del Nilo

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Idee & Luoghi

Egitto, in crociera nel letto del Nilo

Zona relax sulla motonave Nile Adventurer
Zona relax sulla motonave Nile Adventurer

È una storia di sopravvivenza, quella del Nilo, lunga, liquida ferita che squarcia il cuore del deserto. Cosa resta infatti, passato il confine con il Sudan, della potente vena che attraversa l'Africa per 6671 chilometri, si gonfia impetuosa, si nutre di altri corsi d'acqua, sparisce tra le foreste e sputa cascate? Un fiume magro, ostinato, teso a raggiungere il Mediterraneo anche a costo di perdere per strada – per evaporazione e filtrazione – metà delle sue acque. In Egitto il Nilo è solo. Aggredito dalla sabbia e dal caldo del deserto, supera sei cataratte, dighe e invasi artificiali, rendendo fertile un morso (appena il 4%) di terra d'Egitto. Giardiniere paziente, lui lava, concima, feconda e semina civiltà. Per questo, per capirlo, bisogna affidarsi alle sue acque, nel più classico viaggio d'ogni tempo: la crociera.

TEMPLI, NECROPOLI E L'ISOLA CHE NON C'È PIÙ
Tra gli itinerari lungo le rive del Nilo il percorso più classico – e più affollato di navi d'ogni genere – è quello che va da Luxor ad Assuan e ritorno. La navigazione comincia dopo la sosta di almeno un giorno nell'antica Tebe, dove si concentra una gran parte dei siti archeologici dell'antico Egitto ed è facile perdersi tra una ridda di templi, necropoli, obelischi e colossi in un affannato peregrinare dalla tomba del giovanissimo Tutankhamon al tempio dell'unico faraone donna della storia, la regina Hatshepsut. Tanto che spesso si rischia di tralasciare luoghi spettacolari come il complesso di Medinet Habu con il tempio funerario di Ramesse III, uno dei siti meglio conservati di quest'area.

Lasciata Luxor, passata la chiusa di Esna (dove le acque del Nilo vengono innalzate di 5 metri sollevando navi e passeggeri in una manciata di minuti), si raggiunge il Tempio di Khnum, il dio creatore dalla testa d'ariete, fitto di alte colonne decorate e con il tetto adorno di stelle. Più a sud, a Edfu, si vaga tra le sale del tempio tolemaico di Horus, il dio dalla testa di falco: un gigante lungo 127 metri, largo 79 e alto 26 dove scene scolpite nella pietra rievocano la lotta tra il dio Osiride e suo fratello Seth, il fratricidio e la resurrezione di Osiride.

Ancora più giù lungo le rive del Nilo, Kom Ombo vanta l'unico tempio egizio dedicato a due divinità: Horus e Sobek, il dio coccodrillo. Qui è custodito un nilometro, un profondo pozzo che registrava l'altezza della piena e, in base a quella, l'ammontare delle tasse che i sudditi avrebbero dovuto pagare. Misuratori inutili da quando la grande diga costruita ad Assuan ha imbrigliato il fiume facendo diventare le piene del Nilo un antico ricordo. Un'opera colossale, che ha fatto sparire, sommersa dalle acque, l'antica Nubia. Ma non i suoi monumenti: una cinquantina di nazioni, sollecitate dall'appello dell'Unesco, hanno finanziato lo smontaggio e la ricostruzione – più a valle o più in alto, all'asciutto – di 23 complessi archeologici. Come quello di Iside, che un tempo sorgeva sull'isola di Philae e finiva sommerso per sei mesi all'anno, tanto che i viaggiatori venivano a vederlo in barca, navigando attoniti tra colonne e vestiboli. Smontato e ridotto in 37.363 blocchi, il complesso è stato trasferito e rimontato sull'isoletta di Agilkia. Appena oltre, il fiume si disfa in una gigantesca lastra d'acqua dai confini incerti che la sabbia del deserto continua a ridisegnare: è il Lago Nasser, creato dalla diga di Assuan, il grande sogno dell'ultimo faraone dell'Egitto moderno, il presidente Gamal Abd-el Nasser.

PIROSCAFI E DAHABEYA
Certo, in altissima stagione, a bordo di una nave con centinaia di passeggeri con tanto di piscina e discoteca, tra code lunghe come in autostrada per raggiungere i siti archeologici e moli dove si ormeggia in terza e quarta fila, la navigazione sul Nilo perde un bel po' del suo fascino. Ma basta optare per navi più piccole o per imbarcazioni diverse dalle classiche motonavi per ritrovare intatto il sapore di un viaggio d'altri tempi.

Oggi sono parecchie quelle che tornano a inseguire la corrente del Fiume degli Dèi. Come la Royal House Boat, una delle più lussuose, una piccola nave a vela che l'armatore Ahmed Moussa ha ricavato da un vecchio barcone per il trasporto merci. Ora ospita tre cabine con arredi vintage, dalle scrivanie in legno in stile coloniale ai tappeti orientali. Oppure la El Hanem, "la signora", un 37 metri tutto in legno, con pezzi antichi, foto d'epoca e sei cabine che portano i nomi di donne celebri della storia egiziana, dall'ex first lady Jehan al-Sadat all'attrice Faten Hamama – famosa per la sua storia d'amore con Omar Sharif – a Hoda Shaarawi, la prima femminista d'Egitto che scandalizzò il mondo togliendosi il velo in pubblico. Accanto all'atmosfera d'antan queste dahabeya ("barca dorata" in arabo, perché i sultani e i pasha che le utilizzarono per primi erano soliti dipingerle d'oro) offrono un altro plus: di piccole dimensioni, sono in grado di ormeggiare in luoghi inaccessibili alle navi tradizionali, garantendo approdi lontani dalla folla e itinerari particolari che includono i siti archeologici minori e poco visitati.

Si fa un salto indietro nel tempo a bordo della Steam Ship Sudan, vaporetto costruito nel 1885, appartenuto a re Fuad e restaurato conservando gli arredi originali e il grande ponte in legno. Nelle sue 23 cabine – arredate con mobili d'epoca in stile orientale e coloniale – hanno viaggiato Gustave Flaubert e Agatha Christie, che vi ambientò il suo Assassinio sul Nilo.

Assomiglia ai piroscafi a pale del Mississippi la Philae, con cabine rivestite da pannelli di legno, arredi d'antan e balconcini privati. L'Eugénie è invece il frutto del sogno di un visionario, l'armatore egiziano Mustapha el-Gendy, primo a credere alla possibilità di portare le navi da crociera sul Lago Nasser; è un piroscafo ispirato ai casini di caccia di fine Ottocento, pieno di leziosi salottini rétro. Il lago Nasser è però perfetto anche per eco-safari a "caccia" di uccelli acquatici e battute di pesca. Meglio optare in questo caso per mezzi come le house boat di African Angler o di Lake Nasser Adventure, che organizzano escursioni in motoscafo per pescare o per fare birdwatching.

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