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La Casciotta di Michelangelo

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La Casciotta di Michelangelo

Una forma di Casciotta di Urbino Dop (foto Marka)
Una forma di Casciotta di Urbino Dop (foto Marka)

Michelangelo era così ghiotto di casciotta che se la faceva spedire a Roma e aveva affittato alcuni poderi vicino a Urbania per produrla. Piccola e rotonda, la prelibata Casciotta di Urbino (la cui origine pare risalga al Cinquecento) è fatta con latte misto, ovino e vaccino. Dolce, la sua stagionatura dura solo un mese, vanta il marchio Dop la cui qualità è garantita dal Consorzio Tutela Casciotta di Urbino (tel. 0721.87981). Prodotta esclusivamente nel territorio della provincia di Pesaro-Urbino, sulle tavole marchigiane è l'ingrediente principale per insaporire la crescia sfogliata, una specie di piadina con l'aggiunta di uova, ma viene servita anche con il prosciutto di Carpegna Dop, lardo o verdure, oppure tagliata a listarelle sottili in accompagnamento a verdure fresche di stagione e all'aceto balsamico. In tavola, si gusta alla taverna La Fornarina di Urbino (tel. 0722.320007, menu da 25 euro), e alla Trattoria del Leone (tel. 0722.329894, menu da 28 euro). Si può invece comprare al Caseificio Val d'Apsa (tel. 0722.52187), dove si trovano anche il cacio in forma di limone, il raviggiolo e l'ambra di talamello.

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