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Lirica, arte & glamour, tra Verona e Venezia

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Lirica, arte & glamour, tra Verona e Venezia

Il Nabucco, nell'allestimento andato in scena l'ultima volta in Arena nel 1998 (foto Fainello / Fondazione Arena di Verona)
Il Nabucco, nell'allestimento andato in scena l'ultima volta in Arena nel 1998 (foto Fainello / Fondazione Arena di Verona)

La lirica più appassionante, in questi giorni, va in scena sotto le stelle di Verona. Il Festival dell'Arena ha inaugurato la sua stagione operistica con una emozionante Traviata, seguita da un colorato allestimento del Barbiere di Siviglia. Tra qualche giorno, poi, dopo il successo delle prime esibizioni tornerà a calcare la scena il tenore Marco Berti, nei panni di Radames, protagonista dell'Aida diretta da Daniel Oren. Il 9 luglio poi sarà invece il turno del Nabucco, per la regia di Gianfranco de Bosio: si tratta della riproposta di un allestimento di grande successo, che non compare nel cartellone areniano dal 1998. Ma attenzione, Verona durante queste soleggiate giornate estive, offre ai suoi visitatori molto altre sorprese.

LA RICCA ESTATE DI VERONA
Otre alla stagione lirica dell'Arena, il primo grande evento che non deve sfuggire a chi si trovasse da queste parti è, dal 29 giugno al 27 agosto, la 63a edizione dell'Estate Teatrale Veronese. Una kermesse che raccoglie un ricco cartellone, adatto agli amanti dei generi più disparati.

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Si parte da uno dei più importanti edifici romani del nord Italia, il Teatro Romano di Verona, sede del Festival Shakespeariano, l'appuntamento dedicato al drammaturgo inglese che oltre a non avere eguali a livello nazionale, in Europa è secondo solo a quello di Stratford-upon-Avon. La prima delle quattro proposte del Festival (tutte in prima nazionale) è una nuova edizione del Sogno di una notte di mezza estate, per la regia di Gioele Dix, tutta interpretata da giovani comici di successo di Zelig come Alessandro Betti, Katia Follesa, Maurizio Lastrico, Corrado Nuzzo e Maria Di Biase (Nuzzo e Di Biase), Marco Silvestri e Marta Zoboli, oltre alla cantante Petra Magoni e al contrabbassista Ferruccio Spinetti. Si passa poi all'Otello, con protagonista Alessandro Haber, per la regia di Nanni Garella. La Commedia degli errori sarà infine proposta in due diverse versioni, una in italiano e l'altra in inglese. Quest'ultima interpretata da una delle compagnie britanniche più interessanti e acclamate del momento, la Propeller Theatre Company, formazione tutta al maschile, come effettivamente avveniva ai tempi di Shakespeare.

Agli amanti del ballo è dedicata, durante il Teatro Romano Danza, la nuovissima produzione Tango & Noche, ideata dai coreografi-ballerini Pilar Alvarez, Claudio Hoffmann e Marijò Alvarez. Le musiche dello spettacolo saranno eseguite dal vivo dall'orchestra diretta da Daniel Binelli, compositore, arrangiatore e bandoneonista di fama internazionale, considerato addirittura l'erede del grande Astor Piazzolla. Seguirà una produzione del Balletto dell'Arena, che proporrà Blue moon, creazione "brand new" di Maria Grazia Garofoli. A fine agosto sarà la volta del Ballett Theater di Essen, con uno spettacolo intitolato La vie en rose, firmato da uno dei coreografi più quotati del momento, Ben Van Cauwengergh, che si accompagnerà a interventi musicali di John Adams.

E parlando di musica, il Verona Jazz ha in serbo per i suoi spettatori tre serate al Teatro Romano e una, il 4 luglio, in Arena. Si parte con Antonella Ruggiero, che proporrà Contemporanea tango accompagnata dalla grande compagnia di Salisbugo Hyperion Ensemble. Si continuerà con il caposcuola del latin jazz Eddie Palmieri Quartet (alla sua prima italiana) e la Gianluca Petrella Cosmic Band. Il primo luglio saranno due i concerti in programma: il primo porta il nome di due figure storiche del jazz americano anni Sessanta, Richard Davis e Archie Shepp. Il secondo è quello di David Murray, uno dei capisaldi del free jazz. Per i più giovani (e scatenati), il 4 luglio in città arriverà la movida loca di Ricky Martin.

Per tutto il mese di luglio i turisti che si trovano nella città di Romeo e Giulietta dovranno ricordarsi di controllare il programma degli spettacoli previsti alla Corte Mercato Vecchio, che conta anche una serie di proposte dedicate ai più piccoli. Per la prosa, la Fondazione Aida presenterà due spettacoli dedicati allo scrittore veronese Emilio Salgari, del quale ricorre il centenario della morte: Il corsaro nero e Il sogno di Salgari. Seguiranno Pinocchio. Viaggio tragicomico per nasi (ispirato al celebre libro di Collodi), Il figlio di Arlecchino perduto e ritrovato di Carlo Goldoni e La tempesta – pretesti (la vicenda di Prospero ripercorsa dai canovacci della Commedia dell'Arte fino a Shakespeare). Anche la danza avrà il suo spazio: si parte con la prima nazionale de Il lago dei cigni coreografata da Laura Corradi, si continua con Caravaggio con la presenza del Balletto Teatro di Torino, e con Queen the ballet nella coreografia di Marcello Algeri, eseguito dall'Ariston Proballet. Infine la Compagnia Fabula Saltica proporrà Pulcinella di Claudio Ronda su musiche di Igor Stravinsky.

In attesa delle emozionanti serate, tra un giro e l'altro per le bellezze della città, Verona offre anche una serie di proposte indoor, come la mostra dedicata a Chagall. Il mondo sottosopra, che resterà fino al 10 luglio alla Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Forte e una esposizione tutta dedicata a Henri Cartier-Bresson, raccontato attraverso le 133 fotografie che fino al 9 ottobre resteranno a disposizione del pubblico al Centro Internazionale Scavi Scaligeri.

VENEZIA, A TUTTA BIENNALE
Un'ora di treno (con il Frecciabianca) o di macchina le dividono. Ma le celebri proposte culturali che entrambe offrono in questa stagione le uniscono nel grande interesse da parte del pubblico.
Venezia è, insieme a Verona, la grande co-protagonista di questa estate veneta.

Fino al 27 novembre infatti ai Padiglioni Centrale, Giardini e Arsenale sarà ospitata la 54 Esposizione Internazionale d'Arte, dal titolo ILLUMInazioni, diretta da Bice Curiger. Con la Biennale Venezia diventa il cuore pulsante dell'arte contemporanea: leggi qui una guida a tutti gli eventi della città. Praticamente un'occasione unica per fare il giro del mondo (83 le nazionalità degli artisti presenti) e ammirare artisti che vanno da Cindy Sherman a Pipilotti Rist, da James Turrell a Haroon Mirza, da Dayanita Singh all'immancabile Maurizio Cattelan. Un concentrato d'arte che, numeri alla mano, è rosa e giovanissimo, con un totale di 32 giovani nati dopo il 1975 e 32 presenze femminili.

Mantenendo il fil rouge dell'illuminazione la kermesse (che ha anche un'applicazione iPad, l'iBiennale) guarda anche ai grandi del passato, con tre tele del Tintoretto, pittore della luce, concesse in prestito dalla Soprintendenza al Polo Museale Veneziano ed esposte nella sala grande del Padiglione Centrale ai Giardini: si tratta de l'Ultima Cena, il Trafugamento del corpo di San Marco e la Creazione degli Animali.

Questa edizione conta poi un grande numero di Partecipazioni nazionali: ben 88 (cifra record rispetto alle 77 del 2009), con new entry come Andorra, Arabia Saudita, Bangladesh, Haiti. Tornano, dopo una lunga assenza, anche India, Congo, Iraq, Zimbabwe, Sudafrica, Costa Rica e Cuba.
Tanti i big presenti come il mago delle trasformazioni architettoniche Mike Nelson (Gran Bretagna), l'artista e fotografo Christian Boltanski dalla Francia e il duo di origine portoricana specializzato nelle tecniche ibride: Jennifer Allora e Guillermo Calzadilla (Stati Uniti).

Sono 37 invece gli eventi collaterali (trovi qui l'elenco completo), che spaziano dalla A di Anastasia Khoroshilova, fotografa della tristemente nota Beslan (Russia) che riflette sulla natura instabile della memoria sociale, alla V di Venice in Venice, una mostra collaterale di un gruppo di artisti rivoluzionari attivi dal 1960 a Venice, California.

Non resta che fare un salto al Padiglione Venezia ai Giardini, curato da Renzo Dubbini, che presenta il video-artista Fabrizio Plessi e la sua opera Mari Verticali. E infine il Padiglione Italia, allestito all'Arsenale e curato da Vittorio Sgarbi. In occasione dei 150 anni dell'Unità d'Italia sono stati chiamati (con qualche polemica) oltre 200 artisti, tutti indicati da scrittori, poeti, registi, uomini di pensiero interpellati a proporre un artista che abbia avuto una rilevanza nel primo decennio di questo millennio, dal 2001 al 2011. All'interno dell'Arsenale verrà esposto anche il Museo della Mafia, portato da Salemi a Venezia, il cui titolo è quello del Padiglione Italia stesso: L'Arte non è cosa nostra.

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28 giugno 2011

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