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Zurigo, la Svizzera dove ci si diverte davvero

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Zurigo, la Svizzera dove ci si diverte davvero

Uno dei ristoranti all'aperto di Neumarkt, nel centro storico di Zurigo (foto Martin Rütschi - Zurigo Turismo)
Uno dei ristoranti all'aperto di Neumarkt, nel centro storico di Zurigo (foto Martin Rütschi - Zurigo Turismo)

Chi ha detto che la Svizzera è solo business, ordine e orologi a cucù? Sotto ai colletti bianchi di banche e assicurazioni pulsa un vivacissimo cuore che sprizza creatività e voglia di divertimento a ogni battito. Per archiviare i luoghi comuni bisogna visitare Zurigo, una città sorprendente per la vitalità con cui ha trasformato i suoi ex quartieri industriali in architetture di tendenza e locali alla moda. Qui tutto è arte, dai container convertiti in negozi, fino alle fabbriche dismesse rinate come ristoranti e pub. E poi chi l'avrebbe mai detto che l'estate zurighese si trascorre a bagno nell'acqua con decine di stabilimenti balneari che sorgono sui fiumi e sul lago? Costume e infradito di giorno, cocktail e abito di sera, perché al calar del sole il bagno si trasforma in locale sull'acqua e inizia la night life più frizzante di tutto il Paese.

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LO STREET STYLE DI ZÜRICH WEST
È considerata fra le città più vivibili al mondo e non a caso ha una rete di trasporti urbani così efficiente da coprire ogni angolo in pochi minuti. Monumenti ed edifici antichi convivono armoniosamente con il moderno rendendo Zurigo una città dalle mille anime. Una delle più curiose è sicuramente Zürich West, quartiere nato nella seconda metà dell'800 per ospitare manifatture, industrie tessili e colonie operaie. Poi arrivò la crisi e il successivo abbandono delle fabbriche verso gli anni Ottanta, presto invase da giovani creativi che hanno eletto i vecchi depositi a loro regno underground.

Dove un tempo il grande viadotto ad archi portava i vagoni carichi di carbone alle industrie, oggi si trova il Viadukt, un colorato mercato coperto formato da tanti temporary shop. Sotto a ogni arco si può fare incetta d'idee e avanguardia e trovare store di abbigliamento urban style come l'Amalgan (Viaduktstrasse 27, tel. 0041.438180707), loft arredati con radio di tutte le forme e i colori, come il Klangwandel (Viaduktstrasse 61, tel 0041.444400077), e originalissimi mobili e oggetti di design al Cotè West Living (Viaduktstrasse 79, tel. 0041.439603355). Alcuni archi del viadotto, detti "sociali", ospitano scuole di ballo, baby parking e persino un luogo di preghiera aperto a tutte le fedi, il Jenseits (l'aldilà), dove si può entrare per una pausa di raccoglimento fino a notte fonda. Pare che dopo la discoteca, molti ragazzi sentano il bisogno di trovare un attimo di "quiete dopo la tempesta". Da non perdere è poi l'indirizzo più cult di Zürich West, il Freitag shop, che stupisce per il suo spazio allestito in una torre formata da vecchi container. All'interno si trovano le famose borse fatte con teloni di camion, nate dall'idea di due fratelli zurighesi che cercavano qualcosa di robusto e impermeabile per girare in bici. E in città farete a gara nel contare quanti accessori di questo tipo si trovano a tracolla dei ragazzi.

La passeggiata in questo bizzarro e fantasioso microcosmo prosegue fra murales e installazioni fino a una sosta per il pranzo o la cena all'imperdibile Les Halles, un tempo officina Peugeot, oggi tempio del vintage fra foto del Tour de France, flipper e biciclette. La specialità? Cozze con contorno di patatine fritte. Un altro ristorante ad alto tasso di originalità è Gnüsserei, un'ex fonderia dove si ordina da menu in metallo e si mangia fra turbine e pesanti macchinari in ferro.

A BAGNO DI GIORNO E AL BALLO DI SERA
Grazie alle sue numerose vie d'acqua che attraversano tutta la città con i fiumi Sihl, Limmat e il lago, Zurigo vanta una concentrazione di stabilimenti balneari unica per una città europea. Molti di questi risalgono alla fine dell'800 e hanno mantenuto uno charme da fin de siécle come il Barfussbar aperto solo alle donne come in passato, dove fare il bagno nel Limmat con vista sulla chiesa di Grossmünster fra cabine in legno e sale per massaggi. Al Seebad Enge, sul lago, il panorama si apre verso le Alpi e un'area benessere propone massaggi e sauna anche in inverno. Il più modaiolo è il Riminibar, dove prendere il sole fra ampi cuscini e tavolini orientali. E con l'arrivo della sera, qui comincia la night life più vivace della Svizzera con i bagni che si rifanno il trucco diventando affollati lounge bar dove ascoltare musica, ballare e bere un cocktail con i piedi a bagno nell'acqua. Un privilegio accessibile a tutti fino alla fine di settembre.

DOLCI TENTAZIONI E DADAISMO FRA LE VIE DEL CENTRO STORICO
A cavallo del fiume Limmat si estende il centro storico di Zurigo dove perdersi in un intricato labirinto di vicoli medievali e fermarsi ad ammirare le torri della cattedrale Grossmünster che dialogano con il campanile della Fraumünster. Qui vale la pena entrare per osservare le coloratissime vetrate di Marc Chagall. Usciti all'aria aperta fermatevi un attimo sul ponte all'angolo col vicolo Wühre e noterete tanti artisti silenziosamente assorti con matita e cavalletto a contemplare lo skyline della città vecchia.

Non si può lasciare Zurigo senza prima aver ceduto alle dolci tentazioni disseminate fra le vie lastricate del cuore storico. Il più antico bar dove acquistare cioccolato è Schwarzenbach, dove ogni martedì e giovedì viene tostato il caffè e il suo profumo si espande per tutto il vicolo. Di fronte si trova l'elegante Schober, famoso per la cioccolata bollente con panna da consumare in una delle deliziose salette interne: si può scegliere fra quella rossa, bianca o il giardino d'inverno. Se volete fare la felicità di un bambino dirigetevi in Marktgasse ed entrate a Bären Land, un piccolo negozio di caramelle dove sbizzarrirsi a riempire barattoli dalla forma di orsetti o acquistare torte e "pizze" ricoperte di gommosi dolciumi.

Non lontano, al civico 1 di Spiegel Gasse, vale la pena fare un salto al Cabaret Voltaire, dove nel 1916 fu fondato il dirompente movimento artistico dadaista, mentre poco più in alto una targa ricorda l'edificio dove Lenin visse per un anno prima di rientrare in Russia e scatenare la Rivoluzione d'Ottobre. Due tasselli molto diversi che sottolineano il clima di avanguardia e fermento culturale che da sempre si respira in città.

L'ultimo saluto a Zurigo non può che essere nella via più famosa e ricca di negozi, la Banhofstrasse, dove far tappa in altre due gioiellerie del dolce: Teuscher e Sprüngli. Nella prima troverete torte e dolci molto colorati, giocosi e "scolpiti" a forma di animali e personaggi, nella seconda rimarrete ammaliati di fronte alle piramidi di macaronsLuxemburgerli a tutti i gusti possibili e immaginabili. Si dice che il primo appuntamento si debba dare sotto l'orologio all'angolo della pasticceria Sprüngli, perché tutti a Zurigo lo conoscono ed è sicuramente il modo più dolce per iniziare un incontro.

UNA VISITA A LUCERNA
Un'ora di treno separa Zurigo da Lucerna, incantevole cittadina medievale circondata dalle montagne. Il colpo d'occhio è veramente suggestivo, soprattutto di sera, e offre un panorama da cartolina con il trecentesco Ponte della Cappella in legno, sormontato dalla Torre dell'acqua che emerge dal fiume Reuss. Guardando con attenzione sulla cima si nota ancora un supporto in metallo circolare che 150 anni fa ospitava il nido di una coppia di cicogne. La struttura è stata mantenuta in attesa di altre cicogne desiderose di sistemarsi in un nido con vista. Sotto la torre la vita scorre calma e silenziosa nonostante il passaggio dei tanti turisti con macchina fotografica tra i cigni e le fioriere che adornano il ponte. Nelle nicchie triangolari del soffitto si trovano i quadri originali del '600 scampati all'incendio del 1993, che narrano la storia della città e dei santi protettori. Le tavole esposte sono tutte originali, perchè i lucernesi non vogliono le copie sul loro monumento più famoso.

Gironzolando fra i vicoli si scoprono scorci da fiaba come Hirschenplatz, una piazzetta dalle casette dipinte con scene di storia e quotidianità. Qui si trova la più bella insegna barocca di Lucerna con un cervo dorato che appartiene al ristorante e night club Hirschen. Se amate l'arte non perdetevi il Museo Rosengart, una collezione di circa 200 quadri, fra Picasso, Matisse, Mirò, Cézanne e altri impressionisti, di proprietà della famiglia. Si narra che la signora Rosengart ami i suoi quadri come figli a tal punto da far loro visita ogni giorno.

Lucerna è famosa anche per le sue deliziose pasticcerie conosciute in tutto il cantone. Tra queste c'è Bachmann, i cui negozi sono arredati e orientati seguendo i principi del feng shui per ottenere una produzione armoniosa e propizia. Fra le specialità da provare si consiglia il pan pepato con la panna montata. Le altre pasticcerie che fanno a gara per confezionare il dolce più invitante con artistiche composizioni sono Koch, Kurmann e Maximilian.

TUTTE LE EMOZIONI DEL MONTE PILATUS
E dopo una scorpacciata di dolci, si ha l'energia necessaria per affrontare una giornata attiva lungo la spettacolare palestra a cielo aperto del Monte Pilatus. Si sale a bordo delle cosiddette gondole, rosse e confortevoli cabinovie, fino a Frakmuntegg dove provare l'emozione del tree climbing, un percorso avventura tra ponti sospesi e arrampicate sugli alberi con un'eccezionale vista sui monti e sul lago dei Quattro Cantoni. L'adrenalinica esperienza, a seconda della difficoltà del percorso, si può abbinare alla discesa in toboga, una pista di slittino che scivola per 1350 metri sul fianco della montagna fra prati fioriti e placide mucche al pascolo ormai abituate al passaggio. Agganciato lo slittino allo skilift si risale al punto di partenza pronti per riprendere la funicolare e completare la propria salita al Monte Pilatus. Una volta in cima, la vista dalla terrazza dello storico Albergo Kulm a quota 2132 metri, è la degna conclusione della giornata. Da qui non è difficile scorgere fra le ripide vallate stambecchi e marmotte fare capolino fra le rocce. Unico nel suo genere, l'hotel fu inaugurato nel 1890 e ospitò anche la Regina Vittoria. Soggiornare in questo luogo così speciale fa sentire ancora oggi come signori d'altri tempi.

L'ultima emozione si prova con la cremagliera più ripida al mondo che scende dal Monte Pilatus con una pendenza del 48%, meraviglia d'ingegneria che fu presentata all'esposizione universale di Parigi nel 1889. Una follia si disse allora, una magia si pensa oggi salutando con nostalgia questo luogo così speciale.

4 agosto 2011

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