Forti persiani e portoghesi che si stagliano all'orizzonte. Bivacchi di nomadi che bevono caffè all'acqua di rose, oasi e suk. È l'immagine più esotica e tradizionale dell'Oman. L'aspetto meno noto è che sul Mar d'Arabia ci sono anche 1700 chilometri di spiagge, lunghe coste selvagge o lidi chic dove gli uomini si tolgono la dishdasha, l'abito tradizionale, e si tuffano nelle acque dell'oceano.

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Ras al Jinz, sulla punta meridionale dell'Oman, a 380 chilometri da Muscat, è la spiaggia più elegante. Qui il mare è ricco di coralli e tartarughe marine, mentre al largo si incrociano delfini e dhow, colorate barche locali. Per saperne di più dell'habitat del golfo c'è il Ras al Jinz Scientific & Visitor Centre, riserva naturale dove è possibile vivere un'emozionante esperienza e vedere schiudersi le uova delle tartarughe nel loro ambiente naturale.

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Muscat, una delle più piccole capitali del mondo, 3 chilometri quadrati ai piedi del Jebel Hajar, sul Golfo dell'Oman, ha inaugurato lo scorso 13 ottobre con la Turandot di Puccini la Royal Opera House, il primo teatro musicale di tutta l'area del Golfo. Merita una visita per il suk del porto di Matrah, con i gioielli, i tappeti e i kandjar (pugnali in argento e in corno). Ma in città valgono una tappa anche la monumentale moschea del sultano Qaboosbin Said, con l'immensa cupola color rame,e le spiagge mondane. Come Al Qurum, che si ammira dal rooftop del Grill House del Grand Hyatt Hotel (doppia da 341 euro, cena da 40). Magico anche l'Al-Boom Restaurant (tel. 00968-24713100, menu da 60 euro) sulla terrazza dell'Hotel Marina: si mangiano crostacei ammirando la baia illuminata e i dhow ancorati. All'ora del cocktail si va allo Shangri-La's Barr Al Jissah Resort & Spa, per il tramonto sulla baia di Al Jissah (doppia da 236 euro a notte). Non lontano, il villaggio di Sawadi sorprende con una foresta di mangrovie. Qui l'Al Sawadi Beach Resort offre snorkeling tour tra i coralli (doppia da 183 euro, diving da 59 euro). Bei fondali anche a Musandam (estremo nord), e nel fiordo di Khor Al Sham, ricco di delfini e cormorani. In zona si visitano villaggi di pescatori come Kumzar, si fa il bagno nel fiordo di Khwar Nadj e si esplorano in fuoristrada oasi e wadi (canyon dove scorre - o scorreva - un corso d'acqua), sino al forte portoghese di Khasab, eretto nel XVI secolo a guardia dello Stretto di Hormuz e delle sue rupi (con khasabtours.com tour a 120 euro). Anche lungo l'Al Batinah, costa ai piedi dei monti dell'Hajar Occidentale, ecco spiagge selvagge e villaggi dove i pescatori vivono ancora nelle barasti, capanne di foglie di palma, e si divertono assistendo ai duelli di tori. E a nord, le isole di Daymaniyat si scoprono in catamarano, tra branchi di barracuda, pesci pipistrello, mante e aquile marine (con Gulf Leisure).

CASTELLI DI PIETRA
I veri tesori dell'Oman sono i castelli e le grotte. I primi furono eretti lungocosta dai portoghesi tra il 1510 e il 1650. Belli, nella capitale, quelli di Jalali e Mirani. Sontuoso nei decori il forte di Jabrin, mentre quello di Nakhl, all'imbocco del wadi Ar Raqeem, veglia da un promontorio a strapiombo su una distesa di palme. Nel castello di Al Hobe vanno tuttora in vacanza i sultani. Ma da vedere sono anche quelli di Bahla, a 20 km dall'antica capitale Nizwa, e di Al Rustaq sulla costa di Al Batinah. Anche otto boeing potrebbero entrare a Majlis-al-Jhinn, la grotta più grande del mondo da vedere a mezzogiorno, quando vi filtra il sole. La grotta di Al Hotta, 5 km, ai piedi del Jebel Shams, il monte più alto dell'Oman, nella regione di Al Hamra, è invece la più scenografica, con una profonda gola dalla doppia entrata (a 1040 e 810 m s.l.m.), e un intarsio di stalattiti, stalagmiti e cristalli carsici.

9 dicembre 2011

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