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A Parigi tra boschi, cascate e giardini tropicali

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City Break

A Parigi tra boschi, cascate e giardini tropicali

Il Jardin des Tuileries, il più antico giardino in stile francese della capitale, fu commissionato da Caterina de' Medici al fiorentino Bernardo Carnesecchi nel 1564 (foto Louise Heusinkveld / Alamy / Milestone Media)
Il Jardin des Tuileries, il più antico giardino in stile francese della capitale, fu commissionato da Caterina de' Medici al fiorentino Bernardo Carnesecchi nel 1564 (foto Louise Heusinkveld / Alamy / Milestone Media)

Dimenticate le amene passeggiate e le tranquille soste seduti su una panchina. Nei parchi e nei giardini di Parigi, tra viali fioriti e boschetti di piante esotiche, è facile imbattersi, più che in serafici passanti, in schiere di salutisti, patiti di musica jazz, coltivatori di frutti dimenticati, spericolati rollerbladers, amanti dell'abbigliamento ecologico e incalliti ciclisti. Gli spazi aperti della capitale francese si prestano a mille, inediti, usi.

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Da giugno ad agosto il Parc Floral– trenta ettari di giardino botanico nel cuore del Bois de Vincennes – fa da palcoscenico al Paris Jazz Festival, grande kermesse che attira musicisti da tutto il mondo. E, tra un assolo di tromba e una jam session, ci si può far sedurre dal profumo della Valle dei Fiori, del Giardino delle Dalie e di quello degli Iris o visitare l'insolito frutteto dove crescono specie esotiche e piante dimenticate, quelle varietà locali e poco comuni ormai quasi scomparse. Il Parc Floral è soltanto una delle attrazioni del Bois de Vincennes, polmone verde a sudovest di Parigi. Nato come riserva di caccia reale, trasformato in parco pubblico per volere di Napoleone III, è il più grande spazio verde cittadino: 995 ettari (tre volte il newyorkese Central Park) di alberi, laghi, isole, prati che circondano il Castello di Vincennes, un tempo seconda residenza dei re francesi e oggi aperto al pubblico. Al suo interno ci sono un ippodromo, venti chilometri di piste ciclabili, un acquario, il Teatro delle Marionette, una riserva ornitologica, campi per giocare a tennis, a rugby e allenarsi al tiro con l'arco, punti di noleggio barche e ippovie, un giardino tropicale e persino un tempio buddhista.

Di poco più piccolo, il Bois de Boulogne è il secondo bosco parigino, a nordest della capitale, vicino alla Défense. Ricco di cascate, laghi, stagni, giardini, è uno dei ritrovi più amati dai pescatori. Da non perdere il Parc de Bagatelle, celebre per le sue rose, i narcisi e le ninfee, e il Pré Catelan, giardino all'inglese che ospita il Teatro di Shakespeare, palcoscenico open air dove si rappresentano le opere dei drammaturghi inglesi. Per i bambini c'è il Jardin d'Acclimatation, parco dei divertimenti con trenini, specchi deformanti, spettacoli di marionette e il percorso acquatico della rivière enchantée.
Anche se figura soltanto al decimo posto nella classifica delle città più verdi d'Europa stilata dall'European Green City Index, Parigi può contare su 22 chilometri quadrati di verde frammentati in 15 parchi, 154 giardini e 254 piazze. Un mosaico fatto di aree storiche come i Jardin des Tuileries, il più antico giardino in stile francese della capitale, e il Jardin du Luxembourg, disseminato di statue di personaggi celebri, di frutteti dove si coltivano più di 300 varietà di mele e pere, e animato da curiosi corsi a partire da quelli di apicoltura, ma anche da luoghi insoliti. Come il Parc des Buttes-Chaumont, nel quartiere popolare e multietnico di Belleville: costruito su una vecchia cava di granito, ha sentieri contorti, pareti verticali, grotte artificiali con tanto di stalattiti e una bella collezione di piante rare, da un platano orientale piantato nel 1862 allo Spino di Giuda, dai ginkgo biloba a un olmo della Siberia. A poca distanza, la collina del Parc de Belleville, un tempo punteggiata di mulini a vento, ospita la Maison de l'Air, centro d'informazione sulla qualità dell'aria parigina, mentre una stazione Meteosat consente di seguire, ora per ora, i cambiamenti climatici di tutta Europa. Accanto, la Maison des Ventes è il regno di rapaci, uccelli e di tutto ciò che vola.

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È il regno della biodiversità il Jardin des Plantes, orto botanico nel cuore della città e sede del Museo Nazionale di Storia Naturale. Un tripudio di serre, roseti, uno zoo, un acquario e la scuola nazionale di botanica. Splendido il suo giardino alpino che ricostituisce i microclimi di molte regioni montane, con differenze di temperature che arrivano a 20 gradi, e concentra in meno di 4000 metri quadri, 2000 specie.
Il verde a Parigi ha conquistato anche spazi inaspettati. Come l'ex mattatoio cittadino, oggi riconvertito nel Parc de la Villette. Un'area multifunzionale dove convivono la Cité des Sciences et de l'Industrie, l'interattivo museo delle scienze, la città della musica, il cinema sferico Geode, sale da concerti, un maneggio e il parco che, in estate, ospita il Festival del Cinema all'Aperto. E poi una miriade di giardini, a cominciare dai paesaggistici, dove vengono coltivate piante provenienti da tutto il mondo ed è possibile partecipare a laboratori di botanica e coltivazione biologica. Senza dimenticare quelli tematici, creati da architetti, pittori, scultori e musicisti, che hanno nomi evocativi come il Giardino delle Ombre e delle Vertigini, il Giardino degli Specchi, quelli delle Nebbie, degli Acrobati, delle Paure dell'Infanzia.
Accade così che persino una vecchia strada ferrata dismessa sia stata riconvertita in spazio verde: la Promenade Plantée, che corre lungo gli ex binari del Viaduc des Arts, trasformati in un vialetto costeggiato da roseti, arbusti, alberi e piante di rosmarino. Accanto al percorso pedonale, c'è una bella pista ciclabile. I ciclisti parigini però non si accontentano di parchi e verdi passeggiate ma stanno rubando sempre più spazio alle auto, tanto che ormai si parla di una vera e propria vélorution, la rivoluzione delle due ruote (da vélo, come loro chiamano confidenzialmente la bicicletta). In città, ogni trecento metri, c'è un Vélib', i punti di noleggio bici del comune, che sono gratis per la prima mezz'ora e poi a pagamento; l'associazione Mdb (Mieux se Déplacer à Bicyclette) organizza biciclettate domenicali e nascono nuovi sport legati alle due ruote come il bike-polo, simile al polo tradizionale ma con le biciclette al posto dei cavalli e le mazze fatte con una lattina montata sulla cima di un bastone. Per assistere a qualche incontro l'appuntamento è il giovedì mattina ai Champ de Mars.
Gli appassionati di rollerblade si ritrovano invece ogni venerdì alle 21.30, in place Raoul Dautry, ai piedi della torre di Montparnasse. Da qui partono le passeggiate guidate sui pattini, lunghe anche 30 chilometri che, attraversando Parigi, durano fino a tre ore.
Per i patiti di sport acquatici ci sono le basi nautiche alle porte della città, dove bacini e spiagge artificiali offrono acque tranquille. A Cergy-Pontoise ci si dà al windsurf, alla barca a vela, ai giri in pedalò, mentre a Saint-Quentin-en-Yvelines si pratica lo sci nautico, al Bassin de la Villette si fa canottaggio e a Bry-sur-Marne si seguono corsi di canoa.

5 aprile 2012

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