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Atmosfere barocche tra i Rioni di Foligno

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Atmosfere barocche tra i Rioni di Foligno

L'attrice ed ex miss Italia Federica Moro nel ruolo di madrina della manifestazione
L'attrice ed ex miss Italia Federica Moro nel ruolo di madrina della manifestazione

Madame e Messeri fuori gli euro e mettete mano al Quattrino, conio sonante dallo Stato Pontificio. Se temete di esservi perso qualche aggiornamento sulle sorti della moneta dell'eurozona, state tranquilli è solo l'incantata atmosfera che anima questi giorni Foligno che si prepara alla grande sfida della Quintana, la giostra medievale dell'anello che si disputa il prossimo 16 settembre (ore 15 Campo de li Giochi) tra squilli di trombe, nevrili cavalli e ricchi costumi tardo medievali. In questi giorni la città umbra sembra essere entrata in una macchina del tempo dove chi attraversa lo squadrato intreccio dei 10 quartieri del borgo si trova a respirare l'aria del secolo delle disfide e dell'arte dei teatranti e dei giocolieri. Magazzini e cantine che un tempo furono scuderie e cucine, risplendono trasformate in locande dove la sfida tra rioni si rinverdisce anche a suon di spironi e tonducci, strumenti per far tortelli di pasta fresca. Spironi&Tonducci è anche la guida gratuita alle Taverne della Giostra prodotta dall'Ente della Quintana dove la riproposizione fedele di menù rinascimentali nata dall'intuizione del regista Lino Procacci, fonde prodotti del territorio, ricerca storica e ambientazioni suggestive. Cosicché nei vicoli del Rione Ammanniti la Locanda della Rosa propone ravioli di fegato con fichi e pecorino che competono con l'Hostaria del Centurione nel Rione Badia, dove tra sventolii di bandiere color arancio si servono zuppette di legumi e cereali con gamberi di fiume. La Taverna delle Conce, nel Rione Spada, si raggiunge seguendo gli archi dell'esile porticato che corre lungo le acque del canale illuminato dalla sola luce delle torce. Sui tavolacci di legno le popolane servono filetti di maiale lasciati cuocere nel Sagrantino (menù completo a 25 euro).

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Nel Rione della Mora si condensa un bel po' di storia. A Palazzo Orfini nel 1472 si stampò la prima copia della Divina Commedia. La pagina originale dell'incipit dello storico manoscritto è conservata nello stesso edificio che oggi ospita anche il Museo della Stampa dove è raccolta una collezione di lunari ed almanacchi che hanno fatto di Foligno il centro più conosciuto dell'Astrologia alla fine dell'ottocento. Le Cantine del Gelso, nel Rione della Mora, sono nella strada intitolata a Colomba Antonietti, eroina risorgimentale che combattette al fianco di Garibaldi. Qui si allungano i locali dell'Hotel Italia (vai al sito) seicentesco palazzo dei conti Varini recuperato con un sapiente restauro della famiglia Pazzani-Donati che ha riportato alla luce gli affreschi delle 7 suites e della hall (camera doppia da 80 euro). Il Ristorante Via del Forno (tel.0742.344964), occupa quelli che furono i locali della panetteria dove trascorse la sua adolescenza la giovane garibaldina. Una lastra di cristallo sul pavimento del locale lascia ammirare le fondamenta e una cisterna dell'acqua di epoca medievale. Anna Rita Donati, appassionata interprete della cucina tradizionale umbra propone nel suo Via del Forno una singolare Panzanella con trota salmonata delle Mezze lune alla ricotta, funghi porcini e pachino o l'Arrosto di maiale al Sagrantino (prezzi medi da 25 euro). Nel Rione Giotti, in Piazza Faloci Fulignani, dal 1975 è stata riportata alla luce una vera hostaria del 1600, la Locanda del Prete di Rostoviglio, con il pavimento originale fatto di San Pietrini del fiume Topino. Il piatto cult sono "le lumache co lu sugo".

«Nessuna manifestazione – spiega Mauro Silvestri, uno dei dieci Magistrati dell'Ente Giostra della Quintana – ha scandito la vita della città negli ultimi 65 anni come la Giostra della Quintana nata per alleviare le profonde lacerazioni createsi dopo la guerra. I 10 quartieri – continua Silvestri hanno dimostrato in questi anni di essere parte attiva della città guardandola come ad un bene comune da difendere e preservare».

La sera che precede la sfida al Campo de li Giochi, quando i cavalieri dei Rioni dovranno sfidarsi ad infilare con le loro lance gli anelli sospesi al braccio delle Quintane poste lungo il percorso, le tensioni dell'attesa si diluiscono nella scenografica rievocazione del corteo che partendo dal Parco del Canapè attraversa il centro storico. Oltre mille persone in costume in rappresentanza dei rioni Ammanniti, Badia, Cassero, Croce Bianca, Contrastanga, Giotti, La Mora, Morlupo, Pugilli e Spada si muovono con misurata eleganza tra squilli di tromba, rullate di tamburo e soffiate di corno. Magistrati, priori, dame e cavalieri indossano costumi in uno stile ispanico trasferito sui luoghi italici in una zona di dominio pontificio. Ogni abito deve attenersi al rigido protocollo della Commissione Artistica formata da storici e ricercatori del costume. Quest'anno ad indossare i panni della madrina della Quintana è una splendida Federica Moro, ex Miss Italia e conduttrice di un programma sul canale satellitare di Sky.

Tra gli spettacoli in costume che animano ogni angolo delle strade del centro storico, si inserisce il programma di Foligno Festival, Segni Barocchi con la mostra Le Bosquet du Labyrinthe (fino al 23 settembre) le installazioni realizzate dall'artista giapponese Ayumi Makita su ispirazione di un lavoro di Charles Perrault nei giardini di Versailles. La rassegna è ospitata nella corte del quattrocentesco Palazzo Trinci sede della pinacoteca di Foligno.

Il weekend della Quintana è un pretesto per una fuga a Montefalco per immergersi nei profumi di Enologica (14-16 settembre), la rassegna dedicata al vino organizzata dal Consorzio della Strada del Sagrantino (vai al sito) dove le 27 cantine dell'associazione, tra cui Arnaldo Caprai, Lungarotti, Perticaia, Moretti e Scacciadiavoli, stappano i loro rossi migliori. Sulla strada, a Bastardo di Giano dell'Umbria, una sosta gourmet è il minuscolo ristorante 4 Piedi e 8,5 Pollici (vai al sito) di Laura Saleggia, appena sette tavoli per una cucina da filiera corta.

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