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Istanbul: shopping al profumo di miele

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Istanbul: shopping al profumo di miele

Il profilo di Santa Sofia al crepuscolo (foto Alamy/Milestone Media)
Il profilo di Santa Sofia al crepuscolo (foto Alamy/Milestone Media)

Ricca di mercati, pasticcerie, negozietti che vendono prelibatezze, Istanbul è una tentazione per gli appassionati di food shopping. Tra i souvenir da mettere in valigia, ci sono la frutta secca, le spezie e le numerose qualità di caffè e tè, e i celebri pistacchi di Gaziantep, che hanno la fama di essere i migliori del mondo. E poi marmellate alla rosa e all'orchidea, miele, formaggi, vino e una scorta di dolci locali.

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ERBE, NOCI E SALAMOIE
Prima tappa d'obbligo è il Mısır Çarşısı, il Bazar Egiziano o delle Spezie di Eminönü, un grande mercato coperto che raccoglie una novantina di botteghe che vendono, frutta secca, formaggi, miscele di tè, conserve e dolci tradizionali. Anche se è sempre affollato di turisti, non mancano gli indirizzi interessanti: per le spezie ci si può fermare da Ayer Kaur (numero 7) mentre per acquistare lozioni, curiose pozioni (per ringiovanire o rinvigorire) ed erbe medicinali si va da Mehmet Kalmaz Baharatçı (numero 41). Il miele e i formaggi turchi si comprano da Erzincanlilar (numero 14); pistacchi, fichi secchi ripieni di noci, more addolcite con il miele da Antep Pazarı (numero 50); la pasticceria, soprattutto la baklava – una delizia fatta con sottilissime sfoglie di pasta, miele e frutta secca – da Güllüoğlu (numero 88, c'è anche una succursale a Karaköy, in Mumhane Caddesi 171, tel. 0090-2122930910). Appena fuori dal Bazar Egiziano, a ovest del mercato, al numero 66 di Tahmis Sokak c'è Kurukahveci Mehmet Efendi (tel. 0090-2125114262, vai al sito), la migliore torrefazione di tutta Istanbul: qui si lavora il caffè dal 1871, quando il locale fu aperto dal maestro del caffè della corte imperiale, ed è possibile degustare la nera bevanda in molteplici versioni, dal tradizionale turco al nostro espresso, dal caffè filtrato a quello pressato, e comprare poi le miscele da portare a casa. Altro acquisto da non perdere sono gli ortaggi in salamoia (che qui si consumano in gran quantità e costituiscono il contorno perfetto per i balık ekmek, i tradizionali panini di pesce): gli affari migliori si fanno da Asri Turşucu (Ağhamam Caddesi 9/a Cihangir-Beyoğlu, tel. 0090-2122444724) e Soydan Turşulari (Şair Leyla Sokak 5, Beşiktaş, tel. 0090-2122593202), che da quasi un secolo produce conserve in salamoia e sottaceti di ogni genere di verdura e frutta seguendo un'antica ricetta. Qui si trova anche il salgam, il succo di rapa, ottimo per condire la carne.

DAL VINO AL BUDINO ALL'ACQUA DI ROSE
Negli ultimi anni i vini turchi hanno fatto passi da gigante e a Istanbul se ne possono assaggiare di ottimi, prodotti da vitigni autoctoni, come il rosso Kavaklıdere Kalecik Karası, robusto e corposo che regge bene l'invecchiamento, o il dolce Donluca Moskado, un morbido moscato con sentori di rosa fatto con le uve misket. Per degustarli e portare a casa un'ottima bottiglia si può far tappa alla storica enoteca Pano Şaraphanesi, aperta nel 1898 dal greco Panayot Papadopoulos (Hamal Başi Caddesi 12b, Galatasaray, tel. 0090-2122926664, vai al sito). Vastissima scelta di etichette turche anche da La Cave (Sıraselviler Caddesi 109a, Taksim, tel. 0090-2122432405, vai al sito), dove ci si può far guidare alla scoperta dei vini locali dal proprietario, Esat Ayhan, e da Corvus (Osmanzade Sokak, Ortaköy, tel. 0090-2123272018), punto vendita dell'omonima casa vinicola.

Non si può lasciare Istanbul senza mettere in valigia almeno un dolce. Tra le migliori pasticcerie della città (indimenticabili i suoi budini al limone, al riso, aromatizzati all'acqua di rose o alla vaniglia, guarniti con frutti di bosco o salsa di cioccolato) c'è Saray Muhallebicisi (Istiklal Caddesi 102-104, Beyoğlu, tel. 0090-2122923434) che sforna zuccherose prelibatezze dal 1949. Per comprare i lokum (le delizie turche) originali, invece, bisogna andare al numero 83 di Hamidiye Caddesi a Eminönü, nel negozio con le vetrine circondate da vecchie boiserie di Ali Muhiddin Hacı Bekir (tel. 0090-2125220666). Fu Ali Muhiddin, nella seconda metà del XVIII secolo, a inventare i lokum dopo aver saputo che il sultano cercava una caramella che potesse accompagnare degnamente il caffè turco. Nacquero così i quadratini di gelatina colorati a base di zucchero di barbabietola, acqua di rose e amido di mais; che vengono poi arricchiti, a scelta, con pistacchio, menta, arance, miele, melone, nocciola, zenzero e cioccolato.
Da allora i discendenti di Ali continuano a preparare i lokum seguendo la sua ricetta. E li esportano in tutto il mondo.

7 novembre 2012

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