Tanta voglia di sport invernali, ma in chiave più soft e sicura. Su piste più attente all'ambiente, più connesse alle nuove tecnologie, convenienti e personalizzate. Chi ama l'emozione delle virate con il fruscio sotto le solette degli sci, avrà strumenti e formule per vivere al meglio anche l'inverno della grande crisi. Per chi non è uno stacanovista, di quelli che consumano lo skipass dall'alba al tramonto, la vacanza bianca diventa un mix, dove il prendersela comoda, il gusto delle pause, accompagna la vita attiva. In un break magari più breve – alle classiche settimane bianche si preferiscono weekend lunghi e mordi e fuggi, scegliendo sotto data – ma vario, intenso per tutti. Come la nuovissima opzione di uno skipass pagato per cinque giorni ma usufruibile su sei a scelta, garanzia di flessibilità nel caso di maltempo o di altri impedimenti nella settimana.
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Il tempo delle ciaspole
C'è chi scia, chi passeggia sui sentieri innevati e battuti per il nordic walking, chi calza gli sci da fondo per star lontano da impianti e folla e chi, senza la necessità di possedere abilità specifiche, scopre le ciaspole. Sono loro, i racchettoni, il boom di quest'anno, per vivere low cost e senza orari, silenzi e neve vergine (persino i bollettini meteo e delle valanghe si rivolgono ormai esplicitamente a questi appassionati). Da registrare la rivincita dello sci "classico" – sci alpino, scialpinismo, fondo – che differenziando materiali, misure e stili recupera sullo snowboard, onnipresente poche stagioni fa. I giovani alla tavola sembrano preferire il freeride (fuoripista in neve fresca) e il freestyle su toboga e catapulte, disciplina divertente e spericolata, al centro di un nuovo stile anche per abbigliamento e accessori. In tutto ciò, le Dolomiti continuano a dettare la tendenza, grazie alla tradizione consolidata e all'ottima organizzazione. Siamo ancora in uno dei più grandi caroselli sciistici al mondo, con pinnacoli, guglie a far da valore aggiunto insieme a una media garantita di 8 giorni su 10 di sole: 1200 chilometri di tracciati; 12 vallate dal Veneto al Trentino - Alto Adige. 450 tra funivie, cabinovie, seggiovie, e 320 gatti delle nevi in pista ogni notte dalla conca cortinese al Civetta, dalla Val Gardena alla Val di Fiemme. E se i fiocchi tardano ci sono 4570 cannoni per l'innevamento programmato, capaci quest'anno di fornire 10 diversi tipi di neve, identica per composizione a quella naturale, a seconda di meteo e bisogno, e con minor impiego di acqua ed energia. Si parte a dicembre, si chiude il 7 aprile. Le novità? Poche ma buone: la filosofia di Dolomiti Superski, superconsorzio che detta il trend a tutta la catena, è da anni quella di evitare l'apertura di nuove zone sciistiche e ottimizzare l'esistente per non intaccare territori ancora vergini di funivie. Migliorando i collegamenti intervalle all'insegna della varietà; i dati dicono che gli utenti con skipass Dolomiti Superski in sei giorni non usano lo stesso impianto più di due volte. Potenziati i servizi mobile, grazie anche a 100 punti wi-fi per scaricare e usare le app gratuite con le info e le mappe delle piste anche in 3D. Sul telefonino si può acquistare lo skipass (da ritirare in hotel), prenotare una stanza, stipulare assicurazioni infortuni. Trionfa il social skiing, tra Facebook, Twitter e il servizio Find Friends di Ski Beep, per individuare gli amici e darsi appuntamento. Sì ma, riguardo gli impianti?
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11 gennaio 2013
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Dolomiti: tutte le novità sulla neve. Parte II
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