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Dolomiti: tutte le novità sulla neve. Parte II

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Weekend

Dolomiti: tutte le novità sulla neve. Parte II

Valli da scoprire
Ecco in Alta Badia la recente cabinovia Boè, da Corvara, più ecologica, veloce e comoda: 8 posti invece che 12, ma più cabine per privilegiare il comfort. In zona, per lo sciatore che vuole sentire le lame incidere pendenze nere, il must è la famosa Gran Risa, a La Villa, con la risalita per pranzare al Moritzino del Piz la Ila (tel. 0471847403), dove scampi e pesce fresco in alta quota non mancano mai. Dall'altra parte della valle, sempre sci ai piedi, meta da non perdere è l'ospizio, oggi ristorante, dell'antico Santuario di Santa Croce, del 1511, con il suo dolce Kaiserschmarrn, asburgica crêpe con marmellata di mirtillo rosso. Una vera discesa soft, quasi d'altri tempi, è la pista dell'Armentarola, che parte dalla cima del Lagazuoi a 2800 metri. Sono 9 chilometri di full immersion nelle nevi immacolate dimenticando gli impianti di risalita, per entrare nel regno dei camosci e delle aquile. Si riprendono le forze al Rifugio Scotoni, tra grigliate di carne e patate arrostite (tel. 0471847330). A Plan de Corones, uno dei più grandi e attrezzati comprensori d'Europa, da provare la nuova blu Lorenzi sul versante di Valdaora, di circa un chilometro e mezzo, oltre a una pista di collegamento nel tratto finale della discesa Ried, sul versante di Perca, per raggiungere la stazione ferroviaria costruita per gli sciatori: si scende dal treno e si allacciano gli scarponi. Nuova anche le piste Carlo Donei, nell'area sciistica Alpe Cermis, in Val di Fiemme: per ora si sa che avrà una lunghezza di 400 m, un dislivello di 105 m (partenza a quota 2095 m, arrivo a quota 1990 m) e una pendenza media del 27% che la classifica rossa.

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Dopo lo sci, in zona Cortina la tendenza slow ski si vede nell'ormai mitica vasca d'acqua calda all'aperto e in altura della Baita degli Scoiattoli e al Rifugio Capanna Tondi, sul Faloria, dov si può scegliere la pausa veloce al nuovo snack bar con i kebab, o quella slow, con i menu di pesce del ristorante, la grappoteca e il solarium. In Val Gardena l'ebbrezza dei campioni si prova sulla Saslong a Santa Cristina, ma la zona più assolata è quella del Seceda, sul versante opposto, con lunghe discese verso Ortisei e tappe gastronomiche garantite, come per esempio quella alla Curona Hütte, dove Werner e Ines preparano con i prodotti del loro maso: salsicce, strudel, krapfen e canederli. In Alta Pusteria (lo skipass è esteso da due anni anche al versante veneto del Passo di Montecroce), la novità è la pista Campo, adatta a tutti e lunga ben 4,5 km, proprio nella Ski Area Val Comelico (Padola). Imperdibile il panorama a 360° da Monte Elmo, con sosta alla Baita dei Larici per rifocillarsi sulla terrazza a zuppa d'orzo e speck. Il comprensorio Val di Fiemme / Obereggen, tra Trentino e Alto Adige, con i suoi 100 km di piste, è tra i più vasti e frequentati. Qui lo spettacolo naturale è dato dai gruppi dolomitici del Catinaccio e del Latemar. La Pala Santa, che si tuffa a strapiombo, è una pista nerissima e bellissima. E per tirare il fiato c'è il terrazzo della Baita Gardoné con i suoi canederli di spinaci e formaggio o la polenta e funghi. Finale adrenalinico, a Obereggen dove, salendo con la cabinovia Ochsenweide, aperta martedì, giovedì e venerdì dalle 19 alle 22, si scia sotto le stelle sulla pista illuminata. Quanto allo sci lento, cresce ancora l'antica-nuova arte del fondo sui suoi tracciati storici. Da quello mitico della Marcialonga di Fiemme (quest'inverno sede dei Campionati del Mondo di sci nordico) alle piste della Dobbiaco-Cortina, sotto il Cristallo e le Tre Cime di Lavaredo. Nel circuito Dolomiti NordicSki, carosello di sci di fondo più grande d'Europa con circa 1000 km di piste e un unico skipass (5 euro 1 g., 20 euro 7 gg.), ci sono grandi mete classiche – come l'Alta Badia, l'Auronzo-Misurina, la Valle Aurina, l'Alpe di Siusi, e altre meno battute come la Valle d'Anterselva, una conca fatata tra cime di oltre 3000 m dove si tengono le gare mondiali di biathlon. O la Comelico-Sappada, tra versanti poco battuti e boschi dove si scia anche di notte.

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11 gennaio 2013

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