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Messico, sulle spiagge dei Maya

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Messico, sulle spiagge dei Maya

  • – di Francesca Pace

I numerosi siti archeologici riportati alla luce, preziose testimonianze delle civiltà Maya e Atzeca, sono ancora oggi parte integrante del paesaggio e della vita del Messico. Antiche città e i luoghi sacri, dominati da alte piramidi, diventano, qui, tappe di itinerari sulle tracce di un mondo scomparso che ha portato con sé segreti ed enigmi di questi popoli. A cui si affianca il volto del Paese, moderno e vivace, che rapidamente lo ha proiettato nel futuro.

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Un contrasto che si coglie, da subito, a Città del Messico. Situata su un altopiano a 2mila metri di altezza, la capitale - una delle città più grandi del mondo con quasi 9 milioni di abitanti - è l'immagine della coesistenza di questi due mondi. Edifici moderni e grattacieli si alternano ad antichi palazzi dai tenui colori pastello che riecheggiano l'antico sapore ispanico dell'epoca coloniale. Tra le strade affollate di persone e dall'intenso traffico di mezzi, colorato dalle lunghe file di taxi verdi, si coglie la vivacità e il fermento che animano il centro economico e culturale del Paese.
Da Plaza de la Constitucion o Zocalo - come comunemente vengono chiamate le piazze principali delle città coloniali - costruita sulle rovine della città atzecaTenochtitlán, si diramano le grandi arterie di Mexico City. Dove si trova l'Alameda, antica sede del mercato e oggi un'isola di verde con monumenti e importanti musei. Da qui si può salire sulla Torre Latino-americana dove, dai suoi 162 metri di altezza, si può ammirare l'immensa distesa urbana e cogliere il contrasto tra il centro moderno e storico e le bidonville della periferia che si estendono a perdita d'occhio sull'altopiano.

Ma basta un'ora di bus dal centro per essere proiettati in un altro mondo e un altro tempo. Teotihuacan, la Città degli Dèi, antica capitale del grande impero messicano preispanico, è uno dei siti archeologici più importanti del Messico, grandioso e monumentale, dominato dalle Piramidi del Sole e della Luna collegate tra loro dalla Vìa de los Muertos, lunga 4 chilometri. La disposizione è stata studiata in modo che, la cima dei 243 gradini della piramide del Sole, fosse perfettamente in linea con l'asse lungo il quale il sole cala ogni sera caricando il luogo e i visitatori di energia. E questo è solo l'inizio dello splendore delle città maya.

Il fascino di questa civiltà scomparsa, prosegue infatti lungo la costa caraibica dello Yucatan, da Puerto Morelos alla Reserva de la Biósfera de Sian Ka'an, comunemente nota come Riviera Maya. E qui storia e archeologia si intrecciano, piacevolmente, tra le splendide spiagge da sogno della penisola. Punta estrema del Paese allungata verso oriente nel Golfo del Messico, lo Yucatan è certamente la zona più nota e frequentata del Messico. Capitale turistica della penisola è Cancun, nata dal nulla alla fine degli anni Settanta, e diventata rapidamente una moderna città con grattacieli, centri commerciali e una movida notturna in perfetto stile Usa.
Da allora, a ritmo incalzante, la costa si è popolata di alberghi, resort e bungalow per soddisfare il crescente numero di visitatori, trasformando piccoli centri di pescatori in nuove località balneari. Come Playa del Carmen, a sud di Cancun, che da piccolo villaggio noto solo come punto di partenza dei traghetti per l'isola di Cozumel, è diventata una delle località più note della costa. Al largo si trova, appunto, Cozumel, che deve la sua notorietà ai fondali spettacolari, ricercati dai subacquei di tutto il mondo. Qui, infatti, si trova la seconda barriera corallina più grande al mondo, habitat di razze, murene, barracuda, tartarughe e cernie. Per questo, oggi, è una riserva naturale che tutela l'ambiente marino e la sua vegetazione selvaggia.

Tra immersioni e relax, le orme dei maya portano a Chichén Itzá, uno dei siti più famosi dello Yucatán e inserito tra le Nuove sette meraviglie del mondo dall'Unesco. Le strutture e gli scorci più impressionanti si trovano nella zona centrale, dove si trova il campo per il gioco della pelota, numerose piattaforme e templi, la spettacolare la Piramide di Kukulkán e un'enorme pietra di 25 metri su cui è inciso il calendario maya.
Tornando verso la costa, si arriva a Tulum, l'unica città maya a sorgere di fronte al Mar dei Caraibi. Un paesaggio che si può ammirare dall'alto del Castillo, dove le onde trasparenti si infrangono sulla barriera corallina. A differenza di altre località della Riviera Maya, qui regna un'atmosfera più tranquilla dove si trovano soprattutto bungalow o cabañas, dai più semplici a quelli di lusso, ben inseriti nella natura circostante.

In alternativa dirigetevi verso Punta Maroma, da molti considerata una delle spiagge più belle della penisola per le sue acque cristalline e la natura circostante, dove si trovano hotel e resort di alta qualità, come il Catalonia Playa Maroma, dai vivaci colori tipici dell'architettura caraibica.
Gli amanti della natura, infine, non possono mancare una visita alla biosfera di Sian Ka'an, a soli 16 km da Tulum, dichiarata dall'Unesco Patrimonio Mondiale dell'Umanità. E' la più grande area protetta del Messico caraibico con lagune trasparenti, siti archeologici di diversa grandezza oltre a una fauna di notevole importanza. Gli abitanti dell'area, circa 2000 persone, sono quasi tutti di etnia maya e si dedicano alla cura del parco e come guide turistiche.

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29 novembre 2013

Messico, sulle spiagge dei Maya. Tutte le informazioni

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