«Azemmour è la città dell'arte» spiega mischiando francese e italiano la guida, un signore non più giovanissimo in galabeya mentre fuma una sigaretta dietro l'altra.
In effetti, questo piccolo comune nell'entroterra di Casablanca con i suoi murales opera di giovani artisti locali, sembra una galleria a cielo aperto.
Passeggiando tra gli stretti vicoli si avvista un elefante in bianco e nero sdraiato su una scalinata, due teste di angeli che spuntano sulla parete di una casa e figure in stile Banksy che compaiono negli angoli più inaspettati.
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In questo tiepido inverno marocchino la vita di Azemmour, città adagiata sulla riva sinistra del fiume Oum Er-Rbia, scorre uguale a se stessa. I ragazzini tornano a casa dopo la fine delle lezioni e i bambini più piccoli corrono sulle gradinate invase dai gatti, tra basse case dalle porte intarsiate e fili carichi di panni.
È un Marocco in tono minore, distante dal circuito delle grandi città imperiali, che appare di sfuggita sulle guide turistiche. Eppure Azemmour - cittadina affascinante e trasandata, remota e con una storia che si perde nei secoli - merita una visita.
In origine si trattava probabilmente di uno scalo punico, frequentato poi anche da cartaginesi e romani. Dopo essere sparita per lungo tempo dalla storia, la città torna alla ribalta grazie ai portoghesi che nel XVI secolo danno nuovo impulso al porto trasformandolo in un importante scalo commerciale.
Dei portoghesi rimangono le mura che circondano la medina, affascinante con le sue case in muratura dagli infissi azzurri e le botteghe di fornai e tessitori. Qui si trova anche una sinagoga che ricorda la presenza ebraica in città, notevole fino agli Anni '60. Oggi questo luogo di culto viene visitato raramente dagli ebrei che ora abitano a Casablanca. Inoltre qui è rimasto anche un antico cimitero ebraico e la tomba di Abrahim Moul Niss, rabbino e punto di riferimento per la comunità.
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EL JADIDA, FORTEZZA PORTOGHESE
Lasciata alle spalle Azemmour la prossima tappa è El Jadida, "la nuova" in arabo e Mazagan per i portoghesi, signori di questa città sulla costa atlantica fino al '700.
Della presenza portoghese rimangono quattro bastioni che affacciano sul mare all'interno dei quali brulica la vita di questa città portuale con negozi di artigianato e botteghe di spezie.
Da non perdere l'imponente cisterna, opera cinquecentesca dei portoghesi. Questo enorme spazio di 1000 metri quadrati rimase sepolto per 150 anni dalle macerie. Fu solo nel 1916 che questa sala tornò alla luce grazie agli scavi di alcuni operai impegnati nei lavori di ingrandimento di una drogheria. Incantato da questo scenario suggestivo Orson Welles girò qui alcune scene di "Otello".
Salendo sui bastioni la vista corre sul porto e sui suoi pescherecci appena tornati dalla pesca. Da qui, esplorando con lo sguardo il profilo della città sottostante si distinguono campanili di chiese cristiane, minareti e le pareti di una moschea, simboli di un'integrazione durata per secoli.
A El Jadida è bello perdersi senza fretta tra le strade, trattare per l'acquisto di specchi e scatole decorate e fare due chiacchiere in perfetto francese al bar con i loquaci passanti che, superata l'estate e finita la stagione turistica, non hanno molte occasioni di parlare con stranieri.
CASABLANCA, METROPOLI ART DÉCO
Infine, ultima tappa a Casablanca, grande metropoli di tre milioni di abitanti affacciata sull'Atlantico.
Casablanca, capitale economica del Marocco, mantiene intatta la sua impronta francese, visibile nelle facciate art déco di molti palazzi. Qui c'è tutto: grandi centri commerciali, quartieri di lusso con i marchi internazionali, locali, medine affascinanti ed edifici d'epoca.
Uno dei punti più frequentati da ragazzi e famiglie è la piazza della grande Moschea Hassan II sul lungomare. Questo moschea è la terza più grande al mondo e il suo minareto raggiunge i 200 metri d'altezza. Inaugurata nel 1993, fu costruita per volere di re Hassan, padre dell'attuale sovrano Mohammed VI.
Da qui ci si può spostare sulla Corniche, un susseguirsi di locali e caffè affacciati sulla spiaggia.
Anche Anfa, quartiere-giardino di lusso di Casablanca, merita una visita in auto tra i suoi viali bordati di palme, ville déco dai giardini curatissimi e boutique dei marchi francesi. Spostandosi più in centro città si incontra il boulevard Mohammed V, una delle vie principali della città, che ha conservato i suoi portici che ospitano negozi e ristoranti.
Chi vuole fare un po' di shopping non tralasci una visita alla medina, quartiere di palazzi in stile moresco e portoghese sempre affollato. Qui si trovano profumi, bracciali d'argento o di bigiotteria, bicchieri colorati dove servire tè alla menta, coltelli dal manico intagliato e tappeti. Perfetti ricordi del Marocco.
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15 gennaio 2014
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