Sette anni. Tanto a lungo restò Ulisse nella grotta della ninfa Calipso sull'isola di Ogigia, l'odierna Gozo.
E ancora oggi sbarcare a Gozo, piccola isola separata da Malta da un braccio di mare, è come fare un salto indietro nel tempo. Per il suo tranquillo entroterra agricolo punteggiato da fattorie e i templi preistorici immobili nel tempo. E poi gli antichi villaggi di pescatori, le baie silenziose e i fondali di acque chiare dove fare snorkeling.
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Il Mare Interno e la Finestra Azzurra
La baia più spettacolare è quella di Dwejra, a ovest dell'isola, che offre paesaggi naturali unici. Qui si può ammirare il Mare Interno, una laguna di acqua marina collegata al mare aperto tramite una grotta di 50 metri e nata dal crollo di due volte calcaree. Sempre in questa zona si trova la Finestra Azzurra, un arco di pietra scavato dal mare che domina l'intera zona e che offre, nelle giornate di mare calmo, un ottimo punto di partenza per le immersioni. La laguna è dominata dalla Cappella di Sant'Anna, costruita nel 1963 sui resti di una chiesa molto più antica.
Spiagge rosse e la grotta di Calipso
Dalla parte opposta dell'isola, sulla costa nordoccidentale, si trova la baia di Ramla che, con la sua spiaggia di sabbia rossa, è forse la più bella di Gozo. La baia è abbracciata dalla campagna e nascosta tra colline a gradoni scoscesi. Il mare pulito e blu scuro è perfetto per gli sport come jet ski e surf.
A pochi passi da qui, tra le rocce si trova la grotta dove Calipso e Ulisse vissero sette anni e che oggi vale la pena di visitare per la vista che da qui si estende su tutta la baia.
Sabbia rossa anche nella piccola Baia di San Blas, un po' più a sud di Ramla. La spiaggia è tranquilla e si raggiunge tramite un sentiero breve ma ripido.
Sul versante sud si trova poi la Baia di Mgarr-ix Xini che si estende come un fiordo incorniciato sui lati da rocce grigie e da colline. Le sue acque sono l'ideale per lo snorkeling per i sub meno esperti perché non bisogna scendere troppo in profondità per trovare bei fondali.
Templi megalitici e locali sul lungomare
Lasciate le coste Gozo si parte per un'esplorazione anche dell'entroterra. Tra i lasciti più importanti si trovano i templi megalitici di Ggantija, che risalgono al 3600 a.C. e che sono stati dichiarati Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco. I templi sono formati da due grandi complessi circondati da un massiccio muro di confine che racchiude megaliti di oltre cinque metri di lunghezza e cinquanta tonnellate di peso. Costruiti con blocchi grezzi di calcare corallino, i templi hanno cinque absidi ciascuno.
La città da visitare è Victoria, il suo centro storico, piazza It-Tokk con il suo mercato per lo shopping, la Cattedrale e la Basilica di San Giorgio.
E poi Marsalforn, la località più turistica dell'isola, con il suo bel porticciolo e i locali sul lungomare.
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10 luglio 2014
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