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Algarve, il giardino d'Occidente

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Algarve, il giardino d'Occidente

  • – di Francesca Pace

Situata all'estremità meridionale del Portogallo, dove finisce l'Europa e inizia l'oceano, l'Algarve è un vero e proprio paradiso per gli amanti della natura e del mare. Per la sua posizione, infatti, gode di un clima tra i più incontaminati del continente, con estati calde e ventilate, che si prolungano fino ad autunno inoltrato, e inverni miti. Il paesaggio verso l'interno è molto dolce, con colline, bassi rilievi e valli poco profonde. Per gli arabi era, infatti, Al-gharb, il giardino d'occidente, a cui la regione deve il suo nome attuale. Una terra piacevole e accogliente che deve gran parte della sua notorietà alle coste spettacolari. Oltre 150 chilometri, che, dal confine spagnolo, corrono verso l'oceano aperto, alternando lunghe spiagge sabbiose dorate a ripide scogliere, dal tono aspro e selvaggio, plasmate dal vento e del mare.

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La costa sud, naturale prolungamento di quella spagnola, è caratterizzata da lunghe distese di sabbia, protette da alte falesie dai riflessi dorati, affacciate sulle isole quasi deserte che segnano il confine fra la laguna di Ria Formosa e l'oceano. E' un vero e proprio paradiso per gli amanti del mare, che avranno solo l'imbarazzo della scelta a trovare il posto dove rilassarsi in spiaggia. Oppure per praticare tanti sport, in particolare quelli che sfruttano la forza del vento e del mare come il surf, kite o windsurf.
Oltre alle spiagge, lungo la costa si affacciano anche alcune delle principali cittadine della Regione che offrono una piacevole occasione per gite storiche e culturali. A cominciare da Faro, il capoluogo della regione. Nata sulle rovine romane e arabe, del suo passato ha conservato ben poco a causa della grave distruzione provocata dal terremoto del 1755. Ma rimangono ancora le antiche mura romane e alcuni edifici del XVIII e XIX secolo. Nel centro storico, ben conservato, si può ammirare la Cattedrale di Sé, costruita nel 1251 in un luogo che fu prima sede di un tempio romano, poi di una chiesa visigota e, infine, di una moschea. Della chiesa, oggi resta solo la torre-portico della facciata. Si possono poi visitare il Palazzo vescovile, del secolo XVIII, con patio e interni decorati con azulejos, la chiesa di Nossa Senhora de Assunção del secolo XVI e oggi sede del Museo archeologico, in cui sono esposti reperti preistorici e romani e oggetti di artigianato locale. Fuori dalle antiche mura merita una visita la piccola Capela dos Ossos con i muri esterni rivestiti di crani umani. La città affaccia sul Parque natural da Ria Formosa, una riserva marina in cui si trovano isole sabbiose lunghe e strette con vegetazione e fauna particolari.

A pochi chilometri da Faro, nell'entroterra, si trova Loulé, vero e proprio centro dell'artigianato portoghese dove, nella quiete e nell'aria fresca dell'Atlantico alle pendici delle montagne, si tiene ogni sabato il mercato locale. Oltre alle produzioni in rame, ceramica e cera, si possono acquistare i famosi azulejos (dall'arabo pezzo di terracotta), piastrelle dipinte a mano di origine moresca usate, un tempo, come motivi decorativi per le chiese e i palazzi della regione e del Paese.
Ad est di Faro, si trova Tàvira, una cittadella fortificata dove si possono ancora ammirare le preziose testimonianze delle dominazioni romana, prima, araba e spagnola, poi. La città è divisa dal fiume Gilão, attraversato dal ponte pedonale a sette arcate di origine romana, che unisce la piazza centrale sulla riva occidentale con in quartieri settentrionali, nella città vecchia. Fra i monumenti da vistare, la Igreja da Misericordia rinascimentale con annesso il Museo Civico, il Castelo dos Mouros e la Igreja de Santa Maria do Castelo, ricostruita dopo il terremoto.
Proseguendo verso ovest, lungo la costa, si incontrano affascinanti e suggestivi villaggi dei pescatori. Come Albufeira, con le tipiche casette bianche che corrono lungo un dedalo di stretti vicoli, circondate da scogli di roccia calcarea, faraglioni di colore rosso e la spiaggia. O, ancora, Lagos, dove, all'interno delle sue alte mura fortificate, sono conservate preziosi edifici del XV e del XVI secolo e l'antico mercato degli schiavi africani, oggi piazza della Repubblica. Di fronte a Lagos ci sono piccole splendide insenature con spiagge sabbiose, protette dal vento dell'oceano da alte scogliere a picco sul mare cristallino. Tra queste, Praia da dona Ana, Porto de Mos, e l'imperdibile Ponta de Piedade, considerata da molti una delle più belle spiagge del mondo da dove ammirare il panorama di falesie e faraglioni risalendo una scalinata che si inerpica tra le rocce.

Proseguendo verso ovest, si raggiunge la punta estrema dell'Algarve. Qui, affacciata sull'oceano aperto, si trova Sagres. E' un piccolo porto circondato da scogliere a picco sul mare e plasmate dal vento. Una posizione strategica colta già da Enrico il Navigatore che, qui, fondò la scuola di navigazione per istruire i marinai al tempo dell'espansione del grande impero coloniale portoghese. Accanto si raggiunge Cabo Sao Vicente, uno dei posti più suggestivi dell'Algarve, chiamato anche "fine del mondo". E', infatti, la punta estrema meridionale dell'Europa, dove, un tempo, terminava il mondo conosciuto. Qui, ha inizio il Parco Naturale del Sudoeste Alentejano e Costa Vicentina che, corre lungo tutta la costa occidentale. Il paesaggio si fa più selvaggio, esposto alla forza di mare e vento che, nel tempo, hanno plasmato le imponenti falesie a picco sul mare. Ma anche qui non mancano spiagge e insenature da scoprire a piedi, attraverso sentieri nascosti. Per questo sono meno frequentate ma che molto amate, soprattutto dagli appassionati di surf e bodyboard, che qui trovano le onde migliori da cavalcare. Nell'incanto della bellezza selvaggia dell'Algarve.

17 luglio 2014

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